Immigrazione e stallo a Lampedusa, il Mediterraneo, le leggi, i fatti. Domande e risposte
Fino a quando il problema lo vivremo con tifoserie contrapposte non lo risolveremo mai. Il che significa cadere nella trappola astuta di Salvini.
Bisogna fermarsi, uscire dalla contrapposizione sbagliata “accoglienza evangelica o difesa dell’identità nazionale”, studiare e proporre soluzioni fattibili.
Le soluzioni non potranno che essere europee. Del problema epocale delle migrazioni del XXI secolo non esistono soluzioni da “stato sovrano”.
Solo con una concertazione europea si possono risolvere questi problemi.
Comcertazione costantemente rifiutata non dall’Europa ma proprio dal governo attuale dell’Italia. Che si è rifiutato di collaborare e sottoscrivere gli accordi.
Nello specifico della situazione di oggi, che però si potrà ripetere più volte, spieghiamo perché ha ragione la Sea Watch 3. Rispondendo alle domande che si stanno ponendo in tanti.
1) Perché le ONG vengono in Italia?
Perché le leggi internazionali chiedono di portare i migranti nel primo porto sicuro.
2) Perché non li riportano in Libia?
Perché la Libia non è un porto sicuro: c’è la guerra e ci sono i campi di concentramento.
3) Perché non li portano in Tunisia?
Perché la Tunisia non ha rispettato la Convenzione di Ginevra e perché in passato ha riportato i migranti in Libia.
4) Perché non li portano a Malta?
Li portano eccome a Malta. L’isola, che è piccolissima in confronto all’Italia, ha accolto in proporzione molti più immigrati di noi. E continua ad accoglierli. Però Malta non è sempre il porto più vicino, dipende dove viene effettuato il salvataggio. E bisogna guardare anche le condizioni del mare. In questo caso il porto sicuro più vicino era Lampedusa, ci piaccia o no.
5) Perché l’Olanda e la Germania non se ne prendono un po’?
Ci sono dieci città tedesche che in realtà si sono dichiarate disponibili a farlo. Il problema è che mancano gli accordi internazionali. Salvini in questo anno di governo avrebbe dovuto fare questo tipo di accordi, ma è stato assente 6 volte su 7 alle riunioni. Se è sempre assente è difficile che riesca a fare accordi.
6) E quindi dobbiamo accoglierli tutti?
No, noi dobbiamo salvarli, perché i diritti umani vengono prima di ogni altra cosa. Il salvataggio si conclude quando le persone a bordo sbarcano in un porto sicuro. Il fatto dell’accoglienza poi dipende dagli accordi che i Paesi riescono a fare.
7) Ma la Sea Watch ha violato le leggi italiane?
La Sea Watch ha violato il decreto di Salvini, ma ha agito secondo il diritto del mare e l’articolo 10 della nostra Costituzione.
Magari così si capisce meglio.