di Gabriele Bonafede
Il Palermo esonera Diego Lopez e ricomincia da tre: le sole tre vittorie finora ottenute in questo sciagurato campionato 2016-2017. Ma non solo.
È ovvio che dopo cinque sconfitte consecutive che si sommano alle diciassette precedenti, la salvezza è sempre più un miraggio. Il nuovo allenatore ingaggiato, Bortoluzzi, è una nuova scommessa. Proviene dal settore giovanile e quindi sembra più adatto a una transizione. Oppure per un rifondare l’intera squadra, magari schierando ancora più giovani in un progetto a media scadenza.
Un ricominciare, insomma, ricordando la felice battuta del grande Massimo Troisi “Ricomincio da tre. Tre cose mi sono riuscite nella vita, perché devo perdere pure quelle?”.
Dunque, un ultimo, disperato tentativo di rimanere nella massima serie, così da “ricominciare da tre vittorie”. Ma allo stesso tempo una rifondazione che parta nel caso, probabile, che si scenda comunque in B. In più, c’è la “novità” del premio-salvezza, che viene annunciato dal comunicato del presidente Paul Baccaglini sul cambio tecnico.
Se andiamo a vedere l’identkit pubblico di Bortoluzzi, si notano due fatti fondamentali, oltre a quello, trivial, di chiamarsi anche lui Diego. Il primo: è la prima volta in assoluto da primo allenatore. Finora ha fatto solo il “vice” oppure ha allenato giovanili. Si tratta quindi di una scommessa nella scommessa: anche qui, un poco come il nostro Troisi che parte all’avventura nel suo film dove ricomincia da tre. Il secondo fatto è essere stato il vice di Guidolin, a Palermo e altrove.
Se Boroluzzi giocherà come Guidolin dobbiamo aspettarci un 4-5-1 (e persino un “4-6-0”, in determinate partite), più o meno ad “albero di Natale”. Una disposizione in campo che ha permesso a Guidolin, nel 2004-2005, di prendere pochi gol e sfiorare la qualificazione in Champions. Anche perché mise in campo una delle migliori difese di sempre del Palermo in seire A, nonché la migliore in assoluto nell’era-Zamparini.
La rosa è in parte adatta al modulo di quella stagione, con le dovute proporzioni e segnalando le odierne carenze nel numero di centrocampisti a disposizione. Sarebbe con un attaccante che “fa reparto”, allora Toni e oggi Nestorovski, e un centrocampo con tre interditori, un playmaker e un centrocampista (o fantasista) offensivo di sostegno al centravanti puro.
Deve però fare i conti con la mancanza di qualcuno che crea gioco: allora c’era Corini oggi nessuno paragonabile. C’è qualcosa di interessante come fantasista, ma ancora una volta si tratta di giovani dal presente e futuro tutto da convalidare.
Il Palermo di oggi deve fare anche i conti con statistiche impietose riguardo alle performance proprio della difesa. Nella stagione in corso ha già eguagliato il record negativo di gol subiti in una sola stagione rosanero in massima serie (67, come nel 1950-51). E ha stracciato, in negativo s’intende, quello della media di gol subiti a partita.
Siamo al momento a 2,16: molto peggio di qualsiasi altra stagione giocata dal Palermo in serie A. Ed è pura fantasia pensare che questa squadra non ritocchi il record anche in numero di gol incassati non prendendone nemmeno uno in sette partite.
Sarebbe già un miracolo, magari corroborato dalla strategia del premio-salvezza, riagganciare l’Empoli avvicinandosi alle prestazioni difensive dell’era Guidolin. Con buona pace del caro e compianto Massimo Troisi, che di miracoli ne ha fatti tanti nel cinema a cominciare da… Ricomincio da tre.
Ci sembra giusto ricordarlo con quel pezzo del suo film. Compresa la controbattuta-citazione di un altrettanto mitico Lello Arena: “Chi parte, sa da che cosa fugge, ma non sa che cosa cerca”… Anche qui particolarmente adatta a un Palermo che fugge dall’era Zamparini ma ancora non si sa cosa cerchi.
In copertina, uno zoom sulla locandina del mitico film di Massimo Troisi “Ricomincio da tre” (uscito nel 1981), ritoccato in rosa e scudetto del Palermo. Chiediamo venia al grande Troisi, che comunque tifava anche lui una grande squadra del Sud “quasi” gemellata con il Palermo: il Napoli.
Foto di Diego Bortuluzzi con la maglia dell’Atalanta, tratta da Wikipedia. Di sconosciuto – Piccoli calciatori crescono…, Soloanni80, 23 marzo 2017., Pubblico dominio, https://it.wikipedia.org/w/index.php?curid=6323156