di Gabriele Bonafede
Nel 1957 negli Stati Uniti uscì un film che fece epoca: L’abominevole uomo dell’Himalaya, più noto come L’abominevole uomo delle nevi. In realtà il titolo originale fu trasformato nella versione italiana in “Il mostruoso uomo delle nevi” quando fu distribuito anche nel nostro Paese, nel 1959.
Per molto tempo, l’espressione fu utilizzata nella lingua italiana corrente per segnalare qualcosa di… beh, abominevole. Adesso è caduta in disuso. Ma forse ci sta pensando la squadra di calcio del Palermo a rimetterla in voga. La sua difesa, nei numeri e nelle statistiche, è impietosa. E oggi è arrivata l’ennesima sconfitta per 1-3 con il Cagliari.
Con i tre gol subiti nella partita di oggi, sono infatti 63 in 30 partite. Si è riusciti a ritoccare la già disastrosa media raggiunta nella partita precedente di 2,07 gol incassati a partita. Adesso sono 2,1 precisi.
Come evidenziato in un precedente articolo, in occasione dell’ultima partita prima della gara con il Cagliari, di questo passo il Palermo ritoccherà (in peggio, si capisce), il record negativo anche in numero di gol, oltre che di media.
Record che fu stabilito nella stagione 1950-51. Quella squadra subì 67 gol alla fine del campionato. Ma allora si segnava di più e soprattutto il Palermo aveva un attacco grandioso che le permise di arrivare all’onorevolissimo decimo posto.
Nel Palermo di oggi, l’attacco non va malissimo. I rosa hanno fatto gol a quasi tutte le squadre avversarie del presente torneo di Serie A. Ma è stato rimontato troppe volte dopo essere passato in vantaggio o dopo aver pareggiato. Segno di un’endemica incapacità a mantenere il vantaggio. E a crollare nel corso della partite dopo un inizio accettabile e persino scoppiettante.
Con questa, ulteriore, sconfitta, si calcola che sarebbero 31 i punti buttati via dopo una situazione di vantaggio. Una quantità enorme, visto che con 46 punti (31 più i 15 attuali) il Palermo veleggerebbe nelle parti alte della classifica. A quest’ora sarebbe un campionato totalmente diverso.
Ma, come si diceva ai tempi del film L’abominevole uomo delle nevi, “si u relogio caminava a st’ura unn’era ruttu” (se l’orologio funzionava a quest’ora non era rotto).
Nella locandina di quel film del 1957 (in copertina, opportunamente ritoccata), l’invito a vedere il film horror era affidato a un eloquente: “Vi sfidiamo a vederlo da soli”.
Per fortuna, nonostante il disastroso campionato del Palermo 2016-2017 e la sua abominevole difesa, siamo sempre alcune migliaia ad andare allo stadio. E ci facciamo coraggio l’un l’altro, per quanto possibile.