Non sono scuole del centro città, non vantano nomine prestigiose insite nelle conoscenze della “Palermo bene”. Sono scuole di periferia, scuole al margine, scuole che si muovono per affermare e riaffermare la cultura legalità nonostante sorgano in realtà difficili in cui la malavita opera maggiormente. Anzi, proprio per questo più impegnate nel sociale.
E portano avanti molti progetti per la legalità, per la crescita civile, in una Palermo che ne ha bisogno. Tra le tante iniziative che punteggiano gli anni scolastici, va segnalata “Scortiamo la legalità”.
Domani mattina, 31 gennaio 2017, al Palaoreto di Palermo (via Santa Maria di Gesù), avrà luogo la seconda edizione della manifestazione. “Scortiamo la legalità” è organizzata dall’ICS “Maredolce” e realizzata con il contributo dell’Assessorato Regionale dell’Istruzione e della Formazione Professionale. Interverranno alla manifestazione: Michele Costa figlio di Gaetano Costa, Nardina Gebbia sorella di Filippo Gebbia, Tina Martinez moglie di Antonio Montinaro, Luciano Traina fratello di Claudio Traina.
Le scuole interessate sono l’ICS Mattarella-BONAGIA, l’ICS L. PIRANDELLO-BORGO ULIVIA, l’ICS Maredolce, il DD SALGARI. Parteciperà anche una rappresentativa della Scuola secondaria di primo grado De Stefano di Erice, scuola ad indirizzo sportivo.
La manifestazione, dall’alto contenuto educativo, si ispira ai valori morali e ai più alti ideali di giustizia incarnati da tutte le vittime della criminalità organizzata. Infatti, le scuole interessate insistono tutte nel territorio dell’Osservatorio Dispersione Scolastica distretto n. 14 – Maredolce, all’interno della II e III Circoscrizione del Comune di Palermo, ed insieme concorrono all’attivazione di sinergie finalizzate al contrasto dei fenomeni di dispersione scolastica e alla promozione del successo formativo.
Le condizioni socio–economico–culturali del territorio su cui insiste l’Osservatorio sono fortemente caratterizzate da fenomeni di disagio che possono creare condizioni ostacolanti per il raggiungimento del successo formativo degli alunni per cui questa attività, come molte altre proposte, rispondono alla necessità di una cultura sempre più orientata, nella scuola e nel territorio, a garantire la realizzazione del diritto allo studio e la promozione del successo formativo per tutti gli alunni.
Per chi legge fuori dal contesto palermitano, e spesso persino a Palermo, queste sigle di istituti scolastici potrebbero essere poco conosciute. È quindi utile conoscere meglio queste scuole e il contesto sociale in cui sono immerse.
L’Istituto Mattarella – Bonagia di Palermo è inserito nella lista delle scuole italiane associate all’UNESCO per l’anno scolastico 2016/2017. La zona prende il nome dal marchese Bonagia, proprietario di alcuni terreni coltivati ad agrumi ed ortaggi, il quale abitava in città, nell’omonimo palazzo sito in via Alloro: un’opera barocca di squisita fattura, costruito alla fine del ‘700. Le prime case a Bonagia furono costruite circa 40 anni fa.
Dagli anni ’70 si sono intensificati gli insediamenti con edifici di tipo popolare ed economico e con l’aumento della popolazione scolastica. La zona, inizialmente, definita “quartiere dormitorio”, si è progressivamente arricchita di servizi ed infrastrutture anche se non del tutto adeguate ai fabbisogni ed alle esigenze della popolazione in crescita che vi risiede. Mancano del tutto i centri sociali per i bambini, per i giovani e per gli anziani, gli spazi verdi attrezzati ed i centri culturali. Gli unici luoghi di aggregazione sono la Parrocchia e alcune palestre private. Il quartiere appare strutturalmente e culturalmente scisso in due grandi anime: una più attiva, residente nei complessi abitativi di operative; l’altra residente nelle abitazioni popolari presenta situazioni socio-economiche e culturali più svantaggiate. All’interno di questo contesto la scuola svolge un ruolo attivo e di interprete del territorio in cui opera al di là delle consuete prerogative educative e culturali, in quanto centro e realtà dinamica in crescita.
L’Istituto Comprensivo “Luigi Pirandello – Borgo Ulivia” opera nelle zone “Borgo Ulivia” e “Falsomiele”, situate nella periferia meridionale della città e appartenenti alla terza circoscrizione. Le zone in cui opera la Scuola si è sviluppata soprattutto intorno agli anni ‘50 per la costruzione di vari nuclei di case popolari; nel quartiere nel corso del tempo si è verificato un considerevole incremento della popolazione e a questo fenomeno, dovuto principalmente all’emigrazione delle famiglie dal centro alla periferia della città, si sono associati nel tempo svariati cambiamenti socio-culturali ed economici.
L’alto tasso di disoccupazione e inoccupazione e il basso livello di istruzione confermano le disagiate condizioni economiche e la povertà di stimoli culturali in cui vive parte dell’utenza di questa scuola. La società attuale vive continue e rapide trasformazioni per l’uso sempre più incalzante dei linguaggi multimediali, per il diffondersi di valori e modelli comportamentali spesso diversi rispetto al passato, per l’accrescimento di convivenze culturali multietniche. Il contesto sociale e di vita pertanto oggi risulta sempre più complesso, ma al tempo stesso ricco di potenzialità ed opportunità positive.
L’Istituto Comprensivo “Luigi Pirandello – Borgo Ulivia” intende valorizzare e utilizzare tali opportunità come preziose risorse, affinché dall’inizio della frequenza nella Scuola dell’Infanzia fino alla conclusione della Scuola Secondaria di 1^ grado possano essere offerti a tutti gli alunni stimoli culturali, possibilità di crescita personale, numerose e continue occasioni di arricchimento e maturazione. Parole, immagini, suoni, simboli, con vari livelli di lettura, sono spesso contemporaneamente presenti nei messaggi che ininterrottamente vengono diffusi.
L’ICS Maredolce, è sito nel quartiere Brancaccio, non lontano dall’omonimo Castello di Maredolce, recentemente restaurato. È un punto di riferimento nel panorama palermitano della costruzione della legalità a partire dai giovani in una zona popolare della città, dove operava Don Pino Puglisi. Ha anche un “Protocollo d’Accoglienza” degli alunni stranieri, deliberato dal Collegio dei docenti e successivamente inserito nel Piano dell’Offerta Formativa (POF) è lo strumento necessario a sostenere gli alunni stranieri nel primo periodo della frequenza scolastica. Inoltre, il P.A. è necessario per adempiere a tutti i provvedimenti attraverso cui l’istituzione educativa, l’alunno straniero e la sua famiglia entrano in relazione, anche formale, all’interno della realtà scolastica.