di Gabriele Bonafede
Ormai è Trump-vergogna, peggio: Trump è ormai da voltastomaco e aldilà di ogni limite. Non solo frasi sessiste a go-go e la tecnica ammissione di aver tentato un quasi-stupro, con poco credibili scuse. La cosa più “disgustosa e da voltastomaco”, come è stata definita non solo da esponenti democratici, ma anche da politici dei repubblicani, è che nei video ormai pubblicati in tutto il mondo, si lascia andare ad apprezzamenti da maniaco sessuale persino nei confronti della figlia Ivanka. Con orrore di tutte le donne americane a partire da quelle della stessa famiglia di Trump.
Qui in Italia succede qualcosa di strano. Mentre i giornali Usa, anche quelli più conservatori, riportano le parole del miliardario americano senza sconti, rinunciando al proverbiale “bigottismo” americano che tende a censurare parole da taboo sessuale, in Italia le stesse parole sono riportate troppo spesso con i “bip” di rito, o con traduzioni che tendono a ridurne l’impatto.
Infatti, ciò che Trump ha letteralmente detto sulla propria figlia è che Ivanka sarebbe “A piece of ass”. E non in privato, ma in una trasmissione televisiva. Ciò equivale a dire, in italiano, “è un gran pezzo di culo”. Frase irripetibile, soprattutto se riferita alla figlia, e soprattutto da chi vorrebbe rappresentare tutti gli americani, comprese le donne.
Ma non finisce qui. Ormai è uno sprofondare nella vergogna di video in video. Così esce fuori anche la registrazione di una conversazione tra Trump e alcuni amici VIP, che si trasforma presto in una smargiassata degna di ultras ubriachi. Dove Trump si vanta di aver tentato, alcuni anni fa, un quasi-stupro (se così si può dire) a una donna sposata, approfittando del suo status di VIP e persona di potere. Tecnicamente, il “quasi stupro” è definito “assault”, assalto sessuale, dai media Usa.
Dall’ultimo confronto televisivo Trump sta andando sempre più giù nei sondaggi, soprattutto negli stati-chiave di Florida, Ohio e Pennsylvania. Nonostante il dibattito sia stato considerato un “pareggio” da “trumpisti” italiani insospettabili, è invece evidente che il miliardario è stato stracciato dalla Clinton in quello stesso dibattito. Adesso, con l’ultimo round di una telenovela tragicomica, Trump si trova ad affrontare un disastro mediatico di proporzioni planetarie.
Al momento, l’effetto-vergogna delle ultime ore non si riflette nei sondaggi pubblicati. Ma una schiera sempre più grande di repubblicani, comuni elettori come politici di primissimo piano, prende decisamente le distanze dal Trump. Ci si aspetta quindi un Trump in caduta libera nei prossimi sondaggi.
Di fatto, il miliardario non ha più nemmeno il sostegno del suo vice designato che lo ha definito “indifendibile”. Anche McCain, candidato repubblicano alla presidenza nel 2008, ha twittato una vera e propria dichiarazione elettorale “Non voterò Trump”.