di Gabriele Bonafede
Ci siamo, la partita di sabato con l’Olimpique Marsiglia (OM) è l’ultima amichevole. Poi si fa sul serio: prima in Coppa Italia e poi in un campionato che, come quello dell’anno scorso, comunque finisca farà storia.
Negli ultimi giorni alla corte di Zamparini e alla guida di Ballardini sono arrivati giocatori interessanti, e la squadra rosanero sembra almeno un pochettino rinforzata: Nestorovski, Gazzi, Rajkovic, Sallai e adesso Aleesami sembrano validi anche se non è detto che possano far meglio dei partiti e partenti.
Il Palermo che si sta formando, è inutile nasconderlo, non piace molto al popolo rosanero. Altrimenti la campagna abbonamenti non sarebbe andata così giù: solo 4000 abbonati al momento. C’è un pessimismo diffuso che si percepisce nei social, anche se gli ultimi quattro acquisti sembrano accolti con qualche rivolo di speranza.
Il calcio è il calcio e, sebbene sul piano tecnico esistano chiare differenze tra grandi club e le “piccole”, è ancora troppo presto per fare pronostici. L’obiettivo del Palermo sembra tuttavia abbastanza chiaro: la salvezza, magari senza trepidare fino all’ultima giornata come lo scorso anno. Ma anche con un obiettivo così modesto, il Palermo rimane indecifrabile.
E dunque, a questo punto del precampionato si possono applicare solo i famosi detti, spesso lapalissiani o “alla Catalano”, di Vujadin Boskov. Eccoli, tratti da Wikiquote (https://it.wikiquote.org/wiki/Vujadin_Bo%C5%A1kov) e adattati alla stagione imminente del Palermo, magari con qualche valutazione cattivella e assolutamente arbitraria: puramente satirica.
- Qualcuno con sue finte disorienta avversari ma pure compagni.
- Chi ha sbagliato? Posavec?
- Chi non tira in porta non segna.
- Ci sono allenatori che pretendono di far mangiare ai loro giocatori salame dei Nebrodi e pecorino madonita. Poveri noi e poveri loro.
- (Su Posavec) Dal punto di vista professionale e comportamentale è un esempio. La sua dedizione a questo sport è totale. Non è mai stato una prima donna, si è sempre comportato correttamente con allenatori e compagni. Ha doti tecniche e fisiche notevoli, oltre a una smisurata ambizione: caratteristiche che lo hanno fatto diventare un grande della nostra squadra. È sicuramente tra i primi tre portieri del precampionato del Palermo.
- Dopo pioggia viene sole.
- Gli allenatori sono come i cantanti lirici. Sono molti e anche bravi, ma soltanto due o tre possono cantare al Teatro Massimo.
- Gli allenatori sono come le gonne: un mese vanno di moda le mini, il mese dopo le metti nell’armadio. (Ballardini… Accura a Zamparini)
- Grandi squadre fanno grandi giocatori. Grandi giocatori fanno spettacolo e migliore calcio.
- Allenatore rosanero è come cervo che esce di foresta.
- Allenatore rosanero è come cervo ritornato in foresta.
- In campo sembravamo turisti. Con la differenza che per entrare allo stadio non abbiamo pagato il biglietto.
- Io penso che per segnare bisogna tirare in porta. Poi loro sono loro, noi siamo rosanero.
- (Ad un giornalista che magari non prevede un cambio di allenatore nel Palermo di Zamparini) Io penso che tua testa buona solo per tenere cappello.
- L’allenatore deve essere al tempo stesso maestro, amico e poliziotto.
- La mia grossa preoccupazione è prendere un gol meno dell’avversario.
- La zona? Un brocco resta brocco anche se gioca a zona. Dov’è lo spettacolo?
- Loro come noi, due gambe e undici giocatori in campo. Più di noi hanno solo le Fiat. (Da ricordare prima di Palermo-Juventus che si giocherà alla sesta giornata)
- Quaison è come Pendolino che esce dalla galleria.
- Meglio perdere 4-0 che perdere 5-0. (E speriamo che non succeda spesso).
- Meglio perdere con l’Olimpique Marsiglia 6-0 che le sei partite successive 1-0.
- Nel calcio c’è una legge contro gli allenatori: giocatori vincono, allenatori perdono. (Soprattutto al Palermo)
- No serve essere 15 in squadra se tutti in propria area.
- Non ho bisogno di fare la dieta. Ogni volta che entro al Renzo Barbera perdo tre chili.
- Non si possono prendere quattro gol contro avversari che superano tre volte nostra metà campo. (Anche perché non succederà mai, la seconda che ha detto).
- Palla a noi, giochiamo noi, palla a loro, giocano loro.
- Pallone entra quando Santa Rosalia vuole.
- Partita finisce quando arbitro fischia.
- Per vincere partite bisogna fare più gol.
- Più bravi di Palermo sono quelli che stanno sopra di lui in classifica. (Per adesso siamo più bravi di Pescara, Roma, Sampdoria, Sassuolo, Torino e Udinese).
- Quando segnano gli avversari c’è sempre qualche distrazione dei difensori.
- Questa partita la possiamo vincere, perdere o pareggiare. (E in questo campionato possiamo retrocedere o non retrocedere)
- Rigore c’è quando arbitro dà.
- Rigore è quando arbitro fischia.
- Se io slego il mio cane, lui gioca meglio di Zamparini.
- Io non dire che Zamparini giocare come mio cane. Io dire che lui potere giocare a calcio solo in parco di mia villa con mio cane.
- Se si mettessero in fila tutti gli allenatori che hanno occupato le panchine del Palermo si completerebbe il giro della terra.
- Se non gioca Posavec, mettere Marson oppure Fulignati. Altro non hay.
- Se vuoi fare una brutta figura, parla con gli arbitri, scoprirai le tue debolezze di carattere.
- Senza disciplina vita è dura.
- Squadra che vince, non si cambia.
- Squadra che vince scudetto è quella che ha fatto più punti.
- Tedeschi sono come tedeschi, macedoni come macedoni.
- Un 2 a 0 è un 2 a 0, e quando fai 2 a 0 vinci.
- Un grande giocatore vede autostrade dove altri solo sentieri. (E speriamo che questo giocatore sia Sallai o Lo Faso)
Buon campionato a tutti, e grazie Boskov!
In copertina, Vujadin Boškov immagine tratta da wikipedia Pubblico dominio, https://it.wikipedia.org/w/index.php?curid=3861210 e, nel testo, maldestramente ritoccata per trasformarlo in rosanero. Chiediamo venia agli amici sampdoriani.