di Gabriele Bonafede
Forse solo noi vecchietti ci ricordiamo che Novellino era soprannominato “Monzon”, a causa della somiglianza con il pugile, e anche “brasiliano” a causa sia della sua infanzia in Brasile, sia del suo gioco da calciatore. Il nome completo è Alfredo Walter Amato Lenin Novellino. Ha 63 anni e quindi una grande epserienza anche da allenatore.
Da calciatore a Palermo venne a giocare da avversario, se non ricordo male, almeno un paio di volte nella metà degli anni ’80 con la maglia del Perugia, allora in serie B come il Palermo.
Lo ricordiamo con la tendenza a dribblare molto e dispensare “tocchi di fino” che lo facevano veramente sembrare un brasiliano in un periodo in cui le frontiere agli stranieri erano chiuse. Approdò al Milan dove vinse anche uno scudetto da calciatore.
Militò nel Milan anche in serie B e giocò da avversario una memorabile partita nella quale l’ex-milanista Calloni, in quella stagione in rosanero, si prese una bella rivincita facendo vincere il Palermo per 3-1 con una tripletta coi fiocchi. Due video-ricordo sono al termine di questo articolo, tratti da i canali youtube “Rosa&Nero” e “Glor Findel”. Il sottoscritto, il 29 marzo 1981, vide quella partita dalla Curva Sud, allora una bolgia in cui si stava stretti come sardine.
Da allenatore non è la prima volta che si ritrova alla corte del mangia-allenatori Zamparini. Portò infatti il Venezia in serie A e lo salvò la stagione successiva. Si era negli anni ’90. Novellino, al pari di Iachini, ha una bella storia di promozioni in serie A, ben quattro: oltre al Venezia anche Napoli, Piacenza e Sampdoria. Squadra dove forse ha avuto i migliori piazzamenti da allenatore in serie A.
Il calcio da allora è però un poco cambiato. Se andiamo a vedere gli ultimi anni Novellino non ha sfigurato alla guida del Modena in serie B, anche con una qualificazione ai Play-off per la serie A, ma non ha più allenato in A da qualche stagione.
Il suo modulo, in generale, dovrebbe essere un 4-4-2, con una punta di movimento e un’altra più avanzata e di riferimento.
Nel Palermo di quest’anno si presume che possa dunque giocare con Vazquez dietro Gilardino, e le varie alternative sono valide viste le caratteristiche degli attaccanti. Non è così per la difesa: il Palermo schierato con quattro difensori finora, in questa stagione, ha subito una cartellata di gol. Forse anche più che con la difesa a tre, dove i due esterni hanno in realtà portato la difesa a cinque laddove è stato necessario, anche se con una “figura” comunque molto ballerina, soprattutto nel girone di ritorno.
Resta pure da vedere chi giocherà nei ruoli di esterni di centrocampo, insieme a due esterni difensivi. Potrebbe esserci il reinserimento di Quaison, così da avere almeno una delle fasce più offensive e magari Lazaar, se al rientro, sulla fascia sinistra. Ma tutto ciò dipenderà dal Walter “brasiliano”.
Al quale vanno i migliori auguri, nella speranza che sia in grado di fare punti, mantenersi in sella in una situazione di grande caos in casa rosanero e, soprattutto, salvare il Palermo.
Articoli correlati: