di Ida Rampolla del Tindaro
Il titolo della silloge fa pensare anzitutto al valore fonico e ai molteplici significati della “parola”, realizzazione individuale del parlare ed elemento basilare dell’espressione di un contenuto che si può tradurre in poesia in presenza di particolari schemi ritmici e stilistici. La parola mette infatti in relazione il “significante” con il “significato”, che è l’immagine evocata da quelle combinazioni di suoni e lettere che costituisce, appunto, la parola. Le parole sono dunque connesse alla scienza dei significati, destinati ad essere definiti e cristallizzati da parole significanti.
Parole e poesia: ricchezza semantica e capacità inventiva
Non vi è dunque poesia senza parole: ma queste, come è detto già nella prima lirica, sono anche frutto di fatica, sia per la ricerca di corrispondenze, coincidenze e descrizioni, sia per i loro sempre differenti aspetti, enumerati dall’Autrice Valeria Balistreri (foto in copertina a questo articolo) con straordinaria ricchezza semantica e con particolare capacità inventiva.
La forza creativa dell’ispirazione spinge però la poetessa a cantare con parole nuove o “altre”: non parole inventate, ma parole ricche di nuovi significati e portatrici di nuove interpretazioni, simili a semi e germogli che possano portare, sviluppandosi, ad esprimere “l’indicibile e l’impossibile “. E già in questa aspirazione sta tutta l’importanza e la pregnanza della parola, che consente di liberare un pensiero per “scompigliare certezza”, “solleticare desideri”, “afferrare qualche sogno”, “disegnare qualche ricordo” (p.8). Le liriche riflettono dunque le sconfinate possibilità offerte dalla parola e la capacità trasfigurante della scrittura: ma la grande varietà di espressioni traduce anche una molteplicità di sentimenti, rappresentati in una grande varietà di sfumature.
Inaltreparole: come zampilli di una cascata
Le poesie sono formate spesso da singole parole che si susseguono da un rigo all’altro come gli zampilli di una cascata, riproducendone il ritmo incalzante e intermittente, come in una laica salmodia, con effetti di lirica suggestione. Ogni immagine è caratterizzata da fantasia e acutezza di osservazione, da una rappresentazione della realtà resa con una grande varietà di espressioni, ma anche con trasfigurazioni fantastiche che raggiungono effetti di rara suggestione, dalla particolare forza evocativa. Il pensiero e il sentimento sono espressi attraverso molteplici sfaccettature che mettono in rilievo, con accenti di vibrante sensibilità, una realtà spesso contraddittoria e sfuggente, i vari risvolti dei sentimenti, le angosce esistenziali.
La successione e la varietà di termini. simili e diversi, oltre a rivelare una grande conoscenza delle potenzialità del linguaggio, esprimono la profondità dell’ispirazione, caratterizzata spesso da un senso dolente del vivere. Anche le descrizioni paesaggistiche sono accompagnate da mille risvolti espressivi, in cui realtà e sentimento si fondono con varie sfumature. Le parole diventano “altre” in quanto, nel gioco tra finzione e realtà, si caricano di particolari significati con sobrietà di tocco ma con particolare forza, in un’atmosfera di intima tensione e di intensità emotiva.
Le parole “altre” comunicano dunque poeticamente una verità interiore molte volte drammaticamente avvertita, come nella parte della silloge intitolata Parole per amore, che esprime una realtà sofferta e meditata e una particolare capacità di scavare nell’intimo dei sentimenti.
Il dialetto siciliano
Anche la terza parte, intitolata Parole per strada, in dialetto siciliano, una lingua caratterizzata dalla spontaneità e immediatezza del linguaggio e dalla freschezza immaginativa, oltre a rivelare la solita padronanza linguistica, raggiunge effetti poetici e suggestivi nell’abile successione incalzante dei termini, ricchi di valenze che rivelano, come sempre, un’acuta sensibilità: Quannu ti amo/ogni pizzuddu i mia / addiventa languori. /E addisiu. / E sapuri./ E maluri. (p. 124). Tutte le liriche, in lingua o in dialetto, sono caratterizzate quindi dalla forza allusiva dell’espressione, che attraverso la capacità inventiva esprime in forma poetica un complesso mondo interiore.
Valeria Balistreri, Inaltreparole, Eretica edizioni, 2023
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