di Vincenzo Pino
Sono molti gli interrogativi che i commentatori si sono fatti sulla disponibilità di Salvini al confronto con Renzi. Raramente chi è in vantaggio nei sondaggi così largamente è disponibile, eppure Salvini lo ha fatto.
Doveva, se ci fate caso, presentare la sua ennesima mutazione in uomo di governo dopo averlo perso e magari una intervista a qualche giornalista sarebbe finita a litigio.
Meglio allora un confronto con una figura di livello istituzionale conclamato come Renzi e di sicura bravura per raffrontarsi a questo livello.
Scontando di essere sconfitto nel merito degli approfondimenti delle problematiche.
Una sfida in TV che val bene una sconfitta
Infatti, non era questo quello che interessava a Salvini, quanto la possibilità di apparire finalmente in giacca e cravatta, a continuare la narrazione di neo europeista che aveva anticipato al Foglio.
E di vestire i panni dell’alleato privilegiato di Berlusconi, che non a caso parteciperà alla manifestazione di sabato a Roma.
Insomma doveva darsi una bella ripulitura dall’immagine orrida del Papeete offerta al Paese, e operare l’ennesima trasformazione mimetica nella sua vita.
Per questo, al di là dei soliti richiami ai migranti ormai triti, il confronto si è potuto sviluppare in termini civili, perché era questo che voleva Salvini, anche a costo di qualche colica per lo sforzo di contenimento con cui aveva compresso la sua naturale aggressività.
Questo a mio avviso, il motivo di interesse per Salvini.
Renzi al centro
Per Renzi, invece, è stata l’occasione per riprendere la scena di avversario numero uno di Salvini.
Un po’ questa rappresentazione gliel’aveva sottratta Conte nelle settimane passate con una qualche copertura del Pd zingarettiano che gli aveva impedito di parlare al Senato ed aveva cercato di bloccare la petizione dei Comitati Civici per la sfiducia a Salvini. Per cercare di oscurarne il ruolo di protagonista assoluto nella crisi del vecchio e nella formazione del nuovo governo.
Ed ora, almeno sotto il profilo mediatico e comunicativo, Renzi si è rimesso, stabilmente, al centro della scena politica. Ed ha dovuto fare una scissione per riprendersela.
I risultati di questa sfida in Tv a Porta a Porta sembrano essere stati positivi per entrambi se è vero che i primi sondaggi post confronto vedono la Lega crescere dello 0,4% e di Italia Viva dello 0,5% come rilevato ieri sera a Piazza Pulita.
Ai commentatori che troppo facilmente si sono lasciati andare ad osservazioni superficiali sulla inutilità di questa sfida in TV, consiglieremmo di leggere questi dati. Senza stabilire alcun automatismo, certo, ma senza escluderlo però. Perchè a prima vista sembra che abbiano vinto tutti e due ed il confronto é giovato ad entrambi. Eccome.