Ai blocchi di partenza in Iowa. Donald Trump superfavorito su Ted Cruz per i repubblicani ma sconfessato dal suo partito. Sul filo di lana tra i democratici per Hillary Clinton e Bernie Sanders.
di Yulia Bright
Ormai mancano poche ore all’apertura delle consultazioni in Iowa per la scelta dei candidati per l’area repubblicana e l’area democratica, che correranno alle elezioni presidenziali.
Quello di Iowa rappresenta il primo “caucus”, ovvero una consultazione che coinvolge delegati scelti dai rispettivi partiti, Democratico e Repubblicano, che devono indicare tra i vari candidati, il profilo più adatto a rappresentare l’area democratica o repubblicana alle elezioni presidenziali vere e proprie.
Bloomberg riporta i risultati degli exit-polls finali sia in casa repubblicana che in quella dei democratici (nelle immagini).
Per il partito Repubblicano (GOP) il superfavorito è il miliardario Donald Trump, candidato dal profilo decisamente eccentrico con capigliatura e smorfie brutte fino all’inverosimile, e che fino ad ora ha impostato la sua campagna elettorale puntando su toni decisamente provocatori, e talvolta violenti. Molte le risse e le cadute di stile nei suoi meeting organizzati con un sapore di razzismo e populismo. Forti i toni di Trump, fino a boicottare, tra proteste, smorfie ed insulti, l’ultimo dibattito con gli altri 6 candidati del GOP (Great Old Party), trasmesso da Fox News lo scorso 28 gennaio.
Tuttavia, da candidato ritenuto “poco adatto” per la corsa alle presidenziali agli esordi della sua discesa in campo nell’estate 2015, il sensazionalismo e il crescente protagonismo che hanno caratterizzato la campagna elettorale di Trump fino ad oggi, hanno reso possibile un crescente apprezzamento da parte della base del partito repubblicano. Al punto che Trump è in testa nei sondaggi finali, staccando di 5 punti il secondo favorito, Ted Cruz, anche lui estremista e sconfessato al pari di Trump da gran parte del suo stesso partito repubblicano.
Secondo la CNN questa è la prima volta che Trump, candidato in testa per il GOP, ha ottenuto il comando negli exit-poll di Bloomberg. In altri risultati recenti per la corsa in Iowa, è comunque sopra il 30%. Per Cruz, tuttavia, i risultati delle proiezioni sono leggermente calati rispetto a quelli registrati per quasi tutto il mese di dicembre e gennaio.
“Trump conduce in testa sia con i consensi più centristi dei partecipanti al “caucus” sia con quelli presi dalla frangia più estrema della destra – ed è quello che qualsiasi candidato vorrebbe” così ha dichiarato J. Ann Selzer, sondaggista esperta che per conto della Selzer&Co. of West Des Moines ha curato le rilevazioni degli exit poll per il caucus dei Repubblicani in Iowa.
Il vantaggio di Trump su Cruz rappresenta una ribalta in questa competizione rispetto alle precedenti proiezioni di Bloomberg Politics risalenti all’inizio di gennaio, quando Trump con il 25% era in testa di 3 punti rispetto al 22% di Cruz. Trump, con una strategia di attacco portata avanti costantemente a partire da dicembre, ha fatto in modo che anche il tasso di gradimento dell’avversario Cruz registrasse un abbassamento. Trump è considerato in maniera favorevole dal 50% degli elettori del “caucus”, con un apprezzamento in calo di 4 punti rispetto al precedente sondaggio, nonostante, tra i primi quattro candidati in corsa, abbia registrato la perdita più bassa di consensi. Ben Carson e Rubio insieme non raggiungono il 70%.
I risultati dell’ultimo sondaggio rivelano che Trump sta portando avanti un rinnovato interesse verso le varie competizioni nell’area del partito repubblicano: il 40% di coloro che hanno partecipato al sondaggio hanno dichiarato che voteranno per la prima volta al “caucus”, il numero più alto registrato in questa fase elettorale. Infatti se paragonato ai numeri dello Iowa-Poll prima dei “caucuses” del 2012, allora solo il 27% si presentava come elettorato alla prima esperienza.
Una vittoria di Trump potrebbe essere la spinta significativa verso la sua nomina a candidato per le presidenziali nel suo partito, mentre un secondo posto per Cruz sarebbe una sonora sconfitta per un candidato che ha investito moltissimo nello Iowa e ha goduto anche di un forte supporto da parte dell’ala cristiano-evangelica, che rappresenta la parte di elettorato più ampia nello stato di Iowa.
Differente il clima in casa del Partito Democratico. La Clinton è davanti a Sanders di pochissimo: 45% per l’ex Segretario di Stato, contro il 42% del senatore del Vermont.
Hillary Clinton che era in testa rispetto a Sanders con uno stacco di 2 punti percentuali secondo l’ultimo sondaggio di Des Moines risalente al 14 gennaio, secondo l’ultimo exit-poll è avanti solo di 3 punti: una variazione per nulla sostanziale.
Jeff Link, spin-doctor dei Democratici, ha dichiarato che un elemento chiave rilevato nell’ultimo sondaggio è stato proprio che il 34% delle persone partecipanti hanno affermato di essere elettori alla prima esperienza: “Nel 2008 gli elettori che votavano per la prima volta in questa fase si aggiravano intorno al 60%. Credo che per Sanders sia necessario avvicinarsi il più possibile al 60% per poter auspicare una vittoria. L’unico dato che non possiamo sapere a priori è quello relativo all’affluenza finale” – ha aggiunto -“Possiamo fare ipotesi basate su quei numeri relativi all’ultimo sondaggio, ma se per caso si superassero i 200.000 partecipanti, credo che Sanders potrebbe anche vincere.” Link ha concluso dicendo che la vittoria in Iowa non è determinante per Sanders, perché se farà comunque bene – come sembrerebbe – potrebbe aumentare il consenso dell’elettorato sulla rete (online) e, inoltre, oggi come oggi nello stato del New Hampshire risulta essere in testa per i Democratici.
Non resta che rimanere sintonizzati sulle frequenze di ABC e CNN per seguire il risultato definitivo di questo primo appuntamento elettorale, che sarà l’inizio ufficiale di quella che sarà una campagna presidenziale avvincente e in grado di catturare le attenzioni anche oltreoceano.
Dopo i due mandati dell’amministrazione Obama, da martedì infatti si inizierà a capire con più chiarezza chi saranno con molta probabilità gli sfidanti in corsa per la Casa Bianca per l’area dei Repubblicani e quella dei Democratici.
Articoli citati:
Bloomberg (http://www.bloomberg.com/politics/articles/2016-01-30/des-moines-register-bloomberg-politics-iowa-poll-republicans)
CNN (http://edition.cnn.com/2016/01/30/politics/des-moines-register-poll-donald-trump-ted-cruz-hillary-clinton-bernie-sanders/)
In copertina, nell’ordine: Hillary Clinton, Bernie Sanders, Donald Trump, Ted Cruz.