di Umberto Boccia
Un uomo anziano che fa camminate e va in bicicletta: aveva iniziato la preparazione mesi fa nella sua Romagna con quelli che chiama “allena-menti”. La data zero è stata a Bibione ai primi di giugno in mezzo agli affezionati, fortunatissimi possessori dell’ambito tagliando e con i membri della band, subito sold-out.
L’anno scorso è già passato dalla sua Bologna, Stadio Dall’Ara. Prima il 6 e il 7 giugno. Poi ha dovuto replicare l’11 e il 12.
Ebbene sì, sto parlando di lui. Il Re degli Stadi, l’unico rocker, il più longevo della storia d’Italia: oltre 40 anni di carriera, dischi su dischi, sold-out su sold-out, generazioni su generazioni che lo seguono. Due parole: Vasco Rossi.
Il Re degli Stadi: dal 2023 al Vasco Live 2024
Il tour del 2023 era stato un successo senza paragoni. Ovviamente i biglietti erano andati esauriti in poco tempo ben prima di raggiungere la capitale, Roma, per poi farsi un “giro” nello splendido Sud Italia, passando prima per l’incantevole Palermo e per concludere a Salerno.
Un giugno 2023 caldo, tutto d’un fiato per l’anziano Vasco Rossi che non sembra piegarsi agli anni che purtroppo passano anche per lui. Ma che tira fuori una verve da ragazzino e uno spirito immutato nel tempo correndo in lungo e in largo per due ore e mezza di irrefrenabile show.
È stato fantastico. L’ennesima conferma, vedere come ad un suo concerto ci sia un mix oramai di tre generazioni. Ci sono i fans della prima ora con i capelli bianchi, i loro figli ora quarantenni. E ci sono anche i giovani che per curiosità o anche loro per amore del Blasco hanno iniziato a seguirlo.
Per il Vasco Live 2024 band rinnovata con tre innesti di fiati per un tour che rinnova il rock duro degli ultimi anni ritornando alla melodia anni ’80. Eccezionali gli arrangiamenti di Vince Pastano, confermatissimi e senza bisogno di presentazioni Stef Burns, il Lupo (Aberto Rocchetti) e il Gallo (Claudio Golinelli) ovvero i migliori musicisti sulla scena nazionale e compagni di viaggio da sempre del Komandante.
Un mix di canzoni recenti e più datate che miscelate assieme danno quell’effetto unico che fa saltare e ballare tutti quanti, piangere durante le ballate romantiche e sorridere durante i suoi brevi monologhi. Immancabili i suoi cavalli di battaglia intramontabili come Siamo solo noi e Albachiara.
Spettacolare la chiusura pirotecnica con cinque minuti di fuochi d’artificio a lasciare estasiati i, qualora ce ne fosse bisogno.
Intramontabile provocatore
Vasco è un cantautore, un “provocatore” per sua ammissione ed autodefinizione. Ricordiamoci che, sempre per suo dire, i suoi idoli di gioventù sono stati De André e Battisti. Continua ad essere il Re degli Stadi perché le parole di Vasco Rossi vanno al cuore. Suscitano emozione, amore, rabbia, delusione, ricordi, tristi…a seconda del testo c’è un momento. Non sono io a dirlo. È quello che dicono tutti.
Ma se il 2023 è stato da sogno, il 2024 si è rivelato a dir poco incredibile. Il Blasco ha anche quest’anno stracciato ogni record possibile e immaginabile e, udite udite tra il 7 e il 20 giugno è stato in concerto per ben sette volte a San Siro. Sette volte, avete capito bene. Battendo il record precedente di con “solo” sei date consecutive.
Record appartenuto indovinate un po’ a chi? Ma sempre a lui, manco a dirlo. E giusto per non scontentare qualcuno, dopo Milano è andato nell’altrettanto caldo sud. A Bari, Stadio San Nicola (foto di copertina tratta dalla pagina ufficiale Facebook), dove tra il 25 e il 30 giugno si è esibito per altre quattro date. Insomma, non male per il re del rock italiano vista e considerata la sua età. Le prossime date per il Tour 2025 le trovate qui nel sito ufficiale.
Ha già venduto altri 400mila biglietti per il Tour del 2025, che con i 600mila venduti quest’anno fanno un milione di biglietti. Il re degli Stadi c’è. E il suo popolo con lui. Settantadue anni compiuti lo scorso 7 febbraio, è una leggenda vivente.