di Maria Teresa de Sanctis
Il desiderio di esperienza, voler conoscere il mondo, spinti da quella curiosità viscerale che da sempre anima l’essere umano, soprattutto (ma non solo) durante la giovinezza. E poi il tempo della vita nel quale, grazie anche alla consapevolezza acquisita, si forgia la personalità dell’individuo, che diviene essere pensante e protagonista della propria esistenza.
Tutto questo muove la nostra eroina, Bella Baxter personaggio principale del film “Povere creature!” (titolo originale “Poor Things”) del 2023 diretto dal regista greco Yorgos Lanthimos e vincitore di tre premi Oscar 2024 (attrice, sceneggiatura e costumi).
Bella Baster è interpretata da un’ottima Emma Stone e prima dell’Oscar era già stata premiata per questa interpretazione con il Golden Globe.
Altri attori sono Mark Ruffalo, Willem Dafoe, Ramy Youssef, Jerrod Carmichael e anche Hanna Schygulla. Il film è l’adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo del 1992 scritto dallo scozzese Alasdair Gray.
Povere creature! il plot
Una giovane donna (Emma Stone) viene riportata in vita da uno scienziato alquanto singolare nelle sue ricerche (Willem Dafoe). Eppure costui si troverà costretto a dover fronteggiare inaspettatamente qualcosa di cui non era a conoscenza: il sorgere di un sentimento.
Sarà infatti con amore paterno che seguirà le vicende della sua creatura, infine lasciata libera nel realizzare quel tanto da lei bramato viaggio per il mondo. Assistiamo così, in un racconto non privo di ironia, alla crescita di Bella, a partire dalle forti pulsioni sessuali, istintive eppure analizzate con razionalità, per arrivare alla scoperta di sentimenti e emozioni esaminati anch’essi con meticolosità nel loro manifestarsi in quel vortice di avventure, che la porteranno in giro per l’Europa.
Scenari onirici in un tempo senza tempo, eppure assimilabile ad una sorta di fine ottocento. Luoghi fantastici nei quali dei particolari ci riconducono a città reali, suggestivi effetti sonori e musicali, tutto questo fa da sfondo alle vicende di Bella, libera da ogni sorta di pregiudizi, soprattutto sessuali.
A conferma di ciò è presente in una battuta il riferimento allo slogan di femminista memoria “il corpo è mio e lo gestisco io”. Bella è una creatura per nulla povera di alcunché, si tratti di bellezza o, cosa ancor più pregevole, di intelletto. Bella, sconvolta, scoprirà anche il dolore davanti a dei bimbi morti per miseria…
Il regista Yorgos Lanthimos
Conoscere per andare al di là delle convenzioni sociali e dei conformismi, per capire in prima persona la vita nella sua varietà e complessità. Questa è la cifra riconoscibile del regista Yorgos Lanthimos, autore di opere sempre originali. Con “Povere creature!”, il regista sforna uno dei film con maggiori candidature per gli Oscar 2024 (ben 11). Ne vince 3, e aveva già vinto all’ultimo festival di Venezia il premio più importante della sua carriera, Il Leone d’oro.
Con “Povere creature!” Lanthimos torna dunque a far parlare di sé dopo ben quattro anni dal suo precedente film sul grande schermo, “La Favorita”, anche questo con Emma Stone quale protagonista.
Un’ultima notazione circa il titolo: l’originale Poor Things rispetto al titolo italiano “Povere creature!” potrebbe far pensare anche a qualcosa di più. E cioè che, mentre quel che lo scienziato crea prima di Bella sono cose, è solo con Bella che ha realizzato una creatura.