di Giuseppina Tesauro
La trama di Predestinati per scelta potrebbe da una prima analisi inquadrarsi nella storia di Antonio e Roberto, due bambini destinati a soccombere durante un terremoto, ma che vengono salvati per il puro capriccio di una misteriosa Entità. Da qui prende il via la spinosa questione della vita vista come predestinazione o libero arbitrio. Si può modificare il corso degli eventi, senza che questo abbia una ripercussione sui piani dell’Altissimo?
Il sovrannaturale si intreccia al destino umano: fra il bene ed il male, fra psiche e umanità
L’amicizia fra Antonio e Roberto da adulti si rispecchierà in quella che è l’eterna lotta fra il bene ed il male. Contrapposti come il sole e la luna. Roberto abbraccerà la fede cristiana divenendo sacerdote, mentre Antonio precipiterà sempre più verso l’abisso della malvagità nei sobborghi di Napoli divenendo un killer. Come due moderni Narciso e Boccadoro, con le loro vite ormai agli antipodi, non smetteranno mai di intrecciare i loro destini.
Ma mentre Roberto cercherà di risvegliare l’onestà in Antonio scuotendolo nel profondo dell’anima, quest’ultimo lo sfiderà a sopportare le peggiori nefandezze. L’intreccio della trama si sviluppa su una doppia linea.
Contrapposto al mondo reale si muove l’universo ultraterreno dove Angeli e Demoni dominano le vite ed i destini dei protagonisti e quelli dell’intera umanità, come superiori e potenti spettatori dell’evolversi delle vicende umane.
Saranno Roberto e Antonio, riscoprendosi complementari e necessari nella lotta contro il soprannaturale, a dovere affrontare la sfida finale. L’ autore accompagna il lettore, attraverso un crescendo di azioni dalle tinte gotiche e coinvolgenti fra Napoli e la Francia, verso una conclusione apocalittica dall’esito inaspettato, in cui non può mancare anche un risvolto amoroso.
L’eterna lotta fra gli Angeli ed i Demoni
Predestinati per scelta è un testo la cui analisi si presta a svariate interpretazioni per i diversi temi affrontati. Iniziamo da quello che è il rapporto che lega i due protagonisti Antonio e Roberto: due amici-nemici intrappolati in un rapporto di cui da adulti avvertono le catene, che con furiosa rabbia in certi punti della loro vita vorrebbero spezzare.
Uniti dal destino, più che per scelta? Sarà una domanda lecita da porsi. Un prete ed un uomo di malaffare che si rincorrono e si “contaminano”, suscitando in entrambi un’ambivalente desidero di distruzione della propria e dell’altrui identità.
Ma accanto ad Antonio e Roberto, l’autore inserisce Entità predominanti: Angeli e Demoni, attraverso i quali si interroga sulla morale umana e divina, sul contrasto tra spiritualità e natura, sul rapporto fra gli uomini e le creature sovrannaturali.
Angeli e Demoni sono testimoni di ciò che accade sulla terra senza in alcun modo poter intervenire. Essi vivono una esistenza, per disposizione e per natura, distaccata da quella degli uomini, ma cosa accadrebbe se questi due mondi si intersecassero fra loro? Sarebbe distruzione o salvezza?
Trama articolata e ben costruita ambientata a Napoli
Un libro dalla trama articolata e ben costruita il cui intreccio scorrevole si avvia al climax secondo i canoni ben precisi della narrativa. I personaggi sono dinamici e contestualizzati nei propri ruoli, la caratterizzazione psicologica, determinante nella narrazione dei fatti, è stata affrontata al meglio: emozioni e gestualità sono rese con maestria.
Spicca su tutte la figura dell’Arcangelo Michele, sorprendente il modo in cui viene tratteggiata, la descrizione caratteriale inusuale lo rende efficace e credibile nel suo ruolo di Principe degli Angeli.
Rosario Francese in linea con i dettami della diegesi inserisce i fatti soprattutto in un luogo a lui noto: Napoli la sua città e i suoi sobborghi. Ciò gli permette di descriverla in tutti i suoi tratti facendola vivere ed assaporare al lettore nelle sue sfaccettature, rendendo le azioni dei protagonisti legate ad un contesto reale e non realistico.
La ricerca di uno stile narrativo nuovo e coinvolgente, che lasci il lettore con il fiato sospeso
Predestinati per scelta si presenta come un lavoro dallo stile pulito con una particolare cura ed attenzione per la ricerca dei vocaboli, soprattutto nei momenti delle descrizioni di accadimenti e di argomenti che richiedono un linguaggio specifico del settore. Al contempo, Francese riesce a realizzare tutto ciò senza scivolare troppo nello scientifico, che finirebbe per appesantire la scorrevolezza della lettura. Il lettore dovrà confrontarsi con una diegesi ricca ed intrigante.
Stilisticamente si potrebbe cadere nel tranello di pensare di essere di fronte ad un narratore onnisciente, in realtà la narrazione è omodiegetica, cioè colui che narra le vicende è un personaggio interno alla storia. Un altro motivo che discosta questo narrato dal narratore onnisciente è la focalizzazione multipla, cioè la prospettiva da cui gli eventi vengono esposti. In questo romanzo Francese ci propone punti di vista multipli, ogni personaggio ha un proprio peso nella storia e aggiunge varietà alla trama.
Questo è reso possibile dal fatto che non ci troviamo di fronte ad un unico protagonista ma a più personaggi di uguale spessore, che con i loro monologhi interiori riflettono i pensieri e le azioni dei loro percorsi interni, imprimendo al romanzo quella narratio a tratti intimistica, che risulta oggi tanto cara al lettore.
Predestinati per scelta: thriller d’azione
In questa ricerca da parte dell’autore di uno stile più anticonvenzionale, come abbiamo visto, sono presenti strutturalismi che potremmo definire da “narratore navigato”. Ricorre ad esempio l’uso delle ellissi, in cui il tempo della storia viene sospeso o omesso per dare una maggiore velocità al discorso, tecnica rischiosa ma che Francese dimostra di ben padroneggiare.
Predestinati per scelta potremmo definirlo un thriller d’azione, vista la tensione creata dai procedimenti narrativi che portano il lettore ai ripetuti stati di suspense. L’azione si evidenzia proprio nella missione che entrambi i protagonisti devono svolgere mettendo alla prova le proprie capacità. Non mancano gli elementi fantastici (angeli e demoni) ma, malgrado gli elementi soprannaturali, l’ambientazione e la storia non fanno di questo lavoro un fantasy nel senso stretto del genere letterario di riferimento. Un libro consigliato a chi ha voglia di storie di azione, enigmatiche, con colpi di scena non riservati esclusivamente al finale, per chi ama la buona lettura e la buona scrittura.
L’autore
Rosario Francese (foto in copertina) è un avvocato e un autore napoletano. Nel 2021 ha fondato il sito “Palestra di scrittura creativa e stile”, punto di riferimento per giovani autori italiani. Ha curato i contenuti del periodico di settore “Informa” e successivamente ha collaborato con diverse riviste letterarie. Dopo “Il libro delle storie finite” (2020), “Cenerentola con o senza principe” (2013) e “Delitti in parrocchia” (2013), oggi ritorna sugli scaffali delle librerie con Predestinati per scelta, edizioni GFE (2023), 257 pagine.
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