Dopo il successo di “Se son fiori moriranno”, approda al Teatro Biondo la pièce più rappresentativa e coinvolgente di Rosario Palazzolo
di Gabriele Bonafede
Struggente, violento, poetico, corrosivo fino allo spasmo, “Letizia Forever” è un monologo che provoca, s’impone e rimane. Rappresentata per la prima volta a Palermo dieci anni fa, e soprattutto nella stagione 2017-2018 al Teatro alla Guilla, approda al Teatro Biondo con due serate alla Sala Strehler: venerdì 6 e sabato 7 ottobre 2023.
Accompagnata dalla musica dei “fabulosi anni ‘80” Letizia racconta la sua storia. O meglio, la sonda, la dilata, la restringe per poi ampliarla a dismisura.
Donna del popolo, porta lo spettatore a sprofondare per comprendere l’incomprensibile, o meglio, l’“incapibile”.
Letizia, impersonata da Salvatore Nocera, ha un linguaggio distorto, ignorante quanto inestimabile, spaventoso e romantico allo stesso tempo. Può parlare a sé stessa e agli altri solamente con l’aiuto delle canzoni di Viola Valentino, Pupo e gli altri autori italiani di una stagione pop ricca di semplicità e arcana “capibilità”.
Salvatore Nocera interpreta Letizia Forever in maniera più che completa, ben oltre la seconda e la terza dimensione, raggiungendone una quarta: psiche e natura inconfessabile per una confessione leggera quanto tragica.
Di tutte le pièce finora messe in scena dal drammaturgo palermitano Rosario Palazzolo “Letizia Forever” è la più rappresentativa e la più coinvolgente, la “migliore” se così si può dire. Va finalmente in scena al Teatro Biondo, il teatro di città, dopo diversi successi incontestabili dell’autore. Tra questi, i più importanti: “L’ammazzatore”, “Santa Samantha”, “A’ Cirimonia” e il più recente “Se son fiori moriranno”.
Letizia Forever
testo e regia di Rosario Palazzolo, progetto di Teatrino Controverso e T22, produzione esecutiva A.M.A. Factory; light designer Gabriele Gugliara.