di Gabriele Bonafede
Indovinate chi dice queste cose:
“… Iniziano così gli sforzi crescenti del presidente americano per creare conflitti, per fare di tutto per evitare che i conflitti siano risolti pacificamente. Per anni quest’uomo ha nutrito un desiderio: che scoppiasse un conflitto da qualche parte nel mondo. Il posto più conveniente sarebbe in Europa, dove l’economia americana potrebbe impegnarsi per la causa di uno dei belligeranti in modo tale che si crei un’interconnessione politica di interessi calcolata lentamente per avvicinare l’America a un simile conflitto. Ciò distoglierebbe così l’interesse pubblico dalla fallimentare politica economica interna verso problemi esteri…”. (*)
Pacifisti?
Pensate sia il discorso di un ragionevole pacifista? O di un ragionevole “esperto” in geopolitica, un politologo? Forse il discorso di qualcuno che va nei talk show per dimostrare che la guerra in Ucraina è “tutta colpa della Nato”? Oppure un discorso di coloro i quali, presi da “umanitaria compassione” e desiderio di giustizia vi vuole dire “come stanno le cose”? Uno di quelli che dicono che non ci sono “buoni e cattivi” e che è “tutta colpa dell’America”?
Vi sbagliate. Questo non è il discorso di uno che si può definire esattamente pacifista.
Questo è un passaggio centrale del discorso di Hitler per la dichiarazione di guerra agli Stati Uniti l’11 dicembre del 1941.
Cari “pacifisti”, prima di dichiararvi tali dopo analisi superficiali, sappiate con chi vi state mettendo nel corso della storia. Sappiate che le menzogne portano alla guerra e manipolano i cervelli, soprattutto quelli di chi non conosce la storia. Non conoscendo la storia, non potete distinguere una cosa dall’altra.
Quel passo del discorso di Hitler è infatti ripetuto continuamente dalla propaganda di Putin e dei putiniani. In special modo è ripetuto da personaggi che appaiono ripetutamente nella tv italiana, magari nascondendosi dietro la parola pace. Esattamente come faceva Hitler in molti altri discorsi, tutti rintracciabili facilmente.
La propaganda di Hitler e Putin nella tv italiana
Si può dunque supporre che molti sprovveduti o ignoranti non conoscano la storia. Ma è difficile ritenere che stimati professori o filosofi non conoscano i discorsi di Hitler, a meno che non siano studiosi solo di facciata.
Tantomeno è credibile che navigati giornalisti non abbiano mai letto un discorso di Hitler. La loro propaganda in tv è dunque consapevole nel raccogliere e seminare le parole di odio di Hitler e del nazismo nei confronti delle società libere dalle dittature. Ed è vergognoso che un simile atteggiamento sia proposto dalla tv italiana, pubblica e privata, praticamente ogni giorno. Ciò rende l’Italia un paese che rischia di essere tacciato di avere diffuso la propaganda di stati terroristi di oggi e di ieri. Il che non mette l’Italia in una posizione invidiabile, anche se vogliamo ragionare in termini odiosamente cinici.
Ma perché tutto ciò accade in Italia, e segnatamente nella tv italiana, in maniera così macroscopica? Il motivo è stato reso noto da molti. Ed è riconducibile al fatto che l’Italia non ha mai fatto una vera e propria disanima della propria storia di adesione alle dittature, siano esse di matrice fascista o comunista. In Italia la propria storia non è stata insegnata e divulgata approfonditamente.
Gli orrori e le colpe di fascismo e comunismo sono stati nascosti alle nuove generazioni e ci ritroviamo con una società che ha una mentalità in gran parte ancora ferma al 1939. Non a caso, nel 1939, i giornali italiani erano pieni di articoli che giustificavano la brutale aggressione nazista alla Polonia, come oggi sono pieni di “benpensanti” che si arrampicano sugli specchi per giustificare l’aggressione di Putin all’Ucraina. Nel 1939 il dittatore nazista Hitler era alleato del dittatore comunista Stalin. E anche oggi, estremisti di destra e di sinistra sono alleati nel sostenere Putin.
Sarebbe ora di insegnare la storia nelle scuole e nelle università, magari rileggendo i documenti originali.
(*) Fonte: https://www.jewishvirtuallibrary.org/hitler-s-speech-declaring-war-against-the-united-states (in inglese, qui tradotto in italiano)
Nella foto, Adolf Hitler stringe la mano a Philippe Pétain che ha chiesto la pace. Come vorrebbero fare oggi i cosiddetti “pacifisti”.