di Franco Lo Piparo
L’antefatto
Per chi non lo conoscesse riporto l’art. 38 dello Statuto regionale siciliano:
«Lo Stato verserà annualmente alla Regione, a titolo di solidarietà nazionale, una somma da impiegarsi, in base ad un piano economico, nell’esecuzione di lavori pubblici. Questa somma tenderà a bilanciare il minore ammontare dei redditi di lavoro nella Regione in confronto della media nazionale».
A me questo articolo è sempre sembrato una delle cause del capitalismo parassitario siciliano. Vi ho sempre intravisto la figura del mendicante che progetta di arricchirsi trasformando in mestiere redditizio l’arte del mendicare.
Nessun cenno al come creare o rafforzare una economia produttiva ma solo la richiesta di un risarcimento piagnucoloso per un sottosviluppo che si dà come dato naturale e pertanto irreversibile.
Il fatto: la richiesta di un vero e proprio reddito di insularità
Apprendo dall’intervento dell’assessore regionale Gaetano Armao nel blog “Se è così” di Giovanni Pepi, che l’Assemblea Regionale Siciliana ha proposto l’inserimento di un art. 38 bis che così recita:
«lo Stato riconosce gli svantaggi derivanti dalla condizione di insularità e garantisce le misure e gli interventi conseguenti per assicurare la piena fruizione dei diritti di cittadinanza dei siciliani».
Gli svantaggi derivanti dalla condizione di insularità (!)
E perché l’insularità deve essere uno svantaggio naturale? Forse che il Regno Unito, la patria del primo capitalismo, non è un insieme di isole?
È la solita scappatoia di una classe dirigente che invece di individuare i propri errori e non ripeterli. La Regione Sicilia nei 30-40 anni dopo la guerra ha maneggiato una quantità incredibile di denaro usato quasi sempre malissimo. Eppure dà agli altri la colpa del proprio mancato sviluppo e chiede risarcimenti riparatori.
Ho detto genericamente “classe dirigente isolana”. So bene che esistono delle eccezioni. Fra queste la figura di Piersanti Mattarella. Ma non so distinguere rispetto a questa fondamentale questione tra politici di destra e di sinistra.
Il reddito di insularità sarà, se venisse malauguratamente approvato, un altro ostacolo allo sviluppo economico-culturale-politico della Sicilia.
I politici siciliani si occupino piuttosto di come spendere in maniera produttiva le risorse di cui la sicilia dispone e che giungeranno dalla tanta bistrattata Europa.
In copertina, la località turistica di San Vito Lo Capo in Sicilia. Photo by Luiz Cent on Unsplash. Foto nel formato originale qui: https://unsplash.com/photos/RmKuptjdM88