di Gabriele Bonafede
L’italiano medio ha fatto carriera. Soprattutto negli ultimi due decenni. Creativo, intraprendente, noncurante delle magre figure, abituato alla presunzione, è riuscito a fare passi da gigante e affermarsi nelle discipline più difficili e persino in ambiti specialistici.
Ambiti che richiedono anni e anni di studi ed esperienza. Eppure lui, l’italiano medio (ma anche lei, l’italiana media) è lì imperterrito(a) a dispensare consigli e giudizi su tutto. Aiutato, da un decennio circa a questa parte, dal mondo dei social. Dove in poche righe può esprimere il concentrato della sua sapienza e onniscienza.
Con grande modestia, alcuni decenni fa l’italiano medio brillava quale esperto CT della nazionale. Senza avere mai giocato a calcio, nemmeno tra i dilettanti, si capisce. Eccolo a dare consigli preziosi al CT azzurro di turno sui giocatori da schierare e sulle tattiche da attuare sul campo. Anche sul “modulo”, compreso il famoso 5-5-5 di Oronzo Canà, che presuppone 15 giocatori in campo anziché 11…
Poi è diventato, in una notte, esperto geologo e in special modo esperto dei terremoti. Miracoloso, esperto. Sa perfettamente quando e dove si verificheranno i terremoti e come adeguarsi a questi eventi. Perfino come evitarli, se è il caso. Ovviamente, è pure diventato vulcanologo, anche se non ha mai visitato un vulcano foss’anche da turista della domenica.
Da qui è diventato esperto costituzionalista e grande conoscitore delle leggi e dei regolamenti, senza avere mai pensato di mettere la freccia quando guida in automobile. Pur ignorando giornalmente qualsiasi regolamento stradale quando viaggia in motociclo, sa perfettamente cosa è una riforma costituzionale.
Senza avere letto nemmeno un articolo della Costituzione è capace di disegnare e giudicare una riforma epocale. Posto che sappia capire ciò che legge. Tra i tre giornali più letti in Italia c’è infatti “La Gazzetta dello sport”. La “Gazzetta del Costituzionalista”, se esiste, è letta da un numero infinitesimo, tendente a zero, di italiani medi.
Quindi si è riscoperto ingegnere specializzato in progettazione e realizzazione di ponti e dighe, ma con la propria casa abusiva che rischia di crollare perché si è dimenticato di costruire le fondamenta. Si è adoprato a fornire copiosi consigli, gratis si capisce, su come costruire bene i ponti affinché non crollino e come innalzare dighe eterne. Il tutto mentre fa la coda al catasto per capire come farsi fare il condono della propria casa abusiva con l’intonaco mai terminato e le travi pericolanti.
Il passo a esperto ambientale e climatico è stato molto breve, anche se non sa nemmeno cosa va nell’organico e cosa nella plastica. Ciò non gli ha impedito di dare giudizi sul futuro climatico dell’intero pianeta, sulla terra intera, sia essa piatta o sferica.
A un certo punto, l’italiano medio si è scoperto esperto massimo in politiche migratorie, in alta finanza, in teoria della moneta, in amministrazione di beni, in economia del lavoro. E chi più ne ha, più ne metta. Il tutto senza essere laureato. Il tutto con un rampante analfabetismo di ritorno che piaga l’Italia.
Quando poi l’italiano medio ha ottenuto una laurea, o una quasi-laurea, in uno degli esamifici italiani chiamati anche “università”, l’arroganza e la presunzione diventano tali che si ritiene in grado di scrivere un trattato di economia mondiale in pochi giorni. A volte, si ritiene in grado di riscrivere il Vangelo e la Bibbia in un paio di giorni. Certo, l’italiano medio è anche un filosofo e un fine teologo, anche se, quando (e se) va a messa, non capisce una mazza di nulla su cosa sta facendo: Padre, Figlio e Spirito Santo.
Da qui, il grande passo a diventare esperto virologo ed epidemiologo, ed ovviamente statistico. Senza sapere usare un foglio Excel e rivolgendosi abitualmente alla Maga Barbara in TV per curare malattie e psicosi. L’italiano medio sa esattamente cosa è ogni malattia, può praticare operazioni chirurgiche, può somministrare medicine e consigliare terapie per qualsiasi malattia. Sa perfettamente come si fabbrica un vaccino e ne ha uno per ogni occasione, anche quando è convinto che non servano a nulla. Sa anche perché e percome si possano propagare le epidemie e le pandemie, posto che esistano realmente.
Adesso, dopo la vittoria di Biden su Trump, l’italiano medio è diventato esperto in leggi e regolamenti costituzionali ed elettorali negli Usa. Ovviamente senza sapere leggere e scrivere in italiano, figuriamoci in inglese.