I dilettanti si fermano con gli effetti delle classifiche del primo marzo. Il calcio professionistico verso una ripresa estiva che non piace agli ultrà
di Pietro Scaglione
La serie D e gli altri campionati dilettantistici non riprenderanno. Una decisione logica e prevedibile, chiesta con forza dalla Lega Nazionale Dilettanti e confermata oggi dalla Federcalcio. Il Palermo, dunque, va verso la promozione insieme alle altre otto squadre capolista degli altri gironi della Serie D. L’ufficializzazione delle promozioni avverrà venerdì 22 maggio. Varrà, dunque, la classifica “ibernata” del primo marzo, ultima giornata di campionato prima della sospensione a causa dell’emergenza Covid 19.
Campionati professionisti verso la ripresa estiva ma con molti dubbi
Invece, la serie A, la serie B e la serie C dovrebbero riprendere – a porte chiuse – da giugno ad agosto secondo le decisioni della Figc, nonostante l’opposizione della Lega Pro e senza ancora l’ok definitivo del Governo che sarà concesso o meno sulla base delle indicazioni del comitato tecnico-sanitario. La stagione 2019/20 di serie A e serie B si chiuderebbe ufficialmente il 31 agosto, mentre i tre gironi di serie C dovranno concludersi entro il 20 agosto.
Tuttavia, le tifoserie organizzate sono contrarie alla ripresa dei campionati, ritenute una forzatura “sull’altare degli interessi economici e televisivi”. Gli ultrà d’Italia e del resto d’Europa sostengono che la salute debba prevalere sul “calcio business”. La protesta accomuna non soltanto le tifoserie del Nord, più interessate dall’emergenza, ma anche le tifoserie delle zone con pochi casi di coronavirus.
Il Palermo verso la promozione, ma in una serie C tutta da decifrare. Anche una “Super serie B”? Anche qui è il caos
Quanto alla promozione della SSD Palermo, oltre all’attesa per la conferma ufficiale, si pone l’interrogativo sulla categoria futura. L’ipotesi principale è la seguente: promozione in serie C, nel girone meridionale, nel caso in cui non vi sia alcuna riforma del format. Ma spuntano altre ipotesi che non entusiasmano la società del Palermo né i tifosi.
In caso di riforma del format, ad esempio, ci potrebbe essere una “Super serie B” a due gironi (che ricorda commenti satirici) con le prime sei squadre di ogni girone della serie C e una serie C semiprofessionistica, senza le principali squadre di serie C e con le neopromosse della Serie D.
Ipotesi ancor meno gradita al Palermo sarebbe quella della rinascita della serie C2, formata dalle squadre retrocesse dalla serie C1, dalle neopromosse dalla serie D e forse anche dalle seconde squadre di ogni girone della serie D ripescate.