di Gabriele Bonafede
La notizia è circolata da oggi. È stato finalmente individuato un assessore ai Beni culturali e identità siciliana che gode della stima di molti operatori dell’informazione e della cultura, per lo meno a Palermo e provincia.
Musumeci ha annunciato che il nuovo assessore sarà Alberto Samonà, siciliano, giornalista e scrittore classe 1972, al momento direttore del giornale online IlSicilia.it. Un giornale che dedica molto spazio alla cultura, con competente attenzione alle grandi e piccole realtà dell’isola.
Chi è Alberto Samonà, nuovo assessore ai beni culturali e identità siciliana
Dall’aria pacata e dalla conversazione piacevolmente forbita, Alberto Samonà è conosciuto a Palermo per palesare e sostenere idee politiche chiaramente “di destra”. Ha avuto anche una breve e traumatica esperienza nel Movimento Cinque Stelle. Il Movimento avrebbe negato la partecipazione del giornalista alle elezioni politiche del 2018 nonostante avesse ottenuto il maggior numero di voti alle “primarie” grilline di due anni fa. Un uomo di destra dunque che, dopo la breve esperienza grillina, ha palesato un decisivo avvicinamento alla Lega.
Il neo assessore ha scritto e pubblicato numerosi libri ed è consigliere d’amministrazione della Fondazione Piccolo di Calanovella, intestata alla famiglia del poeta Lucio Piccolo, cugino di Giuseppe Tomasi di Lampedusa.
Anche se meno conosciuto fuori dalla province di Palermo e Messina, non c’è dubbio che la nomina di Samonà, se sarà confermata, sembri anche una proposta per recuperare sul piano della coerenza e della credibilità politica e culturale della giunta di Musumeci. Per lo meno dal punto di vista “siciliano”… se così si può dire.
Anche perché, pur avendo una chiara e dichiarata preferenza politica, d’altronde in linea con l’esecutivo che andrà a sostenere quale assessore, Samonà ha mantenuto un’oggettiva apertura a contributi di diverse tendenze culturali.
I valori universali dei fatti culturali, ben al di là delle appartenenze politiche, appaiono in molti articoli pubblicati da IlSicilia.it. Qui un recente articolo sia pure non a firma sua, proprio sul problema della nuova nomina per l’assessorato alla cultura. L’articolo, firmato da Giovanni Callea (imprenditore, esperto di turismo, quale ospite nel quotidiano) mostra un approccio dichiaratamente trasversale e aperto ai contributi di tutti gli operatori del settore.
Per Samonà una serie di sfide in un momento molto particolare
Il lavoro di Alberto Samonà sarà impegnativo. Per tre, e persino quattro, ordini di motivi che costituiscono altrettante sfide particolarmente complesse e gravose.
Intanto perché occuparsi di beni culturali in Sicilia è di per sé una grande sfida in qualsiasi momento, se non altro per la ricchezza stessa del patrimonio siciliano, di culture e identità regionali e anche sub-regionali. Inoltre, la cultura, è un settore strategico siciliano, da numerosi punti di vista.
Poi, perché la pandemia ha messo e continua a mettere in grande difficoltà il sistema economico e sociale siciliano e quello culturale in particolare. Rilanciare il settore culturale in Sicilia è dunque al momento un’impresa titanica, per lo meno nel breve e medio periodo.
Infine, perché Alberto Samonà accede a un gravoso ruolo esecutivo nel momento in cui la giunta Musumeci si è trovata in un evidente momento di crisi… identitaria. È il caso di dirlo. In un momento in cui il presidente della regione sembri mettere in discussione, a torto o a ragione, l’esistenza stessa di una identità culturale siciliana.
La Lega, la Sicilia e l’identità siciliana
Infine, il nodo dell’appartenenza alla Lega. Qui, c’è una quarta sfida che Samonà sarà chiamato a vincere e obiettivamente non sarà facile. Far dimenticare che i Salvini, i Borghezio e tutti gli altri leghisti “doc”, compreso Candiani, abbiano sviluppato la loro carriera politica con innumerevoli attacchi ai meridionali e ai siciliani. Anche, e forse soprattutto, sul piano “culturale” e “identitario”, se così si può dire.
Per questi motivi, ad Alberto Samonà va il nostro augurio perché riesca ad avere successo su quattro fronti che rappresentano altrettante sfide epocali. Ha i mezzi e l’indole per vincere almeno una parte delle complesse sfide che si pongono di fronte.
Musumeci tenta dunque di ricucire lo strappo effettuato con l’identità della Sicilia, sia essa reale o immaginaria, e con alcuni principi generali della sua stessa base elettorale.
Basterà per placare l’indignazione per l’assegnazione dell’assessorato alla Cultura e identità siciliana a un esponente della Lega sia pure siciliano, di evidenti capacità comunicative e impegnato culturalmente? Anche questo è tutto da vedere.
In copertina, Alberto Samonà a Villa Piccolo, Capo d Orlando (ME), ottobre 2019, fermo immagine della trasmissione Tg2 Storie, qui la riproduzione pubblicata su youtube.