Purtroppo è stata superata la soglia di un milione di contagiati dal coronavirus nel mondo. Si tratta dei contagi cumulativi ufficiali secondo il conteggio del Worldometer (qui il link), causati dal SARS-CoV-2 (comunemente chiamato coronavirus), che provoca la malattia ufficialmente denominata dal’OMS “Covid-19”.
Praticamente decuplicati in meno di un mese. Il 6 marzo, infatti, si raggiungevano i 100mila contagi
Sono dati ufficiali e dunque da prendere, purtroppo, con un certo pessimismo. Secondo vari studi, molti Paesi non fornirebbero dati reali. E comunque è ormai difficile fare i conti dei contagiati, ricoverati e deceduti.
Un milione di casi di Covid-19. Ma sono sottostimati
In alcuni paesi, come l’Iran i dati sono assolutamente fittizi. Se si considera che alcuni studi hanno stimato l’esistenza di circa 18mila casi già a fine febbraio. Oggi sarebbero dunque almeno mezzo milione e forse anche un milione solo in Iran. In Turchia, non riportavano alcun caso fino a tre settimane fa. Cosa poco credibile, vista la vicinanza proprio con l’Iran. In Russia, solo a gennaio 2020, si sarebbero verificati 10 volte più casi di “polmoniti atipiche” rispetto allo stesso mese del 2019, con decine di migliaia di casi nelle città maggiori. .
Anche in Italia, a causa del limitato numero di tamponi, i casi sono largamente sottostimati e potrebbero essere già un milione. D’altronde, in Lombardia, sono stati fatti solo 128mila tamponi in 40 giorni. Laddove, ad esempio, a Marsiglia, ne sono stati effettuati circa 50mila in un paio di settimane. Inoltre, i 128mila tamponi effettuati in Lombardia non significano altrettante persone verificate, perché ogni persona riceve almeno due tamponi, spesso tre o più.
In generale, le stime parlano di circa 10-20 volte più casi rispetto a quelli ufficiali. Dunque, all’oggi, ci sarebbero almeno 10 milioni di casi nel mondi, e la soglia dei 100mila decessi potrebbe essere stata sorpassata da un pezzo.
Contagiati, guariti, deceduti: dove trovare i dati ufficiali
I dati italiani sono esposti in maniera dettagliata dal sito del Sole 24 Ore, (qui il link) e sistematicamente aggiornati ogni tardo pomeriggio grazie alla conferenza stampa giornaliera che si svolge verso le 18.00, e diffusa dal canale ufficiale youtube del Dipartimento della Protezione Civile (oppure dal sito ufficiale). I dati della conferenza giornaliera non sono da intendere quali definitivi se non dopo la certificazione dell’Istituto superiore della Sanità che di solito avviene, con eventuali modifiche, dopo poche ore.
Un’analisi più approfondita dei dati è disponibile nel sito consigliato dalla pagina ufficiale Facebook “Medical Facts” di Roberto Burioni, e cioè il sito Avatorl (qui il link). Si tratta di una grande quantità di dati statistici, più aggiornati, comprensivi, dettagliati e che comprendono anche aspetti clinici ed epidemiologici più precisi. Questi dati sono aggiornati più lentamente.
Ovviamente, i dati di ogni paese con approfondimenti regionali e locali sono disponibili nei rispettivi siti ufficiali. Anche questi sono da considerare largamente sottostimati, tranne quelli della Corea del Sud che è l’unico paese, finora, che ha cercato fin dall’inizio di effettuare più tamponi possibile.