di Gabriele Bonafede
Il quadro riepilogativo della situazione-coronavirus in Sicilia, aggiornato alle ore 12 di oggi (sabato 21 marzo), peggiora rispetto a ieri in termini assoluti, e migliora solo leggermente in termini di crescita percentuali. Si registrano infatti 82 casi in più nei contagi confermati, con un incremento del 20,1% rispetto ai dati di ieri.
Dall’inizio dei controlli, i tamponi validati dai laboratori regionali di riferimento (Policlinici di Palermo e Catania) sono 4.883. Di questi sono risultati positivi 490 (82 in più rispetto a ieri). Ovvero una crescita giornaliera del 20,1%, confermando il trend di ieri che è stato del 20%.
Questo il quadro riepilogativo della situazione nell’Isola, aggiornato alle ore 12 di oggi (sabato 21 marzo), in merito all’emergenza Coronavirus, così come comunicato dalla Regione Siciliana all’Unità di crisi nazionale.
Risultano ricoverati 254 pazienti (27 a Palermo, 118 a Catania, 40 a Messina, 1 ad Agrigento, 12 a Caltanissetta, 19 a Enna, 6 a Ragusa, 19 a Siracusa e 12 a Trapani) di cui 48 in terapia intensiva, mentre 204 sono in isolamento domiciliare, 26 guariti (11 a Palermo, 6 a Catania, 4 a Messina, 2 ad Agrigento ed Enna, 1 a Ragusa) e 6 deceduti (1 a Caltanissetta e Siracusa, 2 a Catania ed Enna).
Diventa quindi preoccupante la situazione anche a Messina dove i contagi rilevati sono saliti a 40 dai 17 confermati fino a ieri.
In totale sono 490 contagiati confermati dall’inizio dell’epidemia di coronavirus in Sicilia.
I pazienti in terapia intensiva sono 48. La percentuale dei pazienti in terapia intensiva su quelli esistenti (458) è dunque del 10,4%, grosso modo in linea con quella nazionale.
Si registrano due nuovi decessi in Sicilia, portando il triste bilancio a sei. Il tasso provvisorio di letalità in Sicilia, ovvero i decessi finora avvenuti sui casi finora scoperti, è dunque risalito all’1,2%. Comunque molto più basso di quello nazionale che purtroppo ieri si è collocato a un sempre più allarmante 8,6%.
Con una crescita giornaliera confermata del al 20% nei prossimi giorni, il sistema sanitario siciliano rischia di trovarsi in grandi difficoltà nell’arco di una o due settimane. È dunque imperativo per ogni cittadino restare a casa e limitare al minimo assolutamente indispensabile qualsiasi spostamento. Urge la collaborazione di tutti i cittadini per contenere l’epidemia e ridurla quanto prima possibile.