Purtroppo è stata superata la soglia dei 100mila contagiati dal coronavirus nel mondo. Si tratta dei contagi cumulativi ufficiali secondo il conteggio del Worldometer (qui il link), causati dal SARS-CoV-2 (comunemente chiamato coronavirus), che provoca la malattia ufficialmente denominata dal’OMS “Covid-19”.
Sono dati ufficiali e dunque da prendere, purtroppo, con un certo pessimismo. Secondo vari studi, molti Paesi non fornirebbero dati reali.
A parte la Cina, che in ogni caso va ringraziata per la draconiana e decisiva reazione di contenimento del virus, altri Paesi fornirebbero dati ufficiali sottodimensionati. Tra i grandi Paesi che sembrano sottostimare l’entità dell’epidemia nei loro dati ufficiali ci sarebbero soprattutto l’Iran e gli Stati Uniti. Negli Stati Uniti, sotto accusa è il limitatissimo numero di tamponi eseguiti finora rispetto all’oggettiva esposizione e alla popolazione.
Contagiati in Iran, dati ufficiali largamente sottostimati
In Iran le cose vanno anche peggio se si considera che i dati ufficiali indicano oltre 4700 casi e 124 deceduti laddove alcuni studi hanno stimato l’esistenza di circa 18mila casi già una settimana fa. Le immagini e le notizie che riescono a superare la censura del governo iraniano dimostrano che, se non è facile stimare esattamente l’entità dell’epidemia in Iran, è però molto probabile che i dati ufficiali siano largamente sottostimati.
Si pensi infatti che i più alti vertici alla guida del Paese sono stati contagiati. Tra questi, un consigliere dell’Ayatollah Khamenei, almeno due esponenti del governo e diversi parlamentari. Diversi video circolati su internet mostrano situazioni drammatiche se non catastrofiche.
Italia ed Europa, casi in crescita
I casi italiani rappresentano circa il 4% dei contagiati cumulativi, e oltre il 9% dei casi esistenti al momento. Questi, nel mondo sono oltre 41mila e rappresentano i contagiati cumulativi meno, ovviamente, i guariti e i deceduti, sempre a scala mondiale.
Da alcune settimane l’epidemia in Cina regredisce e appare sotto controllo. Ma è nel resto del mondo, e segnatamente in Europa, nel Medio Oriente e in Nord America, che i dati destano grande preoccupazione. La diffusione del coronavirus interessa ormai 95 Paesi e tutti i continenti popolati. Tuttavia la grande maggioranza dei casi esistenti è al momento in Europa e in Corea del Sud. Nel Paese asiatico draconiane misure e est velocissimi hanno dato effetti nel contenerla e dilazionarla. In Corea del Sud, inoltre, l’incidenza di deceduti e casi gravi su contagiati è molto più bassa che in Italia.
In Europa, il caso dell’Italia è preoccupante perché non si vedono ancora segni evidenti di rallentamento. Si spera che le nuove misure del governo, se attuate dagli italiani, portino a un rallentamento dell’epidemia quanto prima. In Francia, Germania, Regno Unito e Spagna i dati mostrano una fase iniziale di ciò che abbiamo purtroppo visto in Italia, con i numeri di contagiati che crescono di giorno in giorno, e sempre più regioni contagiate.
Contagiati, guariti, deceduti: dove trovare i dati ufficiali
I dati italiani sono esposti in maniera dettagliata dal sito del Sole 24 Ore, (qui il link) e sistematicamente aggiornati ogni tardo pomeriggio grazie alla conferenza stampa giornaliera che si svolge verso le 18.00, e diffusa dal canale ufficiale youtube del Dipartimento della Protezione Civile (oppure dal sito ufficiale). I dati della conferenza giornaliera non sono da intendere quali definitivi se non dopo la certificazione dell’Istituto superiore della Sanità che di solito avviene, con eventuali modifiche, dopo poche ore.
Un’analisi più approfondita dei dati è disponibile nel sito consigliato dalla pagina ufficiale Facebook “Medical Facts” di Roberto Burioni, e cioè il sito Avatorl (qui il link). Si tratta di una grande quantità di dati statistici, più aggiornati, comprensivi, dettagliati e che comprendono anche aspetti clinici ed epidemiologici più precisi. Questi dati sono aggiornati più lentamente.
Un sito che aggiorna velocemente i dati è anche quello il Bnonews con una mappa che fornisce qualche elemento a scala regionale. I dati sulla distribuzione dei casi all’interno di ogni singolo Paese, sia pure molto approssimativa e non aggiornata. La foto di copertina di questo articolo è tratta da questo sito.
Qui la conferenza stampa in diretta della Protezione Civile del 6 marzo 2020
https://youtu.be/V-5gxsktwNQ