Coronavirus: non è il caso di litigare. Anzi, cerchiamo di affrontare l’emergenza tutti assieme senza distinzione di cosiddetti “colori politici”
di Gabriele Bonafede
Era inevitabile: il numero e la diffusione dei casi ci avrebbe ricordato l’epoca di epidemie contrastate. Lo abbiamo capito appena abbiamo trovato il coronavirus in un’Italia ancora nella penombra.
Era inevitabile: prima o poi questo virus sarebbe arrivato anche da noi. Si poteva ritardare l’arrivo, ma difficilmente si poteva evitare del tutto. Cerchiamo dunque di essere presenti a noi stessi e agire tutti di conseguenza, con il maggior spirito di collaborazione e responsabilità possibili.
Innanzitutto, è palese che non sia il caso di litigare sul tema coronavirus. Anzi, cerchiamo di affrontare l’emergenza tutti assieme senza distinzione di cosiddetti “colori politici”.
Il presidente Mattarella, un paio di settimane fa ha tracciato la strada, con quella visita in una scuola frequentata da molti bambini cinesi (foto in copertina). Dimostrando che alla base della risposta italiana è necessaria la comprensione dei fatti reali, la solidarietà, l’aiuto a noi stessi anche e soprattutto tramite l’aiuto agli altri.
L’Italia è chiamata a una prova complessa. E spesso, noi italiani abbiamo rivelato il meglio quando ci siamo trovati in difficoltà. Con una parola d’ordine, appunto: solidarietà. Ma anche orgoglio, fratellanza, capacità di mettere da parte le nostre eterne contumelie, il nostro cortile politico, e dedicarci ad affrontare l’emergenza. Siamo in grado di riconoscere l’odore delle mandorle amare e reagire con il massimo della competenza e dell’amore possibile. Anche perché, non c’è altra scelta.
È bene dunque informarci presso fonti credibili, a partire da quelle istituzionali e scientifiche. E imparare a come comportarci di fronte all’emergenza del coronavirus, ormai più che evidente dal moltiplicarsi dei casi nel nostro Paese.
È bene evitare polemiche inutili e, al contrario, aiutarci a vicenda. Continuare così a vivere con il massimo di responsabilità possibile. Sapendo che la solidarietà e la fiducia in noi stessi, nelle nostre istituzioni, nelle nostre capacità, può superare l’avvicinarsi di una malattia poco conosciuta. Una malattia che è ormai preoccupante anche in Italia, ma che forse è stagionale ed è sicuramente affrontabile. Deve necessariamente essere affrontata con la massima serietà di tutti. Una malattia che già, grazie agli sforzi della comunità internazionale, inizia ad essere abbastanza conosciuta per stabilire i metodi di comportamento al fine di contenerla, ridurla e infine debellarla.
Qui il link del Ministero della Salute dedicato a domande e risposte sul coronavirus, il primo passo per informarsi: