di Vincenzo Pino
Ci sono volute tre settimane di scostamento da tutti gli altri istituti di sondaggi per prendere in qualche modo atto della realtà a Cartabianca.
Si erano guadagnati il titolo di minority report la settimana scorsa, cioè il sondaggio che si rivela in controtendenza, e per molti versi meno credibile, a fronte della media di tutti gli altri.
E la situazione doveva essere diventata tanto particolare per l’Istituto Ixé che ha provveduto finalmente a correggere la rotta.
Una correzione che però non può non tenere conto di una serie di stime precedenti in netta controtendenza, e quindi risulta piuttosto un “cambio di direzione” quanto meno nell’andamento generale.
Ecco i vari passaggi di un singolare percorso rispetto alla media degli altri sondaggi, fino alla rilevazione di ieri.
La “scissione inesistente”
Il tentativo di far apparire il Pd indenne nella propria consistenza a seguito della scissione, praticato più volte dal giorno della scissione, si è rivelato impossibile. Per cui quest’ultima settimana sono apparse consistenti variazioni nel sondaggio di Cartabianca.
Il Pd, infatti, viene adesso segnalato in perdita dell’1,4%, passando dal 21,8 al 20,4%. Un crollo.
Anche il tentativo di far passare Italia Viva come formazione al limite della soglia di sbarramento al 3,5%, esposto nelle passate settimane, è venuto meno. C’è una crescita al 4%, che tuttavia rmane assai lontana dagli altri istituti di rilevazione. I quali stimano la consistenza del partito fondato da Renzi al 5-6%.
Le rilevazioni pubblicate da Cartabianca sono sembrate anche un tentativo di far passare la coalizione di governo come maggioritaria nel Paese. E anche questo tentativo appare al momento infranto.
Infatti nelle settimane passate, sempre nel sondaggio Ixé, la Lega veniva data al di sotto il 30%. Mentre per tutti gli altri istituti era attorno al 31,8%. Tutto ciò, verosimilmente, per rendere plausibile l’ipotesi di un governo Pd-M5S con un consenso maggioritario nel Paese.
Insomma, una serie di stime sempre in controtendenza. Come evidenziano i dati del sondaggio Demopolis di questa settimana per Otto e mezzo (La 7). In cui ancora una volta salta agli occhi lo scostamento tra Ixé di Cartabianca e quello degli altri istituti di rilevazione.
Infatti Demopolis sonda la Lega molto più avanti di Ixé, il Pd più indietro, e Italia Viva molto più consistente. E segnala pure il sorpasso dei cinque stelle sul Pd.
Oggi Repubblica non evidenzia il sondaggio di Cartabianca
Dopo tre settimane di pubblicazione immediata e di prima mattina del sondaggio Ixè di Cartabianca sulla prima pagina di Repubblica, per farne rimbalzare la diffusione, oggi questa notizia finora non compare.
Fino a quando poteva rappresentarsi una marcia trionfale del Pd zingarettiano vicino al 22% e il Movimento Cinque Stelle al 20%, con Italia Viva al 3,5% poteva andare bene. Forse ora non va più bene.
Non dev’essere stato degno di pubblicazione, al massimo di un commento dallo studio da parte di Giannini che ormai é un ospite fisso della trasmissione.
E non devono essere molto graditi questi dati, presumiamo, se é prevalsa la censura in questa occasione a differenza delle rilevazioni precedenti.
Così questa rilevazione di Carta Bianca viene in qualche modo oscurata. Se pensiamo che solo poco più di un milione di spettatori ha visto la trasmissione con uno share pari al 4,4%.
E non é perché la politica o i talk show non interessino, visto che la sfida tra Salvini e Renzi a Porta a Porta é stata seguita da 3 milioni e 800 mila spettatori con il 25,4% di share.