Le falsità che raccontano Salvini e molti media di parte sulla questione dell’immigrazione e degli stranieri in Italia. Raggruppate per temi e slogan
di Vincenzo Pino
Sono molte le bugie raccontate dalla narrativa di governo, e in particolare da Salvini, sulla questione dei migranti.
In questa sintetica rassegna documentale le raggruppo in quattro grandi temi: 1) Gli sbarchi. L’Europa “ci lascia soli” di fronte a questo fenomeno, 2) Il numero dei clandestini, 3) L'”eccessivo numero” di stranieri in Italia, 4) L'”invasione straniera” e la “sostituzione religiosa”.
Il virgolettato è d’obbligo perché tutte queste sono vere e proprie teorie complottiste non sostenute dalla benché minima prova una volta consultati numeri e fatti.
Infine, puntualizzerò cosa è in realtà il fenomeno migratorio per l’Italia.
Gli sbarchi. L’Europa “ci lascia soli” di fronte a questo fenomeno
I dati relativi al 2019 parlano di 2770 sbarchi di naufraghi sulle coste italiane. Per avere il senso delle proporzioni sono 13300 in Spagna e 18250 in Grecia nello stesso periodo eppure la Spagna è stata disposta ad accogliere i naufraghi dell‘Aquarius alcuni mesi fa.
Sugli sbarchi non esiste nessuna emergenza italiana. Malta con 400mila abitanti ne ha ospitato quasi un terzo di quelli italiani come da tabella Unhcr, l’agenzia Onu sull’immigrazione.
Anche nell’ultima vicenda della Sea Watch 3, tra l’altro, i paesi europei avevano concordato col ministro degli esteri l’accoglimento dei migranti.
Ma il ministro Salvini, dopo il raggiunto accordo, non ha comunicato nulla alla nave, rendendosi irreperibile e creando i presupposti dell’incidente nella banchina di Lampedusa.
Come da testimonianza del senatore Faraone a bordo della stessa nave durante l’episodio.
Il “numero” dei clandestini
Dopo aver sbandierato in campagna elettorale la cifra di 600mila clandestini, che avrebbe “cacciato in quindici giorni”, se fosse andato al governo. Le fonti del Viminale, che adesso è diretto proprio da Salvini, parlano oggi di 91 mila unità.
Tra questi vi sono migliaia di lavoratori stranieri che hanno perso momentaneamente il lavoro e che non hanno potuto rinnovare il permesso di soggiorno. Quindi le cifre sbandierate per alimentare la fobia emergenziale sono inesistenti, Come limitati sono le espulsioni ed i rimpatri. Questi viaggiano al ritmo di 6 mila al mese, come quelle del precedente governo e grazie agli accordi realizzati da Minniti.
L’”eccessivo” numero di stranieri in Italia
Si sono diffuse preoccupazioni come se il territorio italiano fosse quello maggiormente sottoposto ad una pressione migratoria tra i paesi europei.
I dati ci dicono invece che l’Italia è uno dei paesi a più basso tasso di presenza straniera residente con l’8,3%, dietro Germania, Francia e Spagna e precede solo la Grecia e, naturalmente, i paesi del fronte di Visegrad. Quelli che non accolgono ma fanno parte del sodalizio salviniano.
L’”invasione” dei migranti e “la sostituzione religiosa”
Si è messa in relazione una pretesa invasione straniera e la preponderanza tra questa di persone di religione musulmana.
Niente di più falso.
Come da tabella Eurostat le maggiori comunità presenti in Italia sono Europee e di paesi asiatici a forte cattolicesimo come le Filippine ovvero confuciane come la Cina.
Unica presenza con una probabile consistenza di religione musulmana è quella del Marocco che rappresenta meno del 10% del totale dei residenti stranieri in Italia, cinquecentomila persone, cioé.
In totale, i musulmani in Italia non superano il 2,4% della popolazione. Una percentuale che rappresenta una piccolissima minoranza se si pensa che in Francia, la percentuale di musulmani è tra il 5 e il 10%.
Quindi tutte le falsità messe dalla propaganda salviniana contro la presenza migratoria sono false e non suffragate da dati.
La realtà vera sui migranti in Italia
Sarebbe ora di reagire a questa campagna di falsità senza timidezze.
Prospettando la necessità di un diverso ordinamento dell’assetto europeo, superando il trattato di Dublino che assegna il compito di riconoscimento e di primo ingresso al porto sicuro più vicino ed impegnando tutta la comunità Ue a difendere i confini europei e non solo i paesi rivieraschi.
Ma su questo hanno pesato i dinieghi di Lega e cinque stelle che si sono opposti al provvedimento di riforma del trattato varato dal Parlamento Europeo.
Mettendo il veto assieme ai paesi del blocco di Visegrad nel Consiglio Europeo in cui occorreva l’unanimità dei governo per poterlo realizzare.
Ecco se si conoscessero i dati e si facesse battaglia una battaglia politico culturale su questi aspetti il fronte democratico avrebbe la possibilità di ribaltare il consenso che in questo momento il governo gialloverde ha in materia.
E ribaltando anche il principale assunto su cui oggi questa propaganda si basa, quello che le Ong, sarebbero i taxi del mare in combutta coi trafficanti di essere umani.
Questa infamia non è comprovata dalle inchieste che da diversi anni le Procure avevano condotto e che sono state tutte archiviate. Ma ai giustizialisti a corrente alternata che hanno salvato Salvini dal processo per sequestro di persona, va bene così. Manettari ma non con i loro sodali di casta.
Ed intanto la vicenda dei migranti si arricchisce di un nuovo capitolo. Quello di impedire ad un veliero italiano di sbarcare 45 esseri umani salvati in mare. Mentre in arrivo ve ne è una tedesca cui il ministro degli interni di quel paese ha già assicurato di ospitarne una parte, beccandosi il rifiuto del “ministro del terrore” italiano.
Quanto durerà questo Truman show?
Sullo stesso tema vedi:
Migranti e Ong. Parole grosse e numeri piccoli sul Corriere della Sera
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