di Pietro Scaglione
Nella giornata del lungo e appassionato corteo di solidarietà a Palermo, Carola Rackete, la comandante della Sea-Watch 3 sbarcata a Lampedusa con 42 immigrati in fuga da guerre e povertà, torna libera dopo quattro giorni trascorsi agli arresti domiciliari.
Il Giudice delle Indagini Preliminari di Agrigento, Alessandra Vella, non soltanto non convalida l’arresto nè il divieto di dimora in provincia di Agrigento, ma esclude anche il reato di “resistenza e violenza a nave da guerra”,
E, nello stesso tempo, sostiene che il reato di resistenza a pubblico ufficiale sia stato giustificato da una fondamentale “causa scriminante” legata all’avere agito “nell’adempimento del dovere” di salvare vite umane in mare.
Secondo il Gip, “il decreto sicurezza bis non si applica alle azioni di salvataggio”.
La notizia scatena la gioia degli oltre 5mila partecipanti al corteo antirazzista di Palermo, organizzato per testimoniare la solidarietà dei palermitani nei confronti della “Capitana” e della Sea Watch, salvatori di molti migranti.
Dopo il concentramento in Piazza Verdi, davanti al Teatro Massimo, un lungo serpentone di manifestanti, striscioni e bandiere raggiunge il Porto.
“Migrare non è reato. Salvare vite non è reato. La solidarietà non si arresta”, recita lo striscione di apertura dell’affollato e variegato corteo organizzato da Legambiente Sicilia, Forum Antirazzista Palermo e Arci Sicilia.
Almeno un centinaio le sigle aderenti all’appello dei promotori. Istituzioni (dal Comune di Palermo al rettore dell’Università); sindacati (dalla Cgil Sicilia ai Cobas Scuola Palermo, dalla Cisl Palermo Trapani all’ USB Unione Sindacale Di Base pag. nazionale, dalla Uil Sicilia alla Cgil Palermo, fino allo SlaiCobas Per il sindacatodiclasse ).
E ancora, organizzazioni politiche (da Rifondazione Comunista Palermo a Sinistra Italiana, da Potere al Popolo a Sinistra Comune, da Diem25 Italia alle principali sigle anarchiche). Presenti anche associazioni (dall’ ANPI Palermo “Comandante BARBATO” ad Amnesty International – Italia, da Gruppo Emergency Palermo a Medici Senza Frontiere – Gruppo di Palermo, dall’Istituto Gramsci Sicilia all’Unione Donne Italiane), dal Ciss al Cepes.
Presenti anche le realtà dell’antimafia sociale (dal Centro Impastato a Libera Palermo contro le mafie, dal Centro Pio La Torre a Casa Memoria Impastato); ecologisti (da Greenpeace Gruppo Locale di Palermo al Forum per l’Acqua Bene Comune); cattolici (dall’Agesci ai Missionari Comboniani di Palermo, dai Focolari all’Istituto Arrupe, dal Centro Santa Chiara al Gruppo Emmaus); laici (dal Palermo pride al Circolo UAAR di Palermo), oltre a ONG (da Mediterranea Saving Humans a Laboratorio Zen Insieme); associazioni studentesche e tante altre importanti realtà e numerosi esponenti, militanti e simpatizzanti del PD.
Applausi in occasione dell’annuncio di Leoluca Orlando, Sindaco di Palermo sul conferimento della cittadinanza onoraria all’equipaggio della Sea-Watch.