Un dato preoccupante per quanto riguarda la percezione e la conoscenza dei fatti migratori e la consistenza degli stranieri
di Vincenzo Pino
Lo ammetto, i risultati di un sondaggio di questo genere non me li aspettavo proprio.
L’unico dato confortante di questa rilevazione è che rispetto all’anno scorso, raffrontando i sondaggi del settembre 2018 per la vicenda similare della Diciotti, i contrari alle decisioni di Salvini sono passati dal 26 al 33%. Mentre i favorevoli rimangono costantemente al 61%. Il che, sotto certi punti di vista, è preoccupante.
Credevo, infatti, che a distanza di un anno dalla vicenda della Diciotti una qualche forma di umanità, confortata da dati molto rassicuranti, fosse prevalente tra gli italiani.
In ragione del fatto che magari gli sbarchi sono diminuiti dell’85%, che i clandestini risultano essere 91mila e non i seicentomila di cui parlava Salvini in campagna elettorale. Perché, infine, i naufraghi continuano ad arrivare a piccoli gruppi, nonostante i blocchi. Come testimonia il sindaco di Lampedusa.
Ma questo lo si fa passare sotto silenzio. A meno che non siano sulle navi delle Ong.
Ci sono migranti e migranti, bugie e bugie
In questo caso Salvini dichiara guerra all’Europa pretendo a pretesto la bandiera che battono, la sede legale in cui sono registrate e le illegalità di cui sarebbero colpevoli. Mentre la Magistratura ha archiviato sempre i procedimenti aperti contro le stesse.
Ed inizia la solita tiritera contro il trattato di Dublino che invece il Parlamento Europeo aveva profondamente riformato con il voto contrario dei gruppi parlamentari Europei della Lega e dei Cinque Stelle.
Prende a pretesto i mancati accordi per la distribuzione dei migranti che la Ue aveva voluto obbligatori mentre il governo italiano li ha preteso su base volontaria.
Ed a fronte delle iniziative che si svolgono con frequenza a livello europeo per coordinare una linea comune sul problema, Salvini è mancato in sei delle ultime sette riunioni dei ministri degli interni Ue.
Il ricatto permanente contro la Ue e le bugie della narrazione salviniana
Dovrebbe perciò essere chiaro a tutti che Salvini punta soltanto a fare esplodere il problema perché foriero di consenso elettorale con un cinismo, nei confronti dei migranti e della stessa Italia, da brivido. Un tentativo di ricatto permanente contro, “tutti” dicasi tutti, gli altri paesi Ue.
Eppure il popolo italiano per la maggior parte ne condivide le scelte magari andando appresso alle bugie con cui riesce a condire questo discorso. E le ultime riguarderebbero una pretesa violazione da parte della Sea Watch 3, di leggi e trattati internazionali.
Ma nulla di tutto questo è vero come autorevolmente confermato dal senatore De Falco che ha commentato su Repubblica il 26 u.s. “La capitana ha agito correttamente“.
E qui in questo articolo è spiegato punto per punto: Ecco perché dal punto di vista legale ha ragione la Sea Watch