Il “modo” di fare politica è determinante per formare una concezione di società: i suoi valori, la sua cultura, il suo senso dell’umano
di Giuditta Perriera (*)
I partner di questo governo, la Lega e i Cinque Stelle, saranno storicamente responsabili del degrado morale. Saranno responsabili di un indegno abbassamento del valore dell’umanità, dell’esaltazione dell’ignoranza, dello scoperchiamento delle fogne fasciste e razziste, della miseria intellettuale, dell’abbrutimento dei sentimenti, della vittoria della demenza e della crassa violenza.
Di questo saranno ricordati, storicamente, sia la Lega che i Cinque Stelle. E ciò che nascerà da questo orribile stato (non so immaginarlo), certamente non sarà un Paese migliore per le future generazioni.
Solo un pensiero positivo, in mezzo a questo inquietante periodo storico: forse a tutti noi dovrebbe essere ormai chiaro quanto la politica in una società civile e democratica sia importante.
E come il “modo” di far politica, sia determinante per formare una concezione di società: i suoi valori, la sua cultura, il suo senso dell’umano.
Ed è grave che nel giro degli ultimi 20 anni si sia passati dal rendere consentita qualsiasi volgarità e qualsiasi modalità per ottenere favori o successo, al disprezzo lecito e fomentato verso ogni forma di civile umanità. (Qui uno dei tanti episodi, quello sugli insulti a Camilleri ricoverato, NdR).
Non è solo la democrazia in pericolo ma secoli di evoluzione dell’umanità. Non è solo la politica ad essersi abbassata. Ma anche il livello delle aspettative della politica, sul genere umano. E ciò produce e può produrre solo degrado.
Qualunque sia l’ideologia di un partito o di un movimento politico, se non vi è insita una visione di umanità, ciò che si guiderà, alimenterà, sosterrà, sarà la sua inquietante degenerazione.
Un Paese diviso fra tifoserie da stadio pro o contro qualcuno o qualcosa è un Paese tornato ad uno stadio intellettuale e sentimentale barbaro.
Un Paese le cui forze politiche, le cui guide etiche dunque, si limitano a compiacere o aizzare una tifoseria piuttosto che un’altra è un Paese che sta costruendo una futura società spietata e corruttibile.
Una nazione la cui politica non sia considerata un valore alto perché alto è il valore dato alla comunità, è destinata ad essere spazzata, divorata e sputata da chiunque abbia una manciata di potere in più.
Non credo che ci sia altro modo per salvarsi che ricominciare a fondare una politica che si assuma la responsabilità di ciò che crea e coltiva.
Così come non credo possa esistere un genitore che può dirsi tale, senza prendersi carico dell’educazione, e dell’esempio che vuole dare, oltre che del mero sostentamento dei propri figli. Quello che siamo è ciò che passiamo. Quello che decidiamo di essere è la forza dell’eredità che lasciamo.
(*) Attrice e regista