La candidatura dell’ex-Ministro è la più attrattiva per conquistare nell’area liberal europea. Bartòlo si afferma nella sinistra dei diritti umani
di Pino Vincenzo
Analizzando l’andamento del voto di Domenica, secondo le risultanze dell’Istituto Cattaneo, vedi link, il Pd ha conquistato 148mila voti in più in assoluto ed una crescita di 4 punti in percentuale tra le elezioni europee e le elezioni politiche del 2018.
Certo vi è stata stavolta la convergenza di LeU, delle liste Prodi, di quella della Lorenzin. Ciò fa concludere che il bacino di voti del Pd è rimasto sostanzialmente inalterato rispetto al 2018 come riportato nel mio precedente articolo. (Link: Il pareggio alle Europee non scioglie i nodi politici del Pd).
All’ interno di questo dato complessivo vanno però analizzate le singole circoscrizioni da cui risulta che quasi il 60% dei voti recuperati rispetto alle precedenti elezioni, 81 mila, sono arrivati dalla circoscrizione del Nord Est.
Su livelli ben piu’ bassi si mantengono le circoscrizioni Nord Ovest con più 38 mila voti, quella del Sud con +24mila, seguita dal centro con + 12mila. Mentre la circoscrizione delle isole va male per il Pd. Qui perde 9mila voti in assoluto.
Cosa ci dicono le preferenze: Calenda e Bartòlo in primo piano
Il secondo dato che va correlato a questo è quello delle preferenze ai capilista da cui si rileva che al primo posto è Carlo Calenda con 275mila che raggiunge un quoziente pari al 20% dei voti espressi (1.380mila). Pisapia, dal canto, suo con circa 270 mila si ferma al 14,5% rispetto al milione e 850mila alla lista.
La Bonafè si attesta al 12% (170mila rispetto al milione e 480mila votanti), Roberti al 16% (con 150mila su 9804mila). Ma soprattutto si registra un vero e proprio exploit di Bartòlo nelle Isole con ben 135mila preferenze su 379mila votanti, nella circoscrizione isole.
Una candidatura quanto mai indovinata con uno “share” del 36% che ha salvato il diviso Pd siciliano da una possibile batosta tutta isolana. Bartòlo ha avuto successo nel riportare voti dall’area più a sinistra quale simbolo dell’accoglienza.
Facendo la sintesi di questi elementi si ricava che la candidatura di Calenda è stata la più attrattiva per conquistare voti fuori dal recinto del voto politico del 2018 e verso l’area liberal.
Mentre al contrario Bartòlo si afferma all’interno di un recinto identitario che però si restringe sempre più. Visto che si perdono voti rispetto al 2018 nonostante l’apporto delle nuove forze politiche sopra richiamate.
E non a caso, in Sicilia, Forza Italia realizza una percentuale doppia di quella nazionale superando il Pd e relegandolo in quarta posizione, rispetto alla seconda conquistata nazionalmente.
Come unire area Liberal e valori della sinistra?
Si potrebbe dire perciò che Carlo Calenda è riuscito in qualche modo a sintonizzarsi con le nuove spinte liberal democratiche che hanno soffiato forte in tutta Europa, attirando una buona quota di voto moderato nella circoscrizione nord orientale.
Materia di riflessione più che evidente per Zingaretti e per il Pd al fine di individuare la strada per far crescere il proprio consenso. Questa strada si chiama Calenda.
La linea politica di cui è portatore intercetta un sentimento di democrazia liberale e aperta, in grande rinnovamento, che si va affermando in molti paesi europei a partire, incredibilmente, dal Regno Unito oggi a forte componente anti-Brexit grazie ai Liberal-Democratici (qui).
La linea di Calenda, tra l’altro, accoglie anche le istanze delle libertà individuali e della multiculturalità, così come quella della difesa dei diritti umani, tematiche del candidato di bandiera anche nelle aree meno forti per il Pd. E cioè Bartòlo.
Le diverse anime sono dunque coniugabili laddove si capisca e si diffonda la naturale vocazione comune di una difesa dei diritti umani in un quadro di Europa forte nei valori realmente identitari. E, per enunciarene i principali, la libertà d’opinione e di stampa, la libertà d’impresa, l’affermzione dei diritti dell’uomo, il lavoro, la democrazia rappresentativa.
Per chi volesse approfondire i dati e gli andamenti citati, vedi Istituto Cattaneo qui.
In copertina, foto di Carlo Calenda sovrapposta a un’immagine di una manifestazione No-Brexit, a Londra, dell’ottobre 2019.
Nel testo, foto di Pietro Bartòlo tratta da Wkipedia. Di Paul Katzenberger – Opera propria, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=47738239.