In un libro la storia del pupazzetto di Zorro rubato quando era piccolo. Immediato il provvedimento sul web
Chi di web ferisce, di web subisce. È proprio il caso di dirlo nel caso del capo della Lega e viceministro, fino ieri “don” Salvini, con l’invidiabile grado di capitano. Il Capitano è stato degradato. Adesso è solo Sergente. Sergente Felpa Garcia de la Lega.
Tra gli sfottò sul web alcuni sono veramente notevoli. Così è per esempio con il photoshop twittato da questo profilo twitter, precisamente qui e poi rilanciato da quest’altro profilo . Ritrae il noto sergente Garcia con la faccia di Salvini in una espressione militaresca, degna della fama di grande combattente dell’ex-capitano.
D’altronde, in qualche modo i due si somigliano, fisicamente e intellettualmente. Portano ambedue la divisa a spasso con la pancia. E sono tutti e due ossessionati da Zorro, vera e propria storia-fiction, o virtuale, che si ripete.
Già, tutta colpa di quel pupazzetto di Zorro rubato quando era piccolo. Il tristissimo episodio è raccontato nelle prime pagine del libro che ha fatto parlare di sé al Salone di Torino (nella foto). Pare.
E non è escluso che qualcuno sia riuscito a leggerlo tutto, perché effettivamente si possono trovare altre chicche.
Da quella frase improvvida, corredata da un commento sulla sete di “giustizia” derivante dall’orrido furto di un pupazzetto di Zorro, è venuta fuori una tempesta inarrestabile di tweet di dileggio. Che è continuata per ore.
È sufficiente collegarsi su twitter e cercare l’hashtag #Zorro. Anziché immagini e notizie del noto eroe televisivo che ci fece sognare da bambini, per lo meno a noi ormai più avanti negli anni, si trova una sarrabanda di battute corredate di foto e citazioni.
Si trova, soprattutto, l’immagine del Sergente Felpa Garcia de la Lega: il grasso concentrato di una seire di sberleffi con tutte le possibili combinazioni e permutazioni.
La zeta è d’obbligo, la pancia e la divisa pure. Manca solo l’hamburger. Ma solo perché è ormai ben digerito all’ingrasso.