Presentate le linee da realizzare entro il 2024. Serviranno gran parte della città compresa Mondello. Attraverserà il quartiere ZEN con il motto: “rigenerazione urbana”
di Giovanni Burgio
“Negli anni ’90 il mio obiettivo come assessore al Centro Storico è stato quello di risanare quella parte della città. Oggi posso dire che per me il traguardo da raggiungere è di dotare Palermo di una moderna rete tramviaria”. Così Emilio Arcuri, assessore alle Infrastrutture del Comune di Palermo, ha concluso, mercoledì 27 febbraio all’ex Chiesa di San Mattia ai Crociferi, l’incontro organizzato da Mobilita Palermo e Fiab Palermo Ciclabile sulle prime linee di tram da realizzare.
Per giustificare la scelta delle rotaie in superfice tanto criticate in questi mesi, Arcuri ha portato alcuni dati “In Europa dal 1985 al 2000 si sono realizzate solo 14 nuove linee tramviarie. Dal 2002 al 2017, invece, ne sono state costruite ben 49. E la nazione che ne ha fatto di meno è la Germania, perché già ne aveva abbastanza, non avendo mai abbandonato questo sistema di trasporto pubblico. Queste cifre ci dicono da sole che il futuro è del tram, e che Palermo sta seguendo questa nuova strada”.
Il principale concetto più volte ripetuto dall’ingegnere Marco Ciralli, responsabile dell’intero progetto per il Comune di Palermo, dall’ingegnere Ruggero Cassata, della Rgm s.r.l. vincitrice della gara d’appalto e dall’assessore Arcuri, è stato quello di “rigenerazione urbana”. Non solo, cioè, disposizione della linea ferrata, ma interventi urbanistici complessi per migliorare la città; una riqualificazione, sistemazione e riorganizzazione di tutte le aree adiacenti e limitrofe al percorso tramviario.
Rete tram di Palermo e rigenerazione urbana
E a questo proposito Arcuri ha ringraziato i progettisti per una loro idea: far passare il tram dentro lo ZEN. “Noi come Comune, avevamo proposto che il percorso tramviario sfiorasse lo ZEN. Invece gli ingegneri hanno suggerito che la linea “E” attraversasse pienamente l’abitato, dando così un nuovo volto all’intera zona. E noi abbiamo accettato questo cambiamento d’impostazione”.
I duecento milioni già disponibili serviranno per realizzare tre linee e mezzo: la “A”, Stazione Centrale-Stadio; la “B”, Stazione Notarbartolo-Piazza Giachery; la “C”, Viale Regione Siciliana-Orleans-Stazione Centrale; la “E1”, De Gasperi-Viale Francia.
Tempi di realizzazione previsti: maggio 2019, presentazione del progetto definitivo; febbraio 2020, gara per la progettazione esecutiva; fine 2020, apertura dei primi cantieri; 2024, conclusione dei lavori.
I due principali obiettivi del progetto delle nuove linee sono stati: connettere i vari depositi tramviari per adesso separati; interferire il meno possibile con le sedi di attraversamento stradale.
Alcune delle novità rispetto alla presentazione avvenuta a maggio dello scorso anno riguardano: la pedonalizzazione di via Marchese di Roccaforte e via Sicilia; la sistemazione a verde e la realizzazione di un parcheggio di 222 posti auto a Piazza Don Bosco; l’interramento del parcheggio di Piazzale Ungheria e la creazione al suo posto di un giardino in superfice; la costruzione di edifici e centri commerciali nell’area dell’ex stazione Sampolo.
Dei tredici parcheggi previsti in funzione delle linee tramviarie, alcuni saranno realizzati per primi: alla stazione centrale, a piazza Don Bosco, in via De Gasperi, viale Francia e piazza Boiardo.
Vetture di ultima generazione
A differenza delle attuali linee esistenti quelle nuove saranno “Catenary free”, senza catenarie, le pesanti recinzioni poste ai bordi delle rotaie; e senza fili aerei, le palificazioni verticali per fornire tutta la rete dell’energia necessaria. Le vetture della rete tram a Palermo saranno di ultima generazione, ibride, e si ricaricheranno continuamente in movimento grazie alle centraline poste sotto le rotaie. Potranno comunque rifornirsi anche nelle stazioni.
I vagoni, facilmente accessibili a disabili e bambini, avranno un pavimento antiscivolo. Saranno privi di spigoli pericolosi e con appositi spazi per le biciclette. Prese per la ricarica elettrica e connessione Wi-Fi sono previste sia dentro le vetture sia alle varie fermate; in queste ultime si troveranno sistemi d’interscambio con taxi e parcheggi.
Le moderne carrozze, oltre ad avere meccanismi di frenaggio automatico anti urto fra i vari convogli, saranno collegate con i semafori in modo da sincronizzarne il passaggio.
E ai critici del tram in via Libertà, Arcuri lancia una provocazione “Il tram è fermo. Immobile. Sta lì e non si muove. Il tram sta fermo. Ostruisce la vista di platani, palazzine liberty, lussureggianti giardini ai due lati della strada. L’autobus invece sfreccia, corre, va veloce e non si ferma. L’autobus corre e non si vede, veloce più che mai”. Come dire: “E’ meglio l’odierno trasporto pubblico lento e ingolfato, o quello del futuro rapido ed efficiente che si avrà con il tram?”.