di Vincenzo Pino
Al popolo italiano promette benessere e distribuzione di ricchezza, il novello “Re Mida”. E va a testa bassa contro “l’arcigna” Europa, quando invece qualsiasi persona di buon senso sa che sta riempiendo l’Italia di debiti.
La manovra italiana è in deficit per 22 miliardi di Euro, con coperture ballerine per di più, visto che nessuno è disposto a credere che possa esserci nel 2019 una crescita del Pil pari all’1,5% .
Per cui il governo non ha nulla da distribuire. Ha solo da raccattare prestiti con cui garantire il normale funzionamento dei nostri servizi. E se appare spendaccione, chi presta i soldi li vuole restituiti a breve termine e con un interesse maggiore. Si tratta di un principio elementare. E si dovrebbe facilmente capire che non sono i burocrati di Bruxelles a osteggiare questo azzardo, questo bluff, ma i risparmiatori, compresi quelli italiani, che investono sul nostro debito.
Il tentativo di isolare Bruxelles per realizzare un fronte sovranista e spendaccione è già fallito sul nascere. Il governo italiano si ritrova solo, povero e pazzo, contro tutti i paesi europei, compresi quelli considerati “amici” di quello italiano. E il “fronte sovranista” sembra già morto prima di nascere: officiante il governo austriaco.
Fanno poi tenerezza questi continui viaggi a Mosca come se potesse essere la Russia a comprare i nostri debiti promettendo di rompere il fronte europeo contro le sanzioni. Accattoni e venduti che mettono in discussione un sistema di alleanze consolidato per un piatto di lenticchie, così verremmo visti: con un bluff scoperto prima di subito.
Ci si richiama al popolo italiano sovrano per realizzare questo scempio come se il consenso potesse stravolgere l’aritmetica ed i principi di economia, compresa quella domestica.
Certo il consenso il governo l’ha avuto. In particolare la Lega l’ha costruito sulla paura dei migranti e della cosddetta “invasione”, con una campagna martellante e incisiva aiutata da un uso spericolato dei social.
Anche qui c’è un consenso costruito sui falsi e sulla esasperazione di episodi come l’Aquarius o la Diciotti. Mentre è chiaro a tutti che l’emergenza sbarchi non esiste più, grazie soprattutto al lavoro di Minniti con il governo precedente.
Ed ancora sulla percezione della insicurezza: i reati sono scesi verticalmente. Mentre il decreto sulla legittima difesa polarizza l’attenzione…
Insomma il governo si comporta come se fosse l’opposizione del Paese inventandosi argomenti di distrazione di massa, bluff, fumo negli occhi, propaganda, per non far vedere l’incapacità completa a governare.
Perchè, se poi guardiamo all’azione di governo vera ed operativa, scopriamo che hanno tentato di bloccare tutti i processi di sviluppo e di possibile crescita civile. Promesse elettorali più o meno peregrine sono state disattese con una puntualità incredibile: dalla difesa dei no vax, miseramente fallita, a quello di trasformare l’Ilva in un immenso parco giochi, passando per la Tap i cui lavori sono ripresi per lo scorno del movimento filogrillino. Anche qui, il bluff è stato ben presto scoperto.
Ecologisti? Nel decreto per Genova hanno previsto il condono tombale per 20mila case abusive di Ischia in zona sismica di inedificabilità assoluta. Di questo, il ministro Lezzi, leader dei no tap al tempo delle elezioni per 200 ulivi da impiantare altrove, dice di non sapere nulla facendo una figura barbina.
Ci stanno pensando i lavoratori della Gronda di Genova, i cui lavori sono stati bloccati con i conseguenti licenziamenti, a dimostrare le falsità sul rilancio degli investimenti pubblici per fare ripartire il Paese e far crescere il Pil, come se non fosse bastato il definanziamento del piano periferie per raccattare disponibilità finanziarie a favore di mance e regalie.
Ma anche queste sembrano difficili da realizzare coi tempi che corrono. Il reddito di cittadinanza finanzia solo il 10% di quanto prospettato agli elettori in campagna elettorale in termini di beneficiari e di quantificazioni. Con la questione della Legge Fornero cercheranno di aprire solo una finestra a Marzo in coincidenza con le elezioni europee. E poi buonanotte ai suonatori.
Certo che se magari la stampa ed i talk show si occupassero dei problemi del Paese con più cognizione ed invitassero alle trasmissioni esperti e competenti, piuttosto che altri giornalisti maestri del pettegolezzo e diffusori di ignoranza, forse si capirebbe di più del grande bluff apparecchiato da questo governo e del disastro in cui rischiamo di finire.