L’intervista al direttore sul nuovo cartellone. I temi del contemporaneo, le nuove scritture e la magia del nuovo circo del Teatro Biondo di Palermo. In programma grandi registi e attori affermati al cinema e in teatro: dai classici rivisitati alla nuova drammaturgia. Si comincia il 24 ottobre
di Gabriele Bonafede
È iniziato il conto alla rovescia per l’inizio di [de]generazioni, la stagione 2018/2019 del Teatro Biondo. Un cartellone ricco di spettacoli, variegato, ma con un filo conduttore leggibile attraverso temi, approccio, metodi, comunicazione.
Il titolo, apparso dopo la presentazione del cartellone alla stampa avvenuta lo scorso primo giugno, è ancora una volta provocatorio, come nello stile letterario del direttore (e scrittore) Roberto Alajmo.
La scorsa stagione, che ha avuto un grande successo, era stata battezzata “Sovrani e impostori”. La stagione 2018-2019 sarà invece [de]generazioni. Il richiamo generazionale, e intergenerazionale, è evidente, perché il [de] è tra parentesi (quadra).
Ma con quel suffisso, per giunta evidenziato, è chiaro anche l’assetto critico su un passaggio storico nazionale, se non mondiale, particolarmente intenso. Un passaggio forse epocale, che stiamo vivendo in Italia e nel mondo. Da qualunque lato lo si voglia guardare. E in maniera persino immanente qui in Sicilia: per una volta “ombelico del mondo”, per lo meno per quanto riguarda le migrazioni epocali della nostra, quasi apocalittica, generazione.
Lo stesso Roberto Alajmo, direttore del Biondo, fresco di Premio Alassio per il suo “L’estate del ‘78” (Sellerio), conferma le sensazioni iniziali, palesate fin dal titolo, su questo cartellone 2018-2019.
C’è dunque l’intenzione di proporre spettacoli critici o comunque che analizzino o descrivano l’odierna crisi di valori in Italia e nel mondo?
“Generazioni di padri e di figli, ovvero questo trapasso che stiamo vivendo, sottolineandone le distorsioni. Il teatro deve essere uno specchio di una questione che non è soltanto italiana. Forse non deve dare risposte, ma deve mettere uno specchio su quello che succede e darne un riflesso e parlare delle distorsioni, o delle degenerazioni. Accendere delle spie. Anche il manifesto, l’immagine di locandina per questa stagione vuole essere rappresentativo. È lo spettacolo di “Slava’s snowshow”: un clown che spinge il masso…”
Un clown che spinge il masso… Non si può non pensare Lindsay Kemp, che purtroppo ci ha lasciati giorni fa.
“Lindsay Kemp ci sarebbe stato bene in questo cartellone. L’ideale è il sorriso tra le lacrime, che commuove i grandi e fa ridere i bambini e viceversa, anche per l’impatto fisico.”
Il teatro, su questo, ha un ruolo. Per quanto non è l’artista a dover “fare politica”, certo è che il teatro sonda, analizza, sostiene, critica, mette alla berlina, se è il caso.
“Ad esempio lo spettacolo di Davide Enia, L’abisso, lo considero rappresentativo. E anche quello di Silvia Ajelli, sulla terrorista tedesca Ulrike Meinhof. Ovviamente lo sono tutti gli spettacoli in programma. Ma quello di Silvia Ajelli, “Le stanze di Ulrike”, tocca un ambito di “distorsione” particolarmente drammatico.
Quali spettacoli sono i più rappresentativi per il concetto di “de-generazione” e quali per la “generazione” senza “de”?
Io comincerei con lo spettacolo di recupero dello scorso anno “Bestie di scena” di Emma Dante, che farà da anteprima: cominciamo da questo. Ma anche “La Tempesta”, di Shakespeare, regia di Roberto Andò, con protagonista Renato Carpentieri. E dove c’è una specie di “nazionale” di attori palermitani (Vincenzo Pirrotta, Filippo Luna, Paolo Briguglia, Giulia Andò, Fabrizio Falco, Gaetano Bruno, Paride Benassai). Penso sarà uno spettacolo di punta.
In programma c’è anche un tuo testo: “Chi Vive Giace”, regia Armando Pugliese con Roberta Caronia, David Coco, Roberto Nobile, Lucia Sardo, Claudio Zappalà…
“Sì. Anche quello mio è nel pieno quadro tematico della stagione. Un testo che ho scritto pensando anche alla famiglia, non la mia: la famiglia meridionale in generale. Quindi anche qui generazioni e de-generazioni. Parte da una storia realmente accaduta ma la mette poi su un piano surreale.”
Non resta che rinnovare l’abbonamento. Il botteghino ha aperto porte il 28 agosto. C’è tempo fino al 30 settembre ma la direzione consiglia di farlo prima possibile per evitare file e confusione dell’ultimo minuto
Nel ringraziare Roberto Alajmo, con un ulteriore in bocca al lupo, segnaliamo qui tutti gli spettacoli in programma. Non meno attraenti e sempre di grande ispirazione in questa “(de)-generazionale” stagione del Teatro Biondo, che si preannuncia di sfida e sostanza, persino più della precedente. In ordine cronologico:
Bestie di scena
Stagione 2017/18
scritto e diretto da Emma Dante
con Elena Borgogni, Sandro Maria Campagna, Viola Carinci, Italia Carroccio, Davide Celona, Sabino Civilleri, Alessandra Fazzino, Roberto Galbo, Carmine Maringola, Ivano Picciallo, Leonarda Saffi, Daniele Savarino, Stephanie Taillandier, Emilia Verginelli, e con Daniela Macaluso e Gabriele Gugliara, elementi scenici Emma Dante, luci Cristian Zucaro
Produzione Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa / Atto Unico – Compagnia Sud Costa Occidentale / Teatro Biondo Palermo / Festival d’Avignon
Sala Grande, 12-21 ottobre 2018
Stagione 2018-2019 [DE]GENERAZIONI
Sala Grande
Dall 25 ottobre al 4 novembre 2018, Le rane, di Aristofane, regia Giorgio Barberio Corsetti, con Salvo Ficarra e Valentino Picone, produzione INDA – Istituto Nazionale del Dramma Antico, riallestimento Teatro Biondo Palermo, Teatro Stabile di Napoli, Fattore K ,
Dal 16 al 25 novembre 2018 – Sala Grande, dal 27 al 30 novembre 2018 – Sala Strehler, L’abisso, di e con Davide Enia, musiche composte ed eseguite da Giulio Barocchieri, produzione Teatro di Roma – Teatro Nazionale / Teatro Biondo Palermo / Accademia Perduta – Romagna Teatri
Dal 7 al 16 dicembre 2018, La tempesta, di William Shakespeare, regia Roberto Andò, con Renato Carpentieri, Vincenzo Pirrotta, Filippo Luna, Paolo Briguglia, Giulia Andò, Fabrizio Falco, Gaetano Bruno, Paride Benassai, produzione Teatro Biondo Palermo
Dal 18 al 27 gennaio 2019, Chi Vive Giace, di Roberto Alajmo, regia Armando Pugliese, con Roberta Caronia, David Coco, Roberto Nobile, Lucia Sardo, Claudio Zappalà, produzione Teatro Biondo Palermo
Dall’1 al 10 febbraio 2019, Sorelle Materassi, dal romanzo di Aldo Palazzeschi, regia Geppy Gleijeses, con Lucia Poli, Milena Vukotic e con Marilù Prati, produzione Gitiesse Artisti Riuniti
Dal 22 febbraio al 3 marzo, Spettri, di Henrik Ibsen, regia Walter Pagliaro, con Micaela Esdra, Massimo Venturiello, produzione Teatro Biondo Palermo
Dall’8 al 17 marzo, Questi fantasmi!, di Eduardo De Filippo, regia Marco Tullio Giordana, con Gianfelice Imparato, Carolina Rosi, Nicola Di Pinto, Massimo De Matteo, Paola Fulciniti, Giovanni Allocca, Gianni Cannavacciuolo, Viola Forestiero, Federica Altamura, Andrea Cioffi, produzione Elledieffe – La Compagnia di Teatro di Luca De Filippo
Dal 20 al 31 marzo 2019, SLAVA’S SNOWSHOW, creato e messo in scena da SLAVA
Dal 2 al 7 aprile 2019, 456, scritto e diretto da Mattia Torre, con Massimo De Lorenzo, Cristina Pellegrino, Carlo De Ruggieri, produzione Marche Teatro / Nutrimenti Terrestri / Walsh
Dal 9 al 14 aprile 2019, Fotofinish, di Flavia Mastrella, Antonio Rezza, con Antonio Rezza, produzione Rezza-Mastrella / TSI – La Fabbrica dell’Attore Teatro Vascello
Dal 26 aprile al 5 maggio 2019, Sei personaggi in cerca d’autore, di Luigi Pirandello, regia Luca De Fusco, con Eros Pagni, produzione Teatro Stabile di Napoli – Teatro Nazionale / Teatro Stabile di Genova
Dal 10 al 19 maggio 2019, Don Giovanni di Mozart secondo l’Orchestra di Piazza Vittorio, con Petra Magoni, regia Andrea Renzi, Mario Tronco, produzione Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini / Accademia Filarmonica Romana / Le nuits de Fourvière – Lione
Sala Strehler
Dal 24 ottobre al 4 novembre 2018, Faust, ovvero Arricogghiti u filu, di Vincenzo Pirrotta, da La tragica storia del Dottor Faust di Cristopher Marlowe, con Cinzia Maccagnano e Vincenzo Pirrotta, regia, scene e costumi di Vincenzo Pirrotta, produzione Teatro Biondo Palermo
Dal 13 al 15 novembre 2018, Come un granello di sabbia, Giuseppe Gulotta, storia di un innocente, testo e regia Salvatore Arena e Massimo Barilla, con Salvatore Arena, produzione Mana Chuma Teatro / Fondazione Horcynus Orca / Horcynus Festival ’15
Dal 21 al 25 novembre 2018, Le stanze di Ulrike, di e con Silvia Ajelli, regia Rosario Tedesco, produzione Teatro Biondo Palermo, in collaborazione con Orestiadi di Gibellina
Dal 4 al 9 dicembre 2018, Una bestia sulla luna, di Richard Kalinoski, regia Andrea Chiodi, con Elisabetta Pozzi, produzione CTB – Centro Teatrale Bresciano / Fondazione Teatro Due Parma
Dall’11 al 13 gennaio 2019, Odissea, uno spettacolo di e con Mario Perrotta, produzione Teatro dell’Argine
Dal 15 al 17 gennaio 2019, L’arte del teatro, testo e regia Pascal Rambert, con Paolo Musio, produzione Emilia Romagna Teatro Fondazione / Triennale Teatro dell’Arte / Teatro Metastasio di Prato
Dal 23 al 27 gennaio 2019, Oscillazioni, scritto e diretto da Domenico Bravo, con Viviana Lombardo e Rosaria Pandolfo, produzione Teatro Biondo Palermo
Dal 31 gennaio al 10 febbraio 2019, Il giardino della memoria, di Martino Lo Cascio, regia Maurizio Spicuzza, con Fabrizio Falco, produzione Teatro Biondo Palermo
Dal 20 al 24 febbraio 2019, L’ammazzatore, di Rosario Palazzolo, con Salvatore Nocera e Rosario Palazzolo, regia Giuseppe Cutino, produzione A.C.T.I. Teatro Indipendente / Teatro Biondo Palermo
Dal 27 febbraio al 3 marzo 2019, Ifigenia in Cardiff, di Gary Owen, uno spettacolo di Valter Malosti, con Roberta Caronia, produzione Teatro di Dioniso
Dal 6 al 23 marzo 2019, Ombre folli, di Franco Scaldati, interpretazione e regia Enzo Vetrano e Stefano Randisi, produzione Teatro Biondo Palermo
Dal 3 al 14 aprile 2019, La rondine, di Guillem Clua, regia, scene e video Francesco Randazzo, con Lucia Sardo e Luigi Tabita, produzione Teatro Biondo di Palermo / Teatro Stabile di Catania
Dal 17 al 19 aprile 2019, Antropolaroid, di e con Tindaro Granata, produzione Proxima Res
Dal 7 al 12 maggio 2019, La colpa di Otello, da William Shakespeare, adattamento e regia Roberto Cavosi, con Marco Gambino, produzione Teatro Biondo Palermo.
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