di Gabriele Bonafede
Eliminazione dell’Italia dai mondiali? Non è nulla rispetto alla serata più nera nella storia del calcio italiano: il 16 giugno del 2018 rimarrà negli annali. Il calcio italiano è infatti sprofondato. Sprofondato nella fogna.
Mentre le altre nazionali di calcio si trovano al mondiale, in Italia si è giocato l’ultimo atto di un campionato professionistico attraversato già da vicende poco chiare. È la finale play off Frosinone-Palermo per la serie B, che deciderà la terza squadra promossa in serie A per il torneo successivo. E accade di tutto. Di tutto, e quasi tutto da vergogna mondiale.
Lasciamo stare una partita che si è trasformata in appena 15 minuti in una rissa per la manifesta incapacità di un arbitro debole e incapace. Lasciamo stare la serie incredibile di errori arbitrali, di mancati cartellini rossi, di decisioni prese e poi rimangiate, di rigori solari non concessi, di falli di reazione non sanzionati, nemmeno con il cartellino giallo. Lasciamo stare questa indegna direzione di gara.
Ma avere impedito di giocare con mezzucci da topi di fogna è molto peggio. Come nella nota partita della Nocerina di qualche anno fa, i giocatori del Frosinone si buttano a terra continuamente, come colpiti da un virus improvviso. E non basta.
Il vomito, la vera fogna, la si vede negli ultimi cinque minuti: in un recupero già assurdo in se stesso perché di soli 5 minuti a fronte di tempo perso perlomeno per 15. Qui, negli ultimi 5 minuti di gara si arriva all’inverosimile, all’inaudito, al mai visto, nemmeno tra i dilettanti. Qui iniziano a esserci due e poi tre palloni in campo ogni volta che la squadra ospite si avvicina alla porta della squadra di casa. Con l’evidente intento di fermare l’azione.
Da dove provengono i palloni? Sarebbe già grave, da 0-3 a tavolino, se fossero arrivati dagli spalti o dai raccattapalle. Ma poi, una telecamera inquadra la panchina del Frosinone. Sono i calciatori, i tesserati della squadra di casa che tirano di proposito i palloni in campo.
Con l’episodio dei palloni in campo lo 0-3 a tavolino è il minimo. Qui è anche peggio. Il regolamento, infatti, nelle “Sanzioni inerenti alla disputa delle gare”, così recita:
“La società ritenuta responsabile, anche oggettivamente, di fatti o situazioni che abbiano influito
sul regolare svolgimento di una gara o che ne abbiano impedito la regolare effettuazione, è punita
con la perdita della gara stessa con il punteggio di 0‐3, ovvero 0‐6 per le gare di calcio a cinque, o
con il punteggio eventualmente conseguito sul campo dalla squadra avversaria, se a questa più
favorevole, fatta salva l’applicazione di ulteriori e diverse sanzioni per la violazione dell’art. 1 bis”.
D’altronde, un episodio simile si è verificato in Bari-Latina nel campionato primavera 2015-2016. Lo 0-3 a tavolino è stato comminato per molto meno. In Bari-Latina, infatti, fu un raccattapalle a tirare il pallone in campo. Qui sono i giocatori del Frosinone, con responsabilità molto più gravi da parte di tesserati fondamentali della società. Reiterando il gesto con il chiaro intento di danneggiare il club ospite e rendendo impossibile il gioco. Più volte e di proposito.
Se il calcio italiano vorrà recuperare un minimo di dignità, non dovrà solamente assegnare lo 0-3 a tavolino a favore del Palermo. Dovrebbe anche sanzionare il Frosinone come fatto per la Nocerina a suo tempo: radiazione immediata dal campionato e retrocessione diretta nella serie minore.
Ma, statene certi, il ricorso del Palermo, se ci sarà, non sarà accolto. Perché il calcio italiano sta diventando molto simile a una fogna. L’esclusione dai mondiali è più che meritata, e non solo per la bassa qualità della nazionale azzurra. Ma perché se in un campionato professionistico ci si comporta come in un campo da terza categoria, il livello del calcio italiano è già diventato infimo. Da fogna.
D’altronde, il maggiore quotidiano sportivo italiano, non menziona nemmeno l’episodio dei palloni in campo. E, ammesso e non concesso, che Lega serie B, Federcalcio, giudici sportivi, vorranno comminare lo 0-3 a tavolino, il danno ormai è fatto. Il campionato è stato falsato, la vergogna nazionale è stata sparsa ovunque. La festa stessa di fine campionato è stata falsata.
Per dirla tutta, da palermitano, avrei preferito mille volte perdere 4-0 una partita regolare che salire in serie A con una vittoria a tavolino, dopo aver visto questo scempio. Il primo passo per rigenerare il calcio italiano, per non essere la fogna del calcio mondiale, è di comminare una punizione esemplare al Frosinone radiandolo dal campionato. Ma anche questo, ormai, potrebbe non bastare.
https://youtu.be/9ER3MiiZQnw
complimenti per l’articolo, un’analisi attenta ed equilibrata non da tifoso. qui difendiamo i principi dello sport non il palermo. ti sarei grato se potessi scrivere ai principali quotidiani anche e soprattutto internazionali. per quanto fatto nel corso della stagione, incluso ieri sera, non meritiamo la seria A ma loro nenache la D. chiedo giustizia. sr
sandro rao…..dì qualcosa sui palloni tirati in campo, su, dai.
sandro rao, cosa c’entra quanto fatto durante la stagione?? a parte che avete fatto un solo punto in più di noi…ma, piuttosto, tu che chiedi giustizia..dì qualcosa sui palloni tirati in campo dagli spalti e …dalla panchina…avanti, dai.
Come direbbe Nestorowsky vincire con il Frosinone è facile. Per questo perdere lo trovo difficilissimo. Certo buttare il pallone in campo da parte del giocatore del Frosinone non è stato bello, e forse per questo ci sarà una squalifica. Ma non è stato bello nemmeno quando Coronado non ha restituito il pallone dopo che era stato buttato fuori da Maiello perché infortunato ed infatti è uscito in quella stessa azione. Lo schiaffo / pugno che Dawidowiz ha dato a Gori nella gara d’andata, la ginocchiata che Struna ha dato a Dionisi ecc ecc ecc
@ MARIO MULE’ cavolo è imparagonabile quello che dici con i palloni in campo… noi palermitani non vogliamo la “A” ma il Frosinone non merita il gioco del calcio