di Gabriele Bonafede
C’è un tifoso particolare allo Stadio Renzo Barbera di Palermo, per lo meno quando il pubblico è numeroso. Solo pochi sanno come si chiama, ma ha un soprannome comunemente utilizzato per individuarlo: Balotelli. Lo vedi infatti per strada con la maglia di azzurra di Balotelli e con il suo motorino. D’origine africana, somiglia molto poco al centravanti della nazionale: solo nella pelle e, forse, nell’essere rasato.
Nelle partite importanti, come è accaduto nelle due occasioni dei play off di quest’anno contro Venezia e poi Frosinone, è lui a incitare il pubblico della Curva Sud superiore.
Qui, contrariamente ad altre zone degli spalti come la Curva Nord e la Sud “inferiore”, non c’è tifo organizzato. Fornito di fischietto, cappello colorato, maglietta rosanero e tanta energia, corre da un punto all’altro della curva e fischia, mette su il ritmo per battere le mani, invita la folla ad accompagnarlo. Come si vede nel filmato in fondo a questo articolo, in occasione della partita di Play Off con il Venezia.
Il pubblico lo segue, finendo per incitare la squadra in campo, anche nei momenti nei quali c’è una fase non molto brillante della partita. Riesce facilmente a formare la “ola”, trascinando gli spettatori in gioco e spettacolo. Propone un crescendo di applausi e di mani in aria, con l’“olé” finale.
A Palermo c’è un nome particolare per le persone di colore. Chiunque sia d’origine straniera, in particolare africana ma anche di altri paesi, è chiamato “turco”, anzi “u turcu”. Anche i paladini di colore negli spettacoli dei pupi siciliani sono invariabilmente “turchi”, anziché arabi o musulmani.
Lo stesso accade per i giocatori rosanero in campo. Al momento, l’unico “turco” in rosanero è Eddy Gnahoré, particolarmente apprezzato dal pubblico, grazie anche ad alcuni gol memorabili nella stagione 2017-2018. Ovvio, anche il “Balotelli” è u turcu, chiddu r’u stadiu.
Insomma, una dimensione multiculturale che è felicemente approdata allo stadio Barbera. Grazie anche al “falso Balotelli” ma vero tifoso rosanero.