Scompare Azeglio Vicini, uno dei più amati commissari tecnici della Nazionale
di Davide Mannelli
Per gli amanti del bel calcio il risveglio è stato davvero brusco, questa mattina. Perché leggere della scomparsa di Azeglio Vicini, significa inevitabilmente tornare indietro nel tempo e pensare alla più bella nazionale di calcio che la storia recente ricordi.
Una nazionale bella e sfortunata, si disse all’epoca. Tanti campioni. Baggio, Giannini, Zenga, Baresi, e quella trottola impazzita di Totò Schillaci che sembrò poterci fare arrivare veramente in finale, in quella edizione dei Mondiali 1990, disputatasi in Italia.
Palermo fu soltanto “accarezzata” da quel Mondiale. Gli toccò in sorte un girone di qualificazione un po’ anonimo, con un’Olanda scolorita, un’Inghilterra pasticciona, e poi Egitto ed Eire. Al vecchio stadio della “Favorita”, durante quei giorni caldi di giugno, ci fu appena il tempo di vedere le treccine ballerine di Ruud Gullitt, e poco altro.
Ma Azeglio Vicini e Palermo si sarebbero incontrati di lì a poco, in occasione di un’amichevole post-mondiale. Era il 26 settembre 1990, infatti, quando Italia e Olanda si sfidarono nel capoluogo siciliano, entrambe per consolarsi da un Mondiale amaro e ingannevole.
Il risultato finale fu di 1-0 e l’eroe di quella sera non fu il “figliol prodigo” Schillaci, ma il nordico Baggio, seppur amatissimo dal pubblico. Un altro dei suoi piccoli gioielli fece impazzire la Favorita, come se avessimo davvero vinto il Mondiale. (in coda all’articolo il video).
Perchè era questa la Nazionale che Azeglio Vicini lasciò in eredità. Una squadra che giocava un calcio semplicemente bello da vedere, un mix perfetto di giocatori esperti e giovani campioni in erba.
Vicini è stato un signore di altri tempi, distante anni luci dagli allenatori di oggi. Garbato, forse fin troppo serioso. Sicuramente un galantuomo. E un uomo che amava davvero il calcio, perchè del calcio proponeva un’idea.
In questo sport impazzito, con una Figc alla deriva, una persona come Vicini sarebbe servita come il pane. Ma siamo sicuri che lui stesso si sarebbe trovato a disagio, in mezzo ai Tavecchio e ai Lotito di oggi, che spadroneggiano come dei piccoli dittatori, muovendosi in Federazione come se fosse il salotto di casa loro.
No, non era questo il calcio che amava Azeglio Vicini. Piuttosto, era quello che vediamo in questo filmato. Quando La Favorita di Palermo era strapiena. E in delirio, per l’Italia e un gol stupendo di Roberto Baggio. Allenato da Azeglio Vicini.
Foto di copertina tratta da Wikipedia. Di sconosciuto – 8 ottobre 1986, Italia-Grecia 2-0: esordio di Vicini sulla panchina della Nazionale con doppietta di Bergomi, @GuerinSportivo, 8 ottobre 2015., Pubblico dominio, https://it.wikipedia.org/w/index.php?curid=4079491
Video tratto da youtube, con fermo-immagine nel testo.
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