di Vincenzo Pino
Gentiloni raccoglie, secondo una rilevazione del Corriere della Sera, il 44% di consenso degli italiani. E non solo tra gli elettori democratici o di centrosinistra.
Certo che se più della metà degli elettori di LeU indica in Gentiloni il leader più credibile, qualche grasso problema da quelle parti esiste. Nonostante il penoso tentativo di proporsi come forza di governo per soluzione post elettorali LeU risulta un’anatra zoppa dal combinato disposto di un leader senza idee né carisma e divisioni interne che hanno raggiunto un livello parossistico. Il che ne ha fatto precipitare i consensi anche nei sondaggi.
Ma è interessante notare che anche un quarto tra elettori di Forza Italia e del MsS, indichino l’attuale presidente del consiglio come il leader più stimato facendo precipitare le quotazioni di Di Maio al 33% e di Berlusconi al 26%.
Aggiungo a questo che la seconda posizione in questa classifica è occupata dalla Bonino e come questo rafforzi ancora la credibilità di un gruppo dirigente della coalizione di centro sinistra. Se infine raccogliamo il gradimento dei ministri tra cui Franceschni al 45%, Minniti al 44%, Padoan e Del Rio al 43% si ha un quadro confortante del consenso all’azione del Pd in questa legislatura.
Come tutto questo non si proietti nei sondaggi più specificamente elettorali è una contraddizione di cui cercheremo le ragioni. Tra cui ne annovererei tre.
Uno. Il ritardo con cui si è proceduto alla formazione delle liste della coalizione di centrosinistra, in particolare quella della Bonino, che ha offerto un’immagine confusa di questo apporto. Due. L’ancora non precisata dislocazione nei collegi dei ministri uscenti. Tre. Una sottoesposizione mediatica degli stessi ministri in questa fase della campagna elettorale.
Tutto ciò determinerebbe una incertezza negli elettori di centrosinistra che in questo momento aspettano compiutamente questi passaggi per votare questa squadra di governo e non solo il PD rappresentato da Renzi.
Insomma le risorse di questa squadra sembrano al momento non tutte schierate in campo. Per il PD occorre far presto se, come ci dice un sondaggio di Piepoli ed Euromedia Research, c’è un 8% di elettori PD del 2013 incerto attualmente nel riconfermare il voto.
Per la coalizione di centrosinistra occorre proiettare questa squadra per scompaginare il campo dei competitori visto, lo ripeto, che viene apprezzata dal 50% degli elettori di LeU e dal 25% di quelli di Forza Italia e del M5S. E si può ragionevolmente pensare che una quota di questi si trasformi in voti per la coalizione di centrosinistra.
Foto di Gentiloni e Renzi in copertina tratta da Wikipedia. Di Governo Italiano (Note legali) – Prima pagina del portale www.governo.it, CC BY 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=54038627