di Toni Costumati
Siamo molto “dispiaciuti” che Attilio Bolzoni, ieri su Repubblica, scriva che “non abbia potuto trovare intorno al vero centrosinistra e al suo candidato Micari nemmeno un impresentabile per il quale valga la pena scrivere qualcosa”.
Ma sembra che per la stampa (in gran parte) questo non costituisca un Valore che segni la misura della differenza qualitativa tra i vari candidati.
A giudicare da quanto avvenuto nei confronti televisivi, o quotidianamente sulla stampa (cartacea e on line) stiamo assistendo ad un vero e discutibile oltre che continuo endorsement, un giorno verso il candidato pentastellato ed un altro verso il candidato della destra.
Come in molti non abbiamo apprezzato il modo di rivolgersi della Annunziata verso La Rosa, nel giudicarlo piccolo e di fatto perdente.
Allo stesso tempo non può non evidenziarsi che nei confronti di Micari la stampa si esprima e destina lo spazio appena appena sufficiente a garantire gli obblighi di “par condicio”.
Forse la normalità dell’onestà, della gentilezza, della competenza e professionalità del Rettore di Palermo più che “il nulla attorno di cui scrivere”, come afferma Bolzoni, costituisca invece la pericolosa (per alcuni) chance che hanno i siciliani, specie quelli indecisi o che non vogliono votare, nello scegliere l’unica vera novità tra i contendenti in campo. Che è appunto Micari.
Meglio allora (ognuno per le sue convenienze di parte), per favorire il populista o il rappresentante della destra leghista, scrivere continuamente, o rappresentare in TV, delle “mirabilie” perbeniste di Musumeci, come se questo fosse appena nato in politica e i suoi alleati siano occasionali compagni di processione. E scrivere dello scontro di quest’ultimo con i pentastellati come se il 5 novembre fosse solo un confronto elettorale a due.
Caro Bolzoni, ti vogliamo bene e apprezziamo da sempre il tuo scrivere sulla Sicilia e sulla peste mafiosa che l’affligge, ma con riferimento “al nulla, al vuoto attorno a Micari” sappi che quello che descrivi nulla o vuoto è composto da tantissima gente perbene, tanti giovani entusiasti, tanti professionisti. Tanti e tutti i presentabili, che sono nelle sue liste e che, vedrai, il 6 novembre rappresenteranno il consenso di tantissimi siciliani che “nulla o vuoto” proprio non si sentono di essere.
In copertina, il Palazzo Reale a Palermo, sede dell’Assemblea Regionale siciliana (ARS).
A proposito di polemiche sugli impresentabili. Oggi leggo di inni a Cancelleri per aver “cacciato” il Ciappina condannato. Ciappina però rimane in lista: e se avesse 50 voti, e Cancelleri la spuntasse su tutti proprio per 50 voti cosa farà, rinuncerà all’elezione ?