di Antonio Calandriello
Ma c’è ancora qualcuno che pensa che lo stadio sia vuoto perché è in atto questa pseudo rivolta contro Zamparini che chiama i tifosi palermitani a disertare gli spalti? Credo che questa cosa piace molto pensarla solo al centinaio di irriducibili effettivi ed agli altri, che si sono accodati, ma che in effetti mostrano un atteggiamento più passivo. Questi ultimi, a mio parere, sono solo rivoltosi “da poltrona e via web”: continuano a portare avanti una protesta a mio avviso assolutamente autoreferenziale. Io la penso in maniera assolutamente diversa.
Io dico che lo stadio è vuoto soprattutto perché il Palermo è in serie B. Perché gioca contro Entella e Cittadella e non contro Juve o Inter. E perché è ancora vivo il ricordo di straordinari campionati in serie A.
Penso che quando le cose andranno meglio, quando il Palermo tornerà in serie A, con Zamparini o senza, avremo nuovamente un pubblico numeroso allo stadio di Palermo. Il calo degli spettatori paganti, dopo le vicende negative degli ultimi anni, e dopo precedenti stagioni da record, è un fatto assolutamente fisiologico.
Tanti tifosi, ben abituati negli ultimi dieci anni a seguire la serie A con livelli mai visti prima per i colori rosanero, abituati a vedere al Barbera grani club, ad andare alla partita di domenica, hanno ritenuto, anche con la scusa della protesta contro Zamparini, di non seguire la squadra il sabato allo stadio in B. Preferendo guardare le partite comodamente da casa, piuttosto che sotto il sole o sotto la pioggia sugli spalti. E che molti si sono accodati al trend generale per disertare gli spalti “con giustificazione”.
Perché l’assioma “io odio Zamparini, quindi non vado allo stadio” in realtà tante volte è da leggere: “io sono tifoso solo se il Palermo gioca bene ed è in serie A, in caso contrario io me lo seguo da casa (con la scusa della protesta)”. Situazione ideale, in quanto, così, se gioca bene mi godo comodamente lo spettacolo, se gioca male posso comunque continuare a criticare, e difendere o giustificare la mia asserita intransigenza rispetto alla squadra allestita ed alle vicende societarie.
La cosa fantastica è che, nella stragrande maggioranza dei casi, il sedicente tifoso ultra contestatore anti-Zamparini, pur avendo in tempi non sospetti dichiarato che non avrebbe mai più visto partite del Palermo finché ci fosse stato il vecchio friulano al timone, in realtà a casa non se ne perde neanche una di partita.
Ed è pronto a contestare se le cose vanno male, riaffermando le proprie “certezze” tecnico-tattiche. Soprattutto quelle sui giocatori “senza speranza di crescita”. Tipo Struna, dileggiato e sminuito dai critici-contestatori dal palato fine solo alcuni mesi fa. A dispetto delle ottime prestazioni di quest’anno, secondo numerosi tifosi che oggi non vanno più allo stadio “non sarà mai un buon giocatore…”
Tutto ciò solo perché lo hanno sentenziato loro, che di pallone ne capirebbero più di chiunque altro. Ed anche perché sono convinti che i giocatori acquistati da Zamparini, soprattutto quelli slavi, non potranno mai redimersi dal loro “peccato originale”.
E se si è detto che sono brocchi (come si disse per Cavani e Dybala all’inizio) lo dovranno rimanere per sempre, anche se il campo dice altro. Ma la realtà lampante, che si vede ogni domenica, è che tanti di questi “giocatori bollati”, in serie B stanno andando benissimo. Giocano bene e ben oltre le più rosee aspettative.
La cosa più triste, infine, e che molti di questi tifosi, pur di dimostrare di avere ragione, tifano contro la squadra della loro città. E questo non è un comportamento condivisibile, a prescindere dalla proprietà. Inoltre, usano a volte un linguaggio saccente, altre volte violento, nei confronti di chi non la pensa come loro.
Ciò dimostra che spesso non si tratta di veri sostenitori del club rosanero, ma solo di persone che si atteggiano ad “esperti”. Qui, la migliore medicina è l’indifferenza. Rispetto le loro opinioni, ho tanti amici “camuffati” da contestatori. Ma le loro opinioni le critico fermamente.
Credo che se questi irriducibili non vanno allo stadio non interessa proprio a nessuno. Ed anzi fanno bene a non andare al Barbera. E non lo dico perché sono irritato a causa di uno stadio vuoto, ma in quanto un risultato positivo del Palermo non dipende per nulla da loro o dalla loro presenza al Barbera. Semmai, possono influire negativamente sulle prestazioni della squadra perché portano inesorabilmente un umore negativo in campo.
Insomma, questi tifosi non proprio “auguriosi”, non possono che favorire risultati negativi. E quindi è meglio che rimangano a casa a vedere le partite in TV, lontano dai colori rosanero. Nessuno, ma proprio nessuno, di quelli che vanno allo stadio, sente la loro mancanza.
In copertina, lo stadio Renzo Barbera di Palermo al calcio d’inizio di Palermo-Virtus Entella, poi terminata con la vittoria rosanero per 2-0.