
Templi di Agrigento foto di Louise Bonafede
Il direttore regionale della Confesercenti Michele Sorbera: “Sistema da rivedere. Serve meno burocrazia e più attenzione alle imprese, alle infrastrutture e al credito per le Piccole e medie iimprese”.
di Gabriele Bonafede
La Confesercenti Sicilia presenta quindici richieste a tutti i candidati alla presidenza della Regione Sicilia. Lo fa con un comunicato diffuso alla stampa che pone una serie di questioni di vitale importanza per il rilancio dell’economia siciliana.

Si tratta di richieste su commercio, turismo, infrastrutture, accesso al credito, competitività, innovazione, fondi strutturali. È un documento che è stato definito da Confesercenti Sicilia in vista delle elezioni regionali del 5 novembre.
“Le piccole e medie imprese del commercio, del turismo, dei servizi e del lavoro autonomo – dice il direttore Michele Sorbera – rappresentano l’ossatura del sistema economico produttivo siciliano. Eppure da anni pagano il prezzo di riforme incomplete e irrealizzate. In questo documento abbiamo voluto definire quelle che consideriamo priorità non più rinviabili”.
Il riferimento più immediato è alle legge quadro sul Commercio rimasta al palo nonostante gli annunci e un lungo confronto all’Ars e alla legge sul Turismo (10/2005) rimasta incompiuta.
Insomma, dice Sorbera, “c’è da rivedere l’intero sistema. Serve meno burocrazia, più attenzione alle imprese, alle infrastrutture e al credito per le Piccole e Medie Imprese (PMI)”.
Tra le richieste di Confesercenti anche l’istituzione di un’authority contro l’abusivismo nel settore del commercio e del turismo che “provveda al monitoraggio del fenomeno e presenti annualmente uno specifico report” e politiche mirate per “fare della Sicilia e della sua ricettività turistica un punto di attrazione, in alternativa alle mete estere, anche per quanto concerne gli aspetti fiscali, per i pensionati italiani che troverebbero nell’isola, condizioni decisamente più competitive (per opportunità culturali e climatiche)”.
La Confesercenti diffonderà domani il documento integrale sulle quindici richieste, postandolo sul proprio sito internet.
Ma fin d’ora è chiaro che il contributo è di massimo interesse perché pone queste elezioni su un piano di progresso e non di sole alchimie politiche. Centra, cioè, la questione delle elezioni siciliane su ciò che si dovrebbe fare per rilanciare l’economia siciliana e il suo sviluppo. Anziché badare a equilibri politici nazionali che troppo spesso non hanno nulla a che fare con il progresso economico e sociale dell’Isola.
In copertina, la Valle dei Templi ad Agrigento. Simbolo del turismo in Sicilia, ma anche di carenze infrastrutturali per raggiungere le zone più belle e visitate.