di Gabriele Bonafede
Il Novara gioca a Palermo per la venticinquesima volta a partire dal 1930 e grazie anche a Corini esce tra gli applausi. È infatti la prima vittoria dei piemontesi all’ombra di Monte Pellegrino. Anche la prima vittoria di Corini da allenatore contro il Palermo, sebbene lo abbia affrontato solo due volte.
Applausi a Corini a fine partita, dunque. Ma, forse, qualche applauso è andato anche al Novara da parte dei pochi tifosi presenti al Barbera. E in particolare all’autore della doppietta, il livornese Marco Moscati.
Centrocampista e non attaccante, Moscati era all’Entella la scorsa stagione dopo essere stato in forza nel suo Livorno e nel Perugia, tra serie B e serie C.
Ma gli applausi, oltre che all’avversario che viene sportivamente apprezzato dagli spettatori palermitani, sono sicuramente per Corini: una bandiera rosanero nelle migliori stagioni del Palermo di Zamparini in serie B e in serie A. “Corini si è meritatamente mangiato la bistecca”, è il commento che va per la maggiore all’uscita dal Barbera e sui social. Chiamato la scorsa stagione alla guida del Palermo in una situazione spaventosa, era stato esonerato in concomitanza di un mercato di gennaio molto deludente.
E nelle poche partite alla guida dei rosanero non aveva fatto tanto male. Perdendo varie partite anche lui sì, non riuscendo a incidere molto, ma regalando l’unica bella vittoria nella stagione più sciagurata del Palermo-Zamparini in serie A. E cioè quell’incredibile 4-3 fuori casa contro il Genoa.
Corini ha predisposto la partita del Novara nel migliore dei modi davanti ad alcune incongruenze tattiche del collega Tedino. Aveva dalla sua pure la conoscenza di quasi tutti i giocatori rosanero in campo, avendoli allenati pochi mesi fa. Il suo Novara, come aveva fatto notare Ignazio Arcoleo alla viglia, è molto compatto e velocissimo nelle ripartenze. Esattamente ciò che si è visto in campo per tutta la partita.
L’unica recriminazione che può fare il Palermo è che manca un rigore che appare abbastanza netto. Nel secondo tempo un difensore del Novara spinge nettamente La Gumina in piena area piemontese quando si era sullo 0-1 e un paio di minuti prima del raddoppio degli ospiti.
Se assegnato e trasformato avrebbe cambiato la partita? Difficile dirlo, ma forse no. Perché Corini aveva “letto” il match molto meglio, e soprattutto ha messo in campo verticalizzazioni e cinismo: ciò che è mancato al Palermo. Che ha giocato sempre con manovre lente e macchinose, senza molto costrutto e mai con le necessarie verticalizzazioni.
In varie occasioni, compresa questa azione del possibile rigore riportata alla fine dell’articolo in un video amatoriale, i rosanero sono mancati in cattiveria e precisione. In questo caso, ad esempio, La Gumina viene spinto chiaramente a terra, ma la palla perviene comunque sui piedi di Cionek che la sparacchia malamente fuori senza convinzione.
È la fotografia della partita. Una grande occasione è capitata anche tra i piedi di Nestorovski nel secondo tempo, ma è stata sprecata a due passi dalla porta. Grazie anche a una miracolosa parata di Montipò, ieri in grande giornata. Anche nel primo tempo, batti e ribatti in area non sono stati capitalizzati dai giocatori del Palermo che hanno fallito laddove bastava un poco di cinismo e convinzione in più.
Ciò che Eugenio Corini sa infondere nelle sue squadre. Applausi meritati.
Azione del sospetto rigore su La Gumina: