di Gabriele Bonafede
Il Palermo pareggia a Frosinone con un’ennesima buona prestazione. Non molte le occasioni da rete, ma la partita è combattuta e finisce con un pizzico di rammarico rosanero. Quel gol di Rispoli annullato senza ragione apparente grida vendetta. Così come un paio di occasioni mancate clamorosamente da Nestorovski in area ciociara.
Certo, in molti saranno contenti, anche a Palermo, a vedere che la vittoria è mancata per poco ancora una volta.
A Palermo? Eh, sì, purtroppo, a Palermo. Perché tra juventini in cerca di gloria certa e tifosi rosanero che hanno litigato per sempre con Zamparini, la stragrande maggioranza degli appassionati di calcio palermitani non ama molto questa squadra, al di là dei risultati e delle prestazioni. Prova ne sia uno stadio deserto nonostante una decina di nazionali in campo (quando è possibile) e il primo posto in classifica.
C’è anche chi definisce questo club non il Palermo ma la “Zamparinese”, a sottolineare che non la si sostiene manco per sbaglio.
Una delle motivazioni di questa “separazione in casa” sarebbe che Zamparini non abbia vinto scudetto o coppa. E che, per poter vincere, non abbia speso 900 milioni di euro per mantenere in squadra i Pastore, i Dybala e i Cavani. “Zamparini ha smantellato squadroni rosanero”, si dice ancora in città. Dimenticando però che prima li ha costruiti, gli squadroni.
Dimenticando pure che il bacino d’utenza rosanero non può mantenere squadre da 900 milioni a stagione, non lo può fare nemmeno la Juventus. E dimenticando pure che per molti espertissimi tifosi di curva e di TV questi stessi Pastore, Dybala e Cavani erano “scarsi” e “soliti pacchi” quando arrivarono a Palermo. Per poi ricredersi dopo aver disertato lo stadio “per non dare soldi al mercante”. Bontà loro.
In questo campionato 2017-2018, nonostante sia stato abbandonato dai tifosi, il Palermo viaggia tra le prime del campionato. Un sogno quando ancora Zamparini non era in città. E in questo campionato di B, i vari “scarsoni” della squadra rosanero primeggiano nelle loro nazionali, persino contro l’Italia. Stanno giocando bene con l’allenatore Bruno Tedino che dimostra di capirci più di qualsiasi altro.
Ma non importa. Persino blog di tifosi e media locali sono pronti a darci dentro evidenziando difetti e mancate vittorie della squadra. In estate si diceva persino che questa squadra non avrebbe fatto più di due punti nelle prime dieci partite. Che era una squadra di serie C e non di serie B. Che era il solito pacco fatto dal “mercante”, e via così dicendo, in una sagra dell’autolesionismo a tutto andare.
Di partita in partita si aspetta la sconfitta del Palermo per poi dire “l’avevo detto che erano scarsi”. Se vince con la Pro Vercelli, questi avversari erano scarsi, scarsissimi. Peccato che poi la stessa Pro segni dieci gol stravincendo nelle due partite successive e poi ferma anche il Bari.
Se il Palermo pareggia o vince con le pretendenti alla promozione “è per un caso”, etc., etc. Insomma, tutti addosso a una squadra che anche in questo campionato si ritrova con la stragrande maggioranza del proprio pubblico pronta a criticare e persino a gufare. Continuando a dire che si tratta di una squadra non all’altezza.
Eppure, alla nona di campionato il Palermo è al vertice. E non ha ancora perso. Fatevene una ragione.