Per la stagione “zero” del riaperto Teatro Vittorio Alfieri, la direzione di Matteo Bavera porta in programma Scaldati, Lavaudant, Warlikowski, Cuticchio, Tomasi di Lampedusa, Sieni, Gebbia, Pepper, Shanldey e un progetto per la città di Naso
di Gabriele Bonafede
Mentre a Palermo chiudono teatri che hanno tracciato la storia culturale della città, come il Bellini, il Montevergini e il Ditirammu, in un comune della provincia di Messina, sempre in Sicilia, il teatro riapre.
Si tratta del Teatro Vittorio Alfieri di Naso, città di circa quattromila abitanti che ne sfiorava diecimila negli anni venti del secolo scorso. Ovvero, fino alla separazione del territorio comunale compreso nella ex-frazione di Capo d’Orlando (nel 1925), oggi comune molto più popoloso.
Come molti centri della provincia messinese, Naso comprende numerose frazioni sparse nel territorio montuoso e collinare dei Nebrodi che offrono stupendi panorami sul territorio e sulle isole Eolie.
Il Teatro Alfieri di Naso, situato nella piazza centrale della cittadina sui Nebrodi in provincia di Messina, era rimasto chiuso ed inutilizzato da alcune decine di anni. L’attuale amministrazione Comunale, guidata dal Sindaco Daniele Letizia, ha deciso di procedere al suo restauro e alla sua apertura affidando la direzione artistica per il triennio 2017-2020 a Matteo Bavera.
Per anni membro dell’Unione dei Teatri d’Europa fondata da Giorgio Strehler e Jack Lang, operatore di estrema sensibilità ed esperienza nell’apertura di Teatri chiusi e abbandonati, Bavera è adesso pronto a dar corpo al proprio desiderio di riaprire quel Teatro visto chiuso tanti anni fa e finalmente tornato alla comunità.
L’idea-guida del progetto artistico di Bavera è centrata sulla valorizzazione del paese di Naso attraverso manifestazioni artistiche di respiro nazionale e europeo, come nella sua recente esperienza al Teatro Garibaldi di Palermo.
“Si tratterà, pertanto, di veicolare a Naso una proposta artistica di richiamo sia per gli abitanti sia per un pubblico più vasto, italiano e europeo, interessato ai progetti unici che a Naso verranno proposti” conferma Bavera. “Per ottenere questo risultato si sono già resi disponibili numerosi artisti di rilievo nazionale e europeo che a Naso porteranno le loro più recenti produzioni o che al Vittorio Alfieri creeranno ex novo spettacoli e seminari in esclusiva. Da tempo, non solo noi, siamo colpiti dall’edificio del Teatro Alfieri che ci accoglie alla porta della piazza principale di Naso.”
Il Teatro Alfieri aveva subito la sorte di tanti Teatri di Sicilia, chiusi per anni, abbandonati all’incuria e spesso dimenticati. Oppure utilizzati per fare altro, nonostante la grande penuria di spazi adeguati proprio per il teatro.
L’attuale Amministrazione ha scelto invece di invertire la rotta, dedicando molte risorse dei propri bilanci al recupero del prestigioso edificio. Oggi, oltre ad alcuni interventi di completamento, si rende urgente la riapertura del Teatro Alfieri alla cittadinanza, anche a “Cantiere Aperto”, un cantiere d’arte e di accoglienza.
“I teatri chiusi non riaprono mai, in attesa di completamenti che rischiano di pregiudicare il lavoro già svolto per il recupero”, afferma Bavera. “Per questo stiamo per avviare una stagione numero ‘Zero’, che richiami l’attenzione dei cittadini, nonché l’intervento decisivo della Regione e del suo Presidente.”
“La missione principale a cui vogliamo dedicarci per questa prima fase riguarda ovviamente la ricostituzione di un pubblico, da troppo tempo privato di spettacoli teatrali. Le piccole cittadine dei Nebrodi sono da sempre ricche di ‘intellettuali’, spesso di acuta e originale intelligenza, con i quali riannodare un dialogo interrotto da troppo tempo.”
Nell’ambito della riapertura e rilancio del Teatro Alfieri, alla Regione viene chiesto, con urgenza, uno spazio amministrativo ed economico permanente, “affinché la rinascita del Teatro Alfieri non sia effimera inaugurazione, ma luogo di una progettazione poliennale di grande respiro. Per questa ambiziosa proposta si è reso personalmente disponibile il Presidente della Regione Rosario Crocetta”, aggiunge Bavera.
“Il Teatro non è immaginabile come luogo di routine, come sta accadendo sempre di più in Sicilia, dove questi spazi sono al servizio di strutture più grandi, con il solo scopo di far circuitare qualche spettacolo in più pensato per altre stagioni. Per questo occorrono ambizioni che il Sindaco di Naso ha saputo far sue, a cominciare dalla scelta del direttore artistico di questo primo triennio di sperimentazione e apertura, che non è semplice scelta di affidamento di una direzione, ma è condivisione del desiderio e del bisogno di dedicare una parte della propria attività ed esperienza ad una città da sempre amata, per antiche origini e consonanze nuove.”
Il Teatro Alfieri è dunque già pronto ad accogliere il pubblico di Naso e non solo. Il tutto per condurre la cittadina sui Nebrodi nell’alveo di una programmazione di respiro internazionale che possa dare risultati anche in termini turistici e di riqualificazione del territorio e delle sue risorse.
Nel programma che segue è possibile riconoscere il valore degli artisti nazionali e internazionali coinvolti. Per la stagione dal titolo “VA‘ 17/18” il Teatro Vittorio Alfieri di Naso ci saranno infatti il regista francese Georges Lavaudant, l’attore palermitano Melino Imparato, Francesco Agnello, Krzysztof Warlikowski, Ktystian Lupa, Mimmo Cuticchio, Virgilio Sieni, Gianni Gebbia, John Pepper, John Patrick Shanldey.
Il 6 Ottobre 2017 si aprirà la “stagione zero” con Il Pozzo dei pazzi di Franco Scaldati regia Georges Lavaudant in un progetto di Matteo Bavera e Melino Imparato, scene e costumi di Mela Dell’Erba.
Il 7 e 8 Ottobre 2017 andrà in scena Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa con una rara lettura integrale pubblica del romanzo insieme ai cittadini di Naso e con musiche dal vivo di Francesco Agnello. Va segnalato che Naso è tra i luoghi vicini a Capo d’Orlando dove Tomasi di Lampedusa andava a trovare i cugini Piccolo e dove oggi c’è la Fondazione Piccolo nell’omonima villa con il museo nella stessa casa frequentata dallo scrittore.
Per novembre è programmata un’altra opera fondamentale di Scaldati, già messa in scena al Garibaldi,“È la terra un’unica finestra” con la regia di Matteo Bavera scene, e costumi di Mela Dell’Erba. Sempre a novembre è prevista, di Krzysztof Warlikowski, Il Teatro degli scorticati conversazione con Matteo Bavera e Marzenna Maria Smolenska
Per dicembre sarà la volta di Mimmo Cuticchio con “La scrittura del Cunto” di e con Mimmo Cuticchio. Quindi il sassofonista Gianni Gebbia con Solo Sax.
Tra dicembre 2017 e marzo 2018 è previsto “Solo” di e con Virgilio Sieni, anatomia della danza tra corpo e opera dei pupi. Quindi “Quattro cani su un osso” di John Patrick Shanldey con la regia di John Pepper.
Per maggio-giugno 2018 Krystiano Lupa dirigerà una Residenza internazionale per attori e registi a cura di Marzenna Maria Smolenska e Matteo Bavera.
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