Il Teatro del Fuoco incontra la “Notte europea dei Vulcani”, costola della “Notte europea dei ricercatori”, e avrà due appuntamenti catanesi nel fine settimana, a siglare la fine dell’estate
di Laura Nobile
Simbolo di forza indomabile, di energia spettacolare, di movimento inarrestabile e impossibile da imbrigliare in una forma. Con le sue suggestive allusioni è questo il segno sotto cui nasce il “Il Festival del Teatro del Fuoco”, che quest’anno ha compiuto dieci anni, ideato e diretto dalla giornalista Amelia Bucalo Triglia.
Edizione festeggiata quest’anno al Castello a Mare di Palermo, ma anche con una mostra fotografica, “Fuoco Sicilia” che ha toccato le isole Eolie e le Egadi, e poi Trapani e Catania e dove resterà visitabile fino al 21 ottobre.
Adesso la manifestazione incontra “la notte europea dei Vulcani”, costola della “Notte europea dei ricercatori”, e avrà due appuntamenti catanesi nel fine settimana, a siglare la fine dell’estate.
Due performance che chiudono il tour dell’International Firework dancing all’ombre dell’Etna, con la consueta carica di artisti e performer del fuoco provenienti da ogni parte del mondo: Italia, Spagna e Germania, Polonia e Ungheria, Argentina, Israele e Slovacchia.
Il primo appuntamento è giovedì 28 settembre alle 19,30 nella piazza Vittorio Emanuele di Nicolosi, sul versante sud del vulcano. Qui si terrà la performance “Fire & Light, una coreografia globale che trasforma simultaneamente le sue forme per costruire immagini che cattureranno lo spettatore col fuoco e le luci in un viaggio fatto di colori e di calore. Venerdì 29, in occasione della “Notte dei vulcani”, lo spazio scenico sarà il Colonnato dei Domenicani nella grande Casa albergo San Tommaso: qui alle 22 gli artisti internazionali di Teatro dl Fuoco si esibiranno in “Energy”, uno spettacolo che prova a raccontare la forza e la potenza dell’elemento primordiale, in uno show frizzante, costruito su coreografie giovani ed eleganti. La “Notte dei Vulcani”, promossa dall’Instituto Volcanológico de Canarias (INVOLCAN) è un’iniziativa di divulgazione scientifica, che punta alla scoperta dei segreti dei vulcani e si svolge contemporaneamente in 21 città europee.
«L’obiettivo, oggi così come dieci anni fa, è sempre quello di creare l’occasione per lo sviluppo turistico, facendo sistema intorno a un evento di alto valore culturale – dice Amelia Bucalo Triglia, che è anche produttrice dell’evento- promuoviamo cultura attraverso eventi unici, che creano partecipazione e raccontando valori positivi strettamente connessi all’energia dei vulcani».
Nel corso degli anni due medaglie sono state destinate al Festival, dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nel 2009 e da Sergio Mattarella nel 2017, “per la sua importanza nella promozione del territorio e della cultura”. A giugno del 2016 il Festival è volato Tokyo, dove è stato scelto per festeggiare il 150° anniversario delle relazioni diplomatiche tra Italia e Giappone. «Dieci anni fa abbiamo scelto Stromboli, per iniziare la nostra attività e sottolineare le potenzialità che le terre vulcaniche offrono come soggetto di promozione culturale- continua Amelia Bucalo Triglia- I vulcani sono generatori di vita e la partecipazione del Teatro del Fuoco alla “Notte europea dei Vulcani” è il vero festeggiamento del nostro decimo anno di attività La partecipazione del Teatro del Fuoco alla notte europea dei Vulcani è il vero festeggiamento del nostro decimo anno di attività.»
Diffondere il marchio Sicilia nel mondo, dunque, passando anche attraverso una girandola di fiaccole improvvise, cerchi di fuoco e acrobazie aeree, attrezzi e disegni geometrici luminosi che accendono la notte, da Palermo a Catania, dal mare della Cala e delle isole Eolie, fino alla lava dell’Etna.
La mostra fotografica è visitabile, a ingresso libero, fino al 21 ottobre a Palermo presso le librerie del Cassaro e alla sede del Teatro del Fuoco in via Tommaso Natale 78e, all’Osteria “Sale e Pepe” di Mascalucia a Catania, l’Hotel Carasco di Lipari e il Berlingeri Resort di Campobello di Mazara (Trapani). Ingresso libero.