Primo tempo di sofferenza davanti alle folate di un Foggia indemoniato. Secondo tempo con una grande reazione. Finisce 1-1 grazie a un bel tiro di Radoslaw Murawski
di Antonio Calandriello
La partita di ieri, su un campo bollente come quello di Foggia, ha detto che il Palermo ancora non è quello schiacciasassi che tutti si aspettano. Ma che comunque ha già una buona identità di squadra, anche se si vede a sprazzi. Migliorando nell’atteggiamento e la continuità, i rosa possono mettere sotto chiunque.
Partita dai due volti allo Zaccheria. Primo tempo di sofferenza, con la difesa che scricchiola davanti alle folate di un Foggia indemoniato. Secondo tempo con una grande reazione e nella quale si è visto che effettivamente questa squadra può far valere in serie B un gap di qualità nei confronti degli altri non indifferente, e che ci sono, comunque, grandi margini di crescita.
Nel primo tempo, come detto, si è sofferto tantissimo. Il Foggia andava a mille e non faceva ragionare un compassato e lento Palermo, in difficoltà soprattutto in difesa, quando veniva infilato in velocità, spesso dalle fasce.
Giusto il vantaggio foggiano, con i rossoneri che nel primo tempo, anche spinti da un grande pubblico, hanno fatto una ottima prestazione e che forse meritavano anche un vantaggio superiore. La difesa oggi ha scricchiolato più del solito, i foggiani, velocissimi, si infilavano da tutte le parti e, soprattutto nel primo tempo, più volte hanno avuto possibilità di farci male, con Struna e Cionek spesso in difficoltà e con Bellusci, molto impreciso in appoggio, che spesso ha dovuto mettere delle pezze.
La sensazione, però, è che si è pagata dietro, in avvio di partita, soprattutto la scarsa protezione di Aleesami e Rispoli. Perché a ben vedere molti dei pericoli sono arrivati proprio dalle fasce, dove i nostri laterali spesso si facevano trovare scoperti, mettendo a disagio i centrali, presi in velocità dalle folate foggiane.
Molto meglio nella ripresa, con squadra che saliva in maniera più compatta e senza allungarsi. Praticamente nel secondo tempo il Foggia non ha mai impensierito Posavec. Per quest’ultimo oggi lavoro di ordinaria amministrazione, incolpevole sul gol, una “fotografia” da distanza ravvicinata sotto l’incrocio dei pali (anche se certamente molti rimarcheranno che era sul suo palo)
È apparso abbastanza sicuro e ha anche fatto una coraggiosa uscita di pugno nel finale, dove ha rischiato di farsi molto male. Rispoli ed Aleesami oggi non hanno fatto benissimo, soprattutto in fase di copertura. Sono venuti fuori alla distanza, ma al momento di passare la palla per il cross decisivo quasi sempre sono stati imprecisi.
Soprattutto Rispoli, che davvero quest’anno sembra regredito tecnicamente. Bisognerà lavorarci su. Inconcepibile che avendo due frecce così veloci sulle fasce non si riesca mai a finalizzare al meglio. A centrocampo Jajalo pur con i suoi limiti non ha demeritato. Giustamente preferito a Chochev in avvio, ha contrastato quando c’era da contrastare e a tratti ha anche fatto delle belle verticalizzazioni.
Nessuno lo ammetterà mai, ma forse la migliore giocata della partita l’ha fatta lui nel secondo tempo. Quando si è liberato di tre giocatori avversari – rischiando – nella nostra tre quarti, ha risalito il campo con autorità ed ha lanciato splendidamente e millimetricamente Nestorovski, mettendolo solo davanti al portiere.
Ma di lui si parla solo come una zavorra, come uno da non far giocare e si ricorda solo il peggio. Come per Chochev, che ieri ha giocato pochissimi minuti, ma che è stato giudicato disastroso, come se fosse stato decisivo, solo per un passaggio sbagliato a freddo al centro del campo.
Bene Gnahorè, che ha sofferto nel primo tempo ma è uscito fuori alla distanza. Decisivo in occasione dell’assist per il gol, è un giovane su cui contare ad occhi chiusi. Recupera tanti palloni e fa anche giocate di qualità. Ogni tanto è lento nello stretto, ma quando ha spazio ha una bella falcata.
Benissimo Murawski, autore di uno splendido gol. Ogni volta che è stato chiamato da Tedino ha risposto molto bene. Credo che per lui, come per Gnahorè , si prospetti un futuro da titolare in questa squadra.
Bene anche Embalo, entrato subito in partita e molto reattivo. L’azione del gol parte da una serpentina in area, quello che sa fare meglio per lo meno quando gli avversari glielo permettono.
Come sempre positiva la prestazione di Coronado, anche se oggi per un tratto è scomparso dalla partita. Però il ragazzo può inventare ed essere decisivo in qualsiasi momento, e quando si accende sono veramente dolori per gli avversari.
Anche oggi ha deliziato con giocate sontuose ma anche efficaci, e con una capacità di verticalizzare che da tempo non vedevamo al Palermo. La sensazione è che in avanti, con questa posizione nella quale non da punti di riferimento agli avversari, possa essere davvero molto incisivo.
Da lui ci aspettiamo grandi cose in questo campionato e, fino ad ora, compresa la prestazione odierna, non ha deluso le aspettative. Traikovski invece sembra attraversare un momento opaco di forma, nelle prime uscite ha fatto benissimo, adesso pare un po’ spaesato. Attendiamo con fiducia, ma le alternative ci sono.
In avanti ancora una volta non benissimo Nestorovski, che lotta sempre come un leone ma non riesce ancora ad essere incisivo come nel passato. È evidente che il ragazzo non è in forma. Ma su di lui si può e si deve puntare, anche se già qualche tifoso mugugna e sotto sotto comincia ad invocare l’attaccante di categoria, non per affiancarlo, ma per sostituirlo.
Ma come? Fino a ieri Nestorovski era un lusso per la categoria ed ora non va più bene? Vabbè, qui da noi a suo tempo si invocava la sostituzione di Luca Toni nella stagione dei 30 gol, iniziata con grandi difficoltà… figuriamoci Nestorovski, che per il suo cognome è sempre stato, sotto sotto, inviso a tanti in quanto accostato a slavi e Zamparini.
Adesso sotto con il Perugia, capolista in gran forma e, quindi, ottimo banco di prova per testare le nostre effettive potenzialità. Sono fiducioso.