Cooking show, talk, degustazioni e gare con grandi chef come Joe Bastianich dal 15 al 24 settembre per celebrare un piatto sintesi di tante culture pronte a confrontarsi in una delle kermesse culturali e gastronomiche più amate
di Gilda Sciortino
Due decenni da ricordare, da festeggiare con un’edizione speciale piena di gustoso glamour. Tutto pronto per il Cous Cous Fest, che quest’anno spegne venti candeline speciali, pronto a fare di tutto per rimanere memorabile. A cominciare dallo scenario, reso unico dai colori che fanno amare incondionatamente San Vito Lo Capo: il turchese cristallino del mare, il bianco della sabbia finisisma, il fucsia acceso delle buganvillee, l’oro del tramonto e del dorato cous cous.
Un “Festival internazionale dell’integrazione culturale” che prende il via domenica 15 settembre in una location ideale dove, sino al 24, si alterneranno big della musica italiana e internazionale, grandi chef, giornalisti e ospiti prestigiosi e chi più ne ha più ne metta per dare vita a una vera e propria kermesse organizzata dall’agenzia di comunicazione palermitana Feedback in partnership con la locale amministrazione comunale.
E che sarà un’edizione particolare lo ha dimostrato il fatto che la presentazione è avvenuta a bordo del traghetto Excelsior di Gnv, alla presenza, tra gli altri, del comandante Pasquale Mendoza, di Matteo De Candia, Trade manager Sicilia Gnv, di Marcello Orlando, amministratore unico di Feedback, insieme ai rappresentanti di alcuni degli sponsor della manifestazione. Nello specifico: Giovanni Anania, direttore marketing e rete Conad Sicilia; Vittorio La Placa, direttore retail per la Sicilia di Unicredit; Alessandro Parisi, responsabile marketing di Tenute Orestiadi. Presente anche Giovanni Ruggeri, presidente di Otie, l’Osservatorio sul turismo delle isole europee, che curerà il monitoraggio della XX edizione del Cous Cous Fest per esaminare l’impatto economico, culturale, sociale e ambientale della manifestazione sulla comunità locale. Che, a vent’anni dalla sua prima edizione, ci sta tutto.
Al centro dell’evento, il cooking show della chef Piera Spagnolo, del ristorante “Al Thaam” di San Vito Lo Capo, che ha svelato agli oltre 70 ospiti a bordo di GNV i segreti della preparazione del cous cous, conosciuto anche come piatto della pace.
Sono stati, inoltre, proiettati i 5 migliori video selezionati dalla giuria del contest GNV, lanciato a luglio proprio in occasione del Cous Cous Fest: il video contest, pubblicato sulla pagina Facebook della Compagnia e rivolto ai videomaker, aveva come obiettivo la realizzazione di brevi video emozionali sul tema della diversità, intesa come valore in tutte le forme in cui si manifesta, sia essa di ceto sociale, religione, razza, orientamento sessuale o cultura.
A vincere è stato il video dal titolo “Capitano Cous”, che sarà proiettato durante il festival di San Vito Lo Capo. Sul podio, rispettivamente in seconda e terza posizione, “CousCous Remix” e “Un mosaico originale”, seguiti da “Divertirsi così” e “Un Mediterraneo da gustare”.
Ricco, come la storia che sta attorno a questo amatissimo piatto, elemento di sintesi tra tante culture, il programma di questa edizione che porterà a San Vito civiltà, religioni e culture diverse, riunendole all’insegna dello scambio e dell’amicizia tra i popoli.
Cuore della rassegna sarà il Campionato del Mondo di Cous Cous, che vedrà in gara chef di dieci nazioni che si confronteranno proponendo ricette a base del vero protagonista gastronomico della rassegna. Due le giurie che giudicheranno i piatti: una tecnica, presieduta da Joe Bastianich – l’imprenditore statunitense di origini italiane partner e fondatore di Eataly Usa, noto in Italia grazie alla partecipazione come presenza fissa tra i giudici di Masterchef Italia – e una popolare, formata dai visitatori della manifestazione.
In gara con l’Italia – capitanata dallo chef sanvitese Peppe Alongi del ristorante “La Cambusa” – quest’anno ci saranno: Angola, con la chef Elsa Viana, un’importante ambasciatrice della cucina angolana nel mondo; Costa d’Avorio, con la chef Abibata Konate, nota come Mamma Africa, per la sua attività in favore degli immigrati e delle popolazioni del Burkina Faso, il paese africano più povero; Francia, con la coppia di chef Mohammed e Selma Herbi, del ristorante “Le Grain de Folie”, nel cuore della campagna fiamminga, a nord della Francia; Israele, con lo chef Boaz Cohen del ristorante “Eucaliptos”, a Gerusalemme; Marocco, con la chef Zahira Fenouri, classificata seconda a Masterchef Marocco; Palestina, con lo chef Shady Hasbun che gestisce ad Arezzo “Le rotte ghiotte”, ristorante che propone ricette di tutta l’area del Mediterraneo; Senegal, con la chef Mareme Cisse di “Ginger People&Food”, ristorante nel centro storico di Agrigento,; Tunisia con gli chef Bilel Ouechtati e Aymen Boughanmi; infine, Stati Uniti, con lo chef newjorkese Marc Murphy, titolare dei “Benchmarc Restaurants” e volto di celebri show televisivi di cucina tra cui il programma di maggiore successo di Food Network, “Chopped”.
Durante ogni manche oltre cento giurati popolari potranno degustare i piatti proposti e votare il proprio preferito.
La terza edizione del Campionato Italiano di Bia CousCous si svolgerà sabato 16 e domenica 17. Sarà intitolato a Bia, azienda leader in Europa nella produzione di cous cous convenzionale e leader mondiale nella produzione di cous cous biologico certificato, main sponsor della rassegna. A votare sarà una giuria tecnica presieduta da Sonia Peronaci e composta dai giornalisti Virman Cusenza, direttore del Messaggero, Ferruccio Ruzzante e Domenico Renis, dagli chef sanvitesi Giuseppe Alongi e Giovanni Torrente, quindi dal direttore generale di Bia spa, Luciano Pollini.
Per i cooking show, degustazioni da non perdere con gli stellati Pino Cuttaia e Claudio Sadler, l’oste e cuoco Filippo La Mantia, Sonia Peronaci, Giorgione da Gambero Rosso Channel e Sergio Barzetti dalla “Prova del cuoco”.
Novità di quest’anno i Celebrity Cous Cous, due momenti in compagnia di Nino Frassica e Mario Venuti, pronti a vestire i panni degli chef presentando al pubblico le loro ricette. Per i bambini ci sarà l’appuntamento con la blogger Chiara Maci, mentre per lo shopping l’expo village, tra artigianato ed eccellenze del territorio.
Le degustazioni avverranno nelle tradizionali Case del Cous Cous, punti di degustazione del “piatto della pace” che metteranno a disposizione oltre 40 ricette di cous cous, tra le versioni più stravaganti e i sapori della tradizione: con carni miste e datteri, piccante alle verdure, con montone e zucca gialla, pollo e ceci, pomodoro e melanzane, vegano, di pesce o di carne senza glutine, con latte di cocco e frutti di mare, tonno, sarde e finocchietto, suino nero dei Nebrodi e funghi con ortaggi, alla trapanese, pantesco, e chi più ne ha più ne metta. Il tutto, condito con un pizzico di fantasia e tanta voglia di stupire.
Nel villaggio gastronomico, aperto dalle 12 alle 24, anche tante proposte dei dolci più golosi della tradizione siciliana, abbinati a etichette selezionate.
Non indiffente il fatto che l’edizione di quest’anno sarà patrocinata dal World Food Programme Italia, la più grande organizzazione umanitaria impegnata nella lotta alla fame nel mondo. Sarà Filippo La Mantia a firmare un cous cous “solidale”, il cui ricavato andrà ai bambini più bisognosi del mondo.
Chi, poi, vorrà fermarsi e passare la serata al “Café le cous cous”, in piazza Santuario, giovedì 21 avrà modo di ascoltare lo scrittore Ninni Ravazza, l’imprenditore Manfredi Barbera, il giornalista Roberto Giacobbo, lo chef Claudio Sadler, Giovanna Gaballo, responsabile del progetto DAME e lo chef americano Marc Murphy; venerdì 22, invece, ci saranno Tiziana Dell’Orto, direttrice generale del World Food Programme Italia, Filippo La Mantia e l’ambasciatrice di Malta, Vanessa Frazier. Condurrà Marzia Roncacci., giornalista del Tg2.
Da non perdere neanche gli spettacoli: Jarabe De Palo (15 settembre), Levante (16 settembre), Nino Frassica & Los Plaggers band (17 settembre), Mario Venuti (18 settembre), Niccolò Fabi (19 settembre), Fabrizio Moro (20 settembre), Samuel (21 settembre), Francesco Gabbani (22 settembre), Joe Bastianich Project e dee-jay Fargetta (23 settembre) e Paolo Migone (24 settembre).
I concerti si svolgeranno in piazza Santuario, tranne i live di Samuel e Gabbani che saranno ospitati all’interno del Campo sportivo di San Vito Lo Capo, sulla spiaggia, all’altezza di via Faro. Tra le novità di quest’anno la possibilità di acquistare on-line, sul sito www.couscousfest.it, i ticket di degustazione e dei cooking show. Senza dimenticare l’applicazione da scaricare su Google Play per vivere appieno l’evento, come anche la realizzazione di un libro che celebrerà i 20 anni di storia di un evento la cui portata ha ormai superato positivamente tutte le aspettative iniziali.
Foto in copertina e nel testo di Giovanni Glorioso. Tutti i diritti riservati.