Gli scenari per le prossime elezioni regionali in Sicilia: così come stanno le cose adesso si profila un passo indietro
di Angelo Argento
Comunque vada alle elezioni regionali in Sicilia, per la politica italiana non sarà il 5 novembre 2017 ma torneremo al 4 dicembre 2016. Se sarà confermata la corsa a sei per la presidenza della regione (SU-MdP-RC con Navarra, PD-AP-LISTA ORLANDO con Micari, FI-UDC-AUTONOMISTI con Armao, FdI-NoiconSalvini con Musumeci, il Megafono con Crocetta, M5S con Cancelleri) – e con il partito più forte quello dell’astensione – si determinerà di fatto una forte parcellizzazione del voto con un vincitore senza maggioranza come già accadde per Crocetta la scorsa volta.
Esclusa, quindi, l’ipotesi che una delle coalizioni in campo possa raggiungere da sola la maggioranza, gli scenari possibili sono tre, i primi due nel caso di vittoria del M5S, il terzo se vince una delle altre forze in campo.
Scenario 1. Vince il M5S senza ottenere la maggioranza dei seggi; per governare avrà bisogno dell’appoggio di altre forze politiche scegliendo tra la destra populista di salvini/meloni o l’estrema sinistra di Rc SI e Mdp, sempre che i grillini vorranno sperimentare un governo di coalizione magari con un iniziale appoggio esterno.
Scenario 2. Vince il M5S ma anche con l’apporto di altre forze non é in grado di raccogliere una maggioranza in parlamento tale da permetterle di governare. Le altre forze si coalizzano e nasce una maggioranza in assemblea regionale che va dalla Lista Orlando a Forza Italia sempreche Musumeci non sia riuscito ad arrivare secondo, con presidente magari chi sarà arrivato secondo tra Micari e Armao, anticipando anche in questo caso lo scenario nazionale che potrebbe uscire delle prossime politiche.
Scenario 3. Chiunque vinca che non sia il M5S avrà da definire una coalizione larga. Bisognerà vedere quanto e come.
Se vince Musumeci si presenterà il tema dell’allargamento al M5S o al centrodestra. Se vince Micari o Armao la soluzione sarà più facile e rientrerà nelle normali logiche vissute fino ad oggi dalla politica siciliana e italiana.
In ogni caso il sistema elettorale, immaginato per garantire governabilità a un vincente in uno scenario politico sostanzialmente bipolare, determinerà un sostanziale problema istituzionale non di poco conto. Con forti fibrillazioni che, con i tempi che corrono, rischiano di alimentare il vento del populismo e la necessità di revisionare l’intero quadro istituzionale.
E così torneremo al 4 dicembre 2016 e alla sconfitta referendaria di una riforma che forse non era poi così male.
In copertina, nell’ordine: Fabrizio Micari, Rosario Crocetta, Ottavio Navarra, Giancarlo Cancelleri, Gaetano Armao, Nello Musumeci. Tutte le foto sono tratte dai loro profili ufficiali Facebook.
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