di Gabriele Bonafede
Sono passati quattro mesi circa da quando il Palermo calcio ha annunciato che il nuovo presidente era Paul Baccaglini, iniziando in realtà un periodo ibrido: il Palermo Zampaglini. Proprietà sempre di Zamparini e presidenza Baccaglini, in attesa di un acquisto che ancora non è avvenuto.
Ieri la notizia che si attendeva era o sì o no. Ed è stato, finora, un no. Il Palermo torna ad essere di Zamparini in tutto e per tutto, concludendo la burrascosa “era” della coabitazione Zampaglini.
Quattro mesi nei quali è successo di tutto. Dalla matematica retrocessione alle vittorie tardive, dalla rincorsa verso un closing che è rimasto una chimera, agli sfottò, alle proteste dei tifosi, al tira e molla tra diverse capitali europee e paesini friulani, conditi di pareri delle banche e sperticati pareri di giornalisti e commentatori.
Il Palermo Zampaglini ha nel frattempo concluso contratti, ingaggiato un nuovo staff tecnico, ceduto e acquistato calciatori. Persino siglato un accordo per un nuovo sponsor, lanciando la nuova maglia, nel silenzio più assordante. Nessuno se ne è nemmeno accorto. Troppo impegnati a litigare a dire la propria sempre e comunque.
E, soprattutto, il Palermo Zampaglini ha iscritto la squadra al campionato di serie B 2017-2018. Cosa che, a un certo punto, qualcuno non dava per scontata. E non si sa bene perché e percome. Su questo e altri commenti sui bilanci del Palermo, la società di via del Fante ha annunciato azioni legali.
Nei tre mesi del Palermo Zampaglini se ne sono dette di tutti i colori. Le notizie hanno vagato nel buio e le uscite di Baccaglini non hanno chiarito molto, tranne la volontà di acquistare il Palermo quanto prima, tra mille difficoltà. Paradossalmente, per quanto a molti tifosi non piaccia, chi ha tenuto vivo il Palermo è proprio Zamparini. Siamo tornati dunque al Palermo-Zamparini, che rimane quello che ha ottenuto in 15 anni molti più successi dei precedenti 100 anni di storia rosanero.
Meglio il Palermo Zamparini che il Palermo Zampaglini o altro? A Palermo si dice “meglio tinta canusciuta che buona a canoscere” (meglio il male che si conosce che il meglio che non si conosce). Ma forse, per una volta, la cosa non è applicata, quanto meno al Palermo calcio.
Oppure sì: i palermitani potrebbero preferire la conosciuta e pessima storia dei 100 anni prima di Zamparini, al futuro rappresentato dal Palermo-Zamparini 2. Che però, sembra una minestra arriquariata…
Insomma, girala come vuoi, il Palermo rimane in mano a Zamparini. Odiato a Palermo per non aver tenuto giocatori come Pastore, Cavani & C., e per non aver conquistato lo scudetto o la Champions, o mantenuto un livello alto in serie A. E per essere retrocesso di nuovo con una magrissima figura dalla serie A alla serie B.
Come se prima di Zamparini il Palermo non avesse fatto magrissime figure, retrocedendo persino dalla C1 alla C2, fallendo svariate volte, e, purtroppo, tanto altro… di molto, molto magro.
Rimane, all’oggi, un campionato di B dopo la retrocessione. Ma nessuno sembra capire che qui, più che il Palermo calcio, sembra retrocedere una città intera. Una città che dimostra, ancora una volta, di essere particolarmente talentuosa nel litigare: sport preferito dei palermitani, partendo dal calcio.
Nel frattempo, Zamparini ha pubblicato un comunicato ufficiale nel sito del Palermo calcio, ecco il link per leggerlo integralmente.