di Gabriele Bonafede
Ieri la polizia del sanguinario dittatore venezuelano Maduro ha ucciso un altro ragazzo di 22 anni sparando a bruciapelo da pochi metri. Sono 71 i morti in Venezuela nelle ultime settimane. Non si contano le torture gli atti di repressione, l’utilizzo di forze armate e blindati per reprimere una rivolta causata dalla spirale di rovina e violenza in cui ogni dittatura precipita un Paese.
Le immagini circolate da ieri sull’ennesimo omicidio commesso dalla sanguinaria polizia di Maduro sono raccapriccianti. In fondo a questo articolo un video, sconsigliato a chi è sensibile.
Alcuni ragazzi si avvicinano ai blindati del regime nell’impari lotta tra chi è a mani nude e chi reprime con l’uso di mezzi e fucili.
Un ragazzino si ritrova a pochi metri da una banda di poliziotti criminali che spara a bruciapelo, a poco più di un metro di distanza. Ripetutamente, persino quando il ragazzo è ormai a terra. Poi continua a sparare sugli altri ragazzini che intervengono per portare via il ferito, cercando di uccidere anche loro.
Riescono a portarlo lontano dai suoi aguzzini su una barella di fortuna, fatta da un semplice telone. Il ragazzo si chiama David Jose Vallenilla di soli 22 anni. Era l’unico figlio della professoressa Milagros Luis, cattedra di Scienza Applicata della Universidad Marítima del Caribe, ubicata a Catia la Mar, nello stato del Vargas.
Le immagini inchiodano Maduro e la sua sanguinaria polizia. Nonostante ciò, o forse proprio per questo, il criminale al potere in Venezuela non ha rilasciato alcuna dichiarazione.
Sedicente comunista, e sostenuto in Italia dalla linea politica ufficiale dei 5 stelle e di Rifondazione Comunista, Maduro ha precipitato il Paese in una crisi economica spaventosa. Manca tutto, persino il cibo e le medicine. Da settimane, da mesi, le proteste diventano sempre più grandi e la giunta criminale di Maduro, il chavista designato quale successore dallo stesso Chavez, risponde con repressione sempre più dura e con l’esautoramento definitivo delle funzioni del parlamento.
In Italia, l’ennesimo atto criminale di Maduro e in particolare l’omicidio di ieri, ha avuto finora poco rilievo nei media. Il motivo è semplice: Maduro è sostenuto da Putin. Il quale in Italia ha un seguito molto numeroso nel mondo giornalistico, politico ed economico e persino “culturale”.