Dal 18 al 23 luglio 2017 San Vito Lo Capo (Tp) ospiterà la nona edizione di SiciliAmbiente Doc Film Festival. Novità di quest’anno è il Premio diritti umani, promosso insieme ad Amnesty International Italia
di Gabriele Bonafede
Il SiciliAmbiente Documentary Film Festival giunge alla nona edizione con un’intensa sei-giorni dal 18 al 23 luglio 2017. Diretto da Antonio Bellia, ha l’obiettivo di contribuire, attraverso il cinema, alla diffusione di una “cultura della sostenibilità“. Come ogni anno sarà ospitato presso i giardini di Palazzo La Porta e in riva al mare, nella splendida spiaggia di San Vito lo Capo.
Novità di questa edizione è il Premio diritti umani, promosso da SiciliAmbiente Documentary Film Festival e Amnesty International Italia, che sarà conferito alla miglior opera capace di affrontare con merito il tema dei diritti umani. Sempre in collaborazione con Amnesty International Italia, la giornata di sabato 22 luglio sarà dedicata al tema dei migranti.
Il Festival proporrà quattro sezioni di competizione suddivise tra documentari, cortometraggi, animazioni e la sezione Bike Shorts (quest’ultima riguarderà documentari, fiction o animazioni), dove si presenteranno lavori provenienti da tutto il mondo caratterizzati dalle tematiche dello sviluppo sostenibile dell’ambiente, della mobilità e dei diritti umani.
È forse l’unico festival con un’area di proiezione in una grande spiaggia molto conosciuta, dove sono proiettati principalmente cortometraggi e film d’animazione. Tra la sala principale e l’area-proiezioni in spiaggia, ci sono circa 500 posti, con una partecipazione sempre più ampia di anno in anno, anche in eventi correlati.
Su queste nove edizioni di SiciliAmbiente Documentary Film Festival, il direttore Antonio Bellia traccia due linee di storia: “Si è svolto sempre a San Vito ed è nato e cresciuto sempre con un’ottica a tematica sostenibile. Intesa quale rapporto uomo-ambiente, con tutte le sue implicazioni: ambiente in senso stretto ma anche in senso più largo, e quindi con diritti umani, fin dall’inizio. Il festival è nato in un momento profonda crisi economica, facendo rete con le organizzazioni più interessanti per superare le difficoltà. Serve anche a destagionalizzare l’intesa stagione turistica di San Vito, altrimenti concentrata soprattutto in agosto e nei weekend.”
“Abbiamo quindi coinvolto – comunica Bellia – organizzazioni come FIAB (Federazione Italiana Amici della Bicicletta), mentre Amnesty è partner già da 7 anni. Ed è cresiciuto moltissimo. Da quest’anno scegliamo, oltre ai film da premiare nelle quattro sezioni, il premio “Diritti umani” che sarà assegnato e consegnato dalla direzione di Amnesty. Dall’anno prossimo ci sarà una tematica dedicata e quindi una sezione più strettamente legata al rapporto tra ambiente e diritti umani.”
Su migrazioni e migranti sarà dedicata una giornata in questa nona edizione del SiciliAmbiente Documentary Film Festival e Bellia informa che: “Su questo il programma è in definizione nei dettagli e segnalo la bella cooperazione con l’archivio AMOD, partner fondamentale, con un grande archivio cinematografico secondo solo al Luce, e specializzato nel modo del lavoro. Anche loro assegnano un premio, il premio Amod. Fin dal primo anno c’è una bella collaborazione anche con Navarra editore. Con il Comune di San Vito Lo Capo c’è sempre stata una collaborazione molto positiva fin dall’inizio, anche con un contributo d’ospitalità che è andato crescendo, al quale si è aggiunto negli anni quello messo a bando annualmente dalla Sicilia Film Commission.”
“Anche con l’Arpa Sicilia (Agenzia Regionale Per l’Ambiente) devo dire che il rapporto è cresciuto – continua Bellia – attraverso una bella collaborazione che ha portato anche a firmare la ‘Carta di San Vito’, e tutti hanno firmato un documento congiunto con il quale si spinge verso l’uso dell’audiovisivo professionale come mezzo di comunicazione dell’ambiente.”
Il festival è dunque a carattere nazionale e ormai da alcuni anni si seleziona ogni anno tra circa 450 proposte di film, con iscrizione a pagamento. Di queste proposte se ne scelgono una cinquantina. Anche se non internazionale, continua Bellia “il festival ha accordi con scuole di cinema documentaristico oltre i confini dell’Italia, come la scuola Madrid, la scuola Zelig di Bolzano (Italia e Germania), l’Esma (École supérieure des métiers artistiques) che è la scuola di animazione con varie sedi in Francia. Da quest’anno c’è anche un partenariato con il Centro Sperimentale di Cinematografia (CSC), sede di Palermo, specializzata in documentari.”
“Con National Geographic ancora nessun accordo, mentre Green Peace è stata con noi in passato, non lo è adesso e speriamo di riprenderlo.” Precisa Antonio Bellia.
Chiediamo dunque a Bellia quali film ricorda tra quelli proiettati al Festival nel corso degli anni: “Ogni anno qualcosa di straordinario. Fondamentali i documentari su Fukushima, lo scorso anno, oppure, nella prima edizione “Garbage! The revolution starts at home”, nella prima edizione del nostro Festival, e anche “The cove”, sulla caccia ai delfini, che aveva anche vinto l’Oscar. Ma anche animazioni, insomma i film sono tantissimi, film che nessuno ha mai visto se non al Sicilia,
Come nelle precedenti edizioni, nel Festival non mancheranno incontri con registi e ospiti, presentazioni di libri, mostre e workshop, oltre ad attività ludiche, passeggiate in bicicletta, regate e laboratori di educazione ambientale rivolti ai più piccoli. In passato, tra gli altri, sono intervenuti Davide Riondino, Daniele Ciprì, Marco Bechis, Salvo Cuccia, Isabella Ragonese, Valerio Mastandrea.
Il programma è consultabile e scaricabile qui.
SiciliAmbiente Documentary Film Festival è realizzato grazie al contributo del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo – Direzione Generale per il Cinema; della Regione Siciliana – Assessorato Turismo Sport e Spettacolo – Ufficio Speciale per il Cinema e l’Audiovisivo/Sicilia FilmCommission, nell’ambito del progetto “Sensi Contemporanei”; del Comune di San Vito Lo Capo, Demetra Produzioni e Associazione culturale Cantiere 7, con la collaborazione di ARPA Sicilia, di FIAB, Amnesty International Italia, ARCI, AAMOD e Movimento Difesa del Cittadino.